Caterina
è una bellissima e ricca ragazza padovana che, a causa dei suoi modi isterici e
sgarbati, con gran dispiacere del padre, rifiuta tutti gli uomini che la
vogliono portare all’altare. Ci penserà però Petruccio, gentiluomo veronese, a “conquistarla”
e a guadagnarsi il suo rispetto. Avete riconosciuto la trama? Penso di sì, si
di tratta de “La bisbetica domata” di William Shakespeare, uno dei drammi più
famosi dell’autore inglese in cui, anche se a molti questo particolare sfugge,
è il meccanismo meta-teatrale e onirico il vero protagonista della pièce, dove
le intere vicende rappresentate non sono altro che la proiezione del sogno di
Petruccio.
Di
questi tempi questa “commedia” è portata per i teatri italiani con uno
spettacolo diretto da Armando Pugliese e che vede come protagonisti Vanessa
Gravina ed Edoardo Siravo. Guardandolo ci accorgiamo fin da subito che la
Padova di cui si parla non è una Padova canonica e storicizzata, è anzi una
Padova “americanizzata”, con tanto di grattacieli che si vedono sullo sfondo.
Nonostante questo i personaggi sulla scena sono costretti a spostarsi in
carrozza o a piedi e i servitori di Petruccio abitano letteralmente dentro
delle casse tipicamente seicentesche e così quasi tutti i costumi dei
personaggi - a parte quelli dell’avventuriero veronese, che sfoggia un
guardaroba perfettamente attuale e anche perfettamente “grezzo”, come si usa
dire (con tanto di camicia sbottonata nel petto, cinturone da motociclista e orecchini penzolanti), o quelli di Gremio (Carlo di Maio), che veste una sorta di completo da
sera rosa - sono perlopiù in linea con i modelli storici dell’opera
shakespeariana. Il tutto è accompagnato dalle musiche di Goran Bregovic, che si
applicano perfettamente alla messa in scena. Un particolare incontro tra
passato e futuro allora; tra sogno e
realtà, dove il sogno di Petruccio mostra in Caterina una donna emancipata e
fuori dagli schemi, capace però alla fine (per astuzia o convinzione?) di
diventare la “sposa più virtuosa in assoluto”, superando anche quelle donne
convenzionali che i propri mariti ritenevano obbedienti e fedeli. Questo è solo
il tema principale di una storia che prevede numerosi intrecci e in cui tutti
gli attori si sono comportati veramente molto bene. A parte i due protagonisti
si ricordano: Carlo di Maio, Giulio Farnese, Gianluca Enria, Vito Facciolla,
Alberto Caramel, Stefano Vona, Emanuela Trovato, Elisabetta Alma, Maurizio
Tomaciello e Valentina D’Andrea. Una “Bisbetica domata” allora ben costruita e
ben interpretata dagli attori, che trovandosi perfettamente tra di loro sulla
scena hanno dato vita a un lavoro veramente organico.
Stefano
Duranti Poccetti
Allo spettacolo c'ero anch'io ... Mi è piaciuto moltissimo!
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