Gaia Zucchi è oramai una conosciuta attrice di teatro e di cinema nata a Roma “il 27 marzo di alcuni fa”, come mi dice lei stessa, concedendomi con grande disponibilità questa intervista in cui mi parla delle sue esperienze professionali.
Prima di tutto le chiedo, sapendo che, oltre a essere un’attrice, è anche laureata in psicologia: “Quanto è stato importante per te avere la conoscenza di questa disciplina nel corso della tua vita?”. “La psicologia è la vita stessa e mi ha aiutata e mi aiuta tutt’ ora. È importantissima per poter recitare, conoscere lo stato d’ animo e cercare di comprenderlo. Una donna bella, e anche preparata da questo punto di vista, spiazza gli esseri umani. Nel mio lavoro mi è di grande aiuto, sempre, visto che non si recita solo con il corpo, ma anche con l’anima e con la mente”. La psicologia aiuta naturalmente Gaia anche nella vita di tutti i giorni: “Nella vita mi aiuta a comprendere gli esseri umani, almeno ci provo - noi psicologi siamo tutti un po’ matti, ricordatelo - mi aiuta con i miei figli, con i miei amori, soprattutto mi piace aiutare gli altri dando consigli, insomma cerco di aiutare il prossimo a trovare il proprio equilibrio, anche se delle volte mi dimentico del mio – la mia vita è un caos!”. L’attrice si emoziona quando le ricordo di una delle sue più importanti maestre della vita, su cui mi dice stupende parole: Goliarda Sapienza. “Goliarda Sapienza era una donna eccezionale, di forte personalità e di grande carisma; amava le donne e le rispettava; mi ha aiutata ad amarmi e ad accettare il fatto che ero bella e quindi a vivere la mia femminilità; mi ha insegnato a credere negli esseri umani. Veramente una donna di grande esperienza e con i suoi racconti ha arricchito la mia esistenza e mi ha insegnato l’ ABC della vita, e lei la vita la conosceva molto bene. La ricordo sempre elegante. Aveva dei cappelli stupendi e grande fascino e cultura. Scriveva con il cuore, amava la vita e te lo trasmetteva”. Un’altra figura fondamentale è stata Attilio Corsini e le chiedo perché la definiva “Un’animale da palcoscenico”. “Attilio Corsini è un’altra figura fondamentale per me. È un grande regista e mi ha fatto uno dei più grandi complimenti che si possano fare a un' attrice, proprio quello che mi hai detto tu: significa che io e il palco siamo la stessa cosa e che riesco trasmettere ciò che ho dentro. Mi ha fatto capire che il teatro è la mia casa, la mia vita! E sentirselo dire da ragazzina da un grande maestro è stato un onore e una grande spinta ad andare avanti nel mio percorso arduo e faticoso. Mi ha trasmesso veramente fiducia e sicurezza, cosa fondamentale per vivere bene le sconfitte”. Tornando un attimo indietro faccio una riflessione e, accorgendomi che per Gaia la sua bellezza è stata forse delle volte un peso, anziché un fattore favorevole, le chiedo se nell’arco della sua vita il suo bell’aspetto ha sorpassato, davanti agli altri, il suo talento artistico, e qui mi risponde con un po’ di rabbia: “Purtroppo in Italia i registi ti prendono solo se sei bella, sul palcoscenico o sul set vogliono donne belle! E così il talento va spesso e volentieri in secondo piano. Loro vogliono che tu faccia il ruolo della “bellona” e del talento, anche se c’è, se ne fregano. Quando mi sono impegnata in ruoli più complessi non sono neanche stata presa in considerazione! E questo accade in Italia, in altri paesi non è così: in America per esempio si tiene al fatto che un’attrice bella debba essere anche brava e preparata, altrimenti ad andare avanti non ce la fa”.
