29 novembre, 2011

Maria Laura Perilli. La Galleria Triphè



La valorizzazione dei giovani artisti e la volontà di fare avvicinare le persone all’Arte sono due punti focali della prospettiva della “Galleria Triphè”, galleria d’ Arte creata nel 2007. Ha sede a Cortona, nella ex chiesa di San Carlo Borromeo ed è nata grazie a Maria Laura Perilli, una giovane di 29 anni di Roma. “L’ho creata dopo la mia laurea in Conservazione e Beni culturali ambientali”, comincia Maria Laura, per poi proseguire: “Avevo 25 anni quando ho iniziato e la fortuna è stato trovare questo ambiente: una ex chiesa, stata in passato anche una pinacoteca”. La Galleria organizza mostre di artisti affermati, avvalendosi anche delle sale cortonesi di  Sant’Agostino; sono stati esposti pittori del calibro di Pier Augusto Breccia, John Ratner e Sandro Trotti, ma in realtà quello che rende più felice la gallerista è la ricerca di giovani artisti. “È una grande  soddisfazione scoprire un talento e accanto a questa ricerca do anche la possibilità di poter cominciare un discorso di collezionismo e mi piacerebbe per questo fare capire ai giovani che può essere soddisfacente acquisire un’opera d’Arte anziché un telefono di ultima generazione”. Tassello importante per il percorso della Galleria è stata la scoperta della pittrice Roberta Coni, che, selezionata per il premio Fabbri, entrerà addirittura alla Biennale di Venezia. “È un’ artista che ha iniziato con me dipingendo i “Corpi nell’acqua” – spiega Maria Laura. L’ho vista per strada, per le vie di Roma e mi ha attratto il suo modo di dipingere”. A Cortona sarà dedicata proprio a lei la mostra della Galleria, e avverrà nel mese di giugno, dal 2 al 20, nelle sale di  Sant’Agostino, con il tema “La violenza sulla donna”, mostra che tra l’altro sarà portata anche a Roma.  “L’altra curatrice della mostra è Ivana Lustrissimi, e questo è stato un tassello molto importante, forse il più importante della nostra piccola storia: riuscire a fare sbocciare la carriera artistica di un’artista”. Maria Laura sceglie gli artisti in modo molto personale e intuitivo, dando molta fiducia all’emozione che le suscita l’opera: “Faccio un mio percorso, amo l’Arte figurativa e la ritengo interessante quando è accompagnata dalla genialità, da un concetto profondo, da un messaggio”. La “Galleria Triphè” si propone di fare anche del mecenatismo, rinvestendo i soldi per i giovani, per la sperimentazione e per la ricerca, e qui s’intravede tutta la serietà e tutto l’impegno della gallerista: “Se fai un discorso serio puoi resistere, devi tenere alto il livello di quello che fai e devi essere esigente”. Maria Laura conclude parlando dell’importanza dell’Arte: “Vorrei che le nuove generazioni fossero educate al Bello e che l'Arte contemporanea possa essere importante anche per i giovani, perché è un modo anche per arricchire l'anima e per pensare, cose di cui ora abbiamo molto bisogno. Dobbiamo fare di tutto per avvicinare ragazzi e ragazze a questo mondo affascinante, che dà anche tante soddisfazioni”.

Stefano Duranti Poccetti (da Cultura Commestibile)

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