Il toccante pianismo di Nobuyuki Tsujii e l’elegante tecnica violinistica dell’appena sedicenne Chad Hoopes danno luogo alla seconda serata dell’ottava edizione del Festival del Sole Toscano.
L’orchestra dei “Sinfonici del Maggio Musicale Fiorentino” è artefice di un’ottima prova, diretta da Julian Kovatchev, capace di guidarla in modo sicuro e fluido. Questo si nota fin dall’inizio, quando nella “Sinfonia in Sol maggiore n. 37” di Mozart tutto risulta ben organizzato e organico. L’orchestra ha eseguito questo brano in maniera pulita, lasciando gli spazi al respiro della composizione. E così continua bene per tutta la serata la direzione del maestro, anche quando deve accompagnare l’atteso pianista giapponese. Egli, cieco fin dalla nascita, nato con la capacità d’imparare pezzi musicali, anche molto complicati, a orecchio, suona in modo brillante, commovente e anche, in qualche modo, romantico il “Concerto in Re Maggiore no.26”, sempre del compositore austriaco. Se chiudiamo gli occhi mentre suona, riusciamo a entrare ancora di più nel suo mondo, nel suo universo di poeticità, di liricità, di particolari sensazioni, nel suo universo posto su un piano superiore a quello umano. Molto interessante l’uso del pedale, usato in modo da sfumare in modo sentimentale l’intero concerto, offrendo quella emotività che spesso è assente nella musica settecentesca. Gli applausi del pubblico sono continui e incessanti, forse si spera in un bis, che purtroppo non arriva. Si chiude così la prima parte dello spettacolo. La seconda è dedicata a “Le quattro stagioni di Vivaldi”, concerto più volte portato al Festival. Quest’anno l’esecuzione solista tocca al giovanissimo violinista Chad Hoopes, accompagnato dalla narrazione dei sonetti, scritti probabilmente dallo stesso Vivaldi per queste musiche, da parte dell’attore Charles Dance. Veramente buona la prova di Chad, sia dal punto di vista interpretativo che tecnico, autoritario sul palco, nonostante la sua giovane età. Egli non ha neanche dimenticato di deliziare il pubblico con due bis, uno da Telemann e uno da Paganini, l’uno lirico, l’altro virtuoso, ma entrambi suonati con efficacia. Dopo l’apertura quindi è andata bene anche questa seconda serata dove è notato anche un aumento degli spettatori, a cui, scrive Vivaldi, il sonno allieterà la piacevolezza passata : “Celebra il Vilanel con balli e Canti/del felice raccolto il bel piacere/ e del liquor de Bacco accesi tanti/ finiscono col Sonno il lor godere”.
Stefano Duranti Poccetti (Tuscan Sun Festival 2010, da Il Nuovo Corriere Aretino)
I am American and discovered this piece just now after someone shared it on facebook. Nobuyuki Tsujii performed in the 2010 Tuscan Sun Festival and I had looked in vain for a write-up just like this about his performance. Thank you! Mr. Tsujii was very impressed with his stay in Tuscany, and went on the compose a nice piece called "A Morning in Cortona", http://www.youtube.com/watch?v=TTv1xHNOIeA, which is very popular in Japan.
RispondiElimina