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La valorizzazione dei giovani artisti e la volontà di fare avvicinare le
persone all’Arte sono due punti focali della prospettiva della “Galleria Triphè”,
galleria d’ Arte creata nel 2007. Ha sede a Cortona, nella ex chiesa di San
Carlo Borromeo ed è nata grazie a Maria Laura Perilli, una giovane di 29 anni
di Roma. “L’ho creata dopo la mia laurea in Conservazione e Beni culturali
ambientali”, comincia Maria Laura, per poi proseguire: “Avevo 25 anni quando ho
iniziato e la fortuna è stato trovare questo ambiente: una ex chiesa, stata in
passato anche una pinacoteca”. La Galleria organizza mostre di artisti
affermati, avvalendosi anche delle sale cortonesi di Sant’Agostino; sono stati esposti pittori del
calibro di Pier Augusto Breccia, John Ratner e Sandro Trotti, ma in realtà
quello che rende più felice la gallerista è la ricerca di giovani artisti. “È
una grande soddisfazione scoprire un
talento e accanto a questa ricerca do anche la possibilità di poter cominciare
un discorso di collezionismo e mi piacerebbe per questo fare capire ai giovani
che può essere soddisfacente acquisire un’opera d’Arte anziché un telefono di
ultima generazione”. Tassello importante per il percorso della Galleria è stata
la scoperta della pittrice Roberta Coni, che, selezionata per il premio Fabbri,
entrerà addirittura alla Biennale di Venezia. “È un’ artista che ha iniziato
con me dipingendo i “Corpi nell’acqua” – spiega Maria Laura. L’ho vista per
strada, per le vie di Roma e mi ha attratto il suo modo di dipingere”. A
Cortona sarà dedicata proprio a lei la mostra della Galleria, e avverrà nel
mese di giugno, dal 2 al 20, nelle sale di Sant’Agostino, con il tema “La violenza sulla
donna”, mostra che tra l’altro sarà portata anche a Roma. “L’altra curatrice della mostra è Ivana Lustrissimi,
e questo è stato un tassello molto importante, forse il più importante della
nostra piccola storia: riuscire a fare sbocciare la carriera artistica di
un’artista”. Maria Laura sceglie gli artisti in modo molto personale e
intuitivo, dando molta fiducia all’emozione che le suscita l’opera: “Faccio un
mio percorso, amo l’Arte figurativa e la ritengo interessante quando è
accompagnata dalla genialità, da un concetto profondo, da un messaggio”. La “Galleria
Triphè” si propone di fare anche del mecenatismo, rinvestendo i soldi per i
giovani, per la sperimentazione e per la ricerca, e qui s’intravede tutta la
serietà e tutto l’impegno della gallerista: “Se fai un discorso serio puoi
resistere, devi tenere alto il livello di quello che fai e devi essere
esigente”. Maria Laura conclude parlando dell’importanza dell’Arte: “Vorrei che
le nuove generazioni fossero educate al Bello e che l'Arte contemporanea possa
essere importante anche per i giovani, perché è un modo anche per arricchire
l'anima e per pensare, cose di cui ora abbiamo molto bisogno. Dobbiamo fare di
tutto per avvicinare ragazzi e ragazze a questo mondo affascinante, che dà
anche tante soddisfazioni”.
Stefano Duranti Poccetti (da Cultura Commestibile)
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