Teatro Verdi Monte San Savino
Tratto dalle opere di Luigi
Pirandello
con Sabrina Dodaro, Toni Allotta,
Irma Ciaramella, Gabriele Linari
Regia di Gino Auriuso
Il treno ha fischiato… il dolce
suono delle parole di Pirandello, ogni volta una riscoperta e una gioia per le
nostre povere orecchie inquinate dalle banalità degli scrittori contemporanei.
Il treno della fantasia ci porta
in un viaggio attraverso il mondo dell’autore siciliano: macchinista
d’eccezione la follia.
I quattro attori, le quattro
ombre sul palco, disegnano la follia come strumento di fuga dalla realtà
guidandoci con efficacia attraverso le vite di Vitangelo Moscarda, Ciampa, le
Donne (dalla Favola del figlio cambiato), Cotrone ed Enrico IV dove si
ritaglia una nota di merito il bravissimo Gabriele Linari.
Tutto finisce con la
consapevolezza del povero Belluca che dal suo treno ritorna alla sua vita di
tutti giorni, concedendosi ogni tanto qualche viaggio con la mente.
Gli attori funzionano riuscendo
anche a sopperire al triste impatto di un teatro vuoto (avrebbero meritato un
pubblico più numeroso) e le musiche di Rino Gaetano sottolineano perfettamente
i caratteri assurdi dei personaggi.
Lo spettacolo non è riuscito a
convincermi fino in fondo: mi è parso uno di quei viaggi organizzati che ti
costringono a fare troppe tappe in poco tempo e non riesci a goderti appieno la
bellezza dell’esplorazione.
Questo treno si compiace un po’
troppo dei binari dorati tracciati da Pirandello e non trova delle stazioni
dove meditare sul viaggio.
Michele Squillace
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