Prima di tutto le chiedo, sapendo che, oltre a essere un’attrice, è anche laureata in psicologia: “Quanto è stato importante per te avere la conoscenza di questa disciplina nel corso della tua vita?”. “La psicologia è la vita stessa e mi ha aiutata e mi aiuta tutt’ ora. È importantissima per poter recitare, conoscere lo stato d’ animo e cercare di comprenderlo. Una donna bella, e anche preparata da questo punto di vista, spiazza gli esseri umani. Nel mio lavoro mi è di grande aiuto, sempre, visto che non si recita solo con il corpo, ma anche con l’anima e con la mente”. La psicologia aiuta naturalmente Gaia anche nella vita di tutti i giorni: “Nella vita mi aiuta a comprendere gli esseri umani, almeno ci provo - noi psicologi siamo tutti un po’ matti, ricordatelo - mi aiuta con i miei figli, con i miei amori, soprattutto mi piace aiutare gli altri dando consigli, insomma cerco di aiutare il prossimo a trovare il proprio equilibrio, anche se delle volte mi dimentico del mio – la mia vita è un caos!”. L’attrice si emoziona quando le ricordo di una delle sue più importanti maestre della vita, su cui mi dice stupende parole: Goliarda Sapienza. “Goliarda Sapienza era una donna eccezionale, di forte personalità e di grande carisma; amava le donne e le rispettava; mi ha aiutata ad amarmi e ad accettare il fatto che ero bella e quindi a vivere la mia femminilità; mi ha insegnato a credere negli esseri umani. Veramente una donna di grande esperienza e con i suoi racconti ha arricchito la mia esistenza e mi ha insegnato l’ ABC della vita, e lei la vita la conosceva molto bene. La ricordo sempre elegante. Aveva dei cappelli stupendi e grande fascino e cultura. Scriveva con il cuore, amava la vita e te lo trasmetteva”. Un’altra figura fondamentale è stata Attilio Corsini e le chiedo perché la definiva “Un’animale da palcoscenico”. “Attilio Corsini è un’altra figura fondamentale per me. È un grande regista e mi ha fatto uno dei più grandi complimenti che si possano fare a un' attrice, proprio quello che mi hai detto tu: significa che io e il palco siamo la stessa cosa e che riesco trasmettere ciò che ho dentro. Mi ha fatto capire che il teatro è la mia casa, la mia vita! E sentirselo dire da ragazzina da un grande maestro è stato un onore e una grande spinta ad andare avanti nel mio percorso arduo e faticoso. Mi ha trasmesso veramente fiducia e sicurezza, cosa fondamentale per vivere bene le sconfitte”. Tornando un attimo indietro faccio una riflessione e, accorgendomi che per Gaia la sua bellezza è stata forse delle volte un peso, anziché un fattore favorevole, le chiedo se nell’arco della sua vita il suo bell’aspetto ha sorpassato, davanti agli altri, il suo talento artistico, e qui mi risponde con un po’ di rabbia: “Purtroppo in Italia i registi ti prendono solo se sei bella, sul palcoscenico o sul set vogliono donne belle! E così il talento va spesso e volentieri in secondo piano. Loro vogliono che tu faccia il ruolo della “bellona” e del talento, anche se c’è, se ne fregano. Quando mi sono impegnata in ruoli più complessi non sono neanche stata presa in considerazione! E questo accade in Italia, in altri paesi non è così: in America per esempio si tiene al fatto che un’attrice bella debba essere anche brava e preparata, altrimenti ad andare avanti non ce la fa”.
Gaia ha lavorato con grandi registi teatrali, uno di questi è Ronconi: “Con Ronconi ho fatto “La giornata di uno scrutatore”, una meravigliosa esperienza nei manicomi d’Italia, dove abbiamo lavorato con i malati di pazzia. Lui è lunare come tipo e molto impostato; io invece sono solare e non amo le attrici troppo rigide. Ci siamo scontrati, ma è stato bellissimo: è stato teatro vero! Con Formica ho fatto più di uno spettacolo, tra cui “Gente soprattutto matta!”, dove ero protagonista assoluta e facevo la parte di un uomo! Da donna è stato un duro lavoro. Per me, che ero abituata a “sculettare”, interpretare questa parte richiese un grande impegno. Fu esilarante, un grandissimo successo!”. Dal punto di vista cinematografico chiedo a Gaia di parlare della sua esperienza con Tinto Brass, che purtroppo l’attrice non ricorda con felicità, anzi: “Era tempo che Brass mi corteggiava, ma io non avevo mai ceduto alle sue lusinghe. Anche se lo ritengo un grande maestro il film erotico non è certo il mio genere, nonostante il mio fisico dica il contrario. Sono molto pudica, per me, infatti, alla fine dei conti, è stata un' esperienza devastante questo film. A quel tempo volevo fare il grande salto, volevo notorietà - avevo solo 23 anni - e Brass mi è sembrata una grande opportunità, perché tutte le sue attrici alla fine hanno avuto fama e successo. Avevo anche bisogno di guadagnare, in quanto già vivevo sola da tempo e quindi dovevo mantenermi. Ai provini 100 su 100 persone confermano il mio pensiero, ma la realtà è sempre diversa dai sogni e dalle nostre aspettative, infