Poesia e colore, questi
gl'ingredienti di Edward Mayes e di Alberto Alfonso, artisti che in occasione
del "Tuscan Sun Festival" espongono le loro opere a
"Sant'Agostino". Sono dipinti di grandi dimensioni – perlomeno quelle
di Edward Mayes – dai colori fantasia che s'incastonano tra di loro grazie a
giochi geometrici, in cui risultano scritte poesie in inglese accompagnate da
piccoli ritratti di scrittori (purtroppo in sala non ci sono cartelli con le
traduzioni in italiano e questa è una mancanza).
Alberto Alfonso |
Sono opere di buon impatto
emotivo che nascono anche da una distinta idea di unire Poesia e Arte
pittorica; anche Alberto Alfonso compie il medesimo processo creativo
rivolgendosi però a un modo di dipingere meno astratto e più figurativo,
arrivando in alcune delle sue opere a una concezione classica della figura. In
altre creazioni si diletta invece nell'inventare piccole bacheche in cui
all'interno poesie si uniscono a giochi di colore simili a quelli di Mayes, con
anche un'altra componente aggiuntiva: quella dei giochi di luce naturale, una
luce filtrata da delle apposite fessure poste sul lato copritivo della bacheca.
Fabrizio Ferri |
Nelle sale del museo MAEC espone
invece Fabrizio Ferri, famoso fotografo italiano che intende, tramite la sua
fotografia, mettere in risalto l'espressione della personalità umana tramite il
gesto, ed è per questo che i suoi soggetti sono ripresi perlopiù dal mondo
della danza, dove personaggi come Roberto Bolle e Alessandra Ferri diventano
oggetti di espressione emotiva tramite la posa e appunto il gesto. Sono
fotografie che paiono quasi dei dipinti. A primo impatto mi sono chiesto se si
trattasse di foto o di iperrealismo pittorico e mi hanno veramente attratto
quelle tinte cromatiche così emozionali e intense.
Stefano Duranti Poccetti (Tuscan
Sun Festival 2011, da ValdichianaOggi)
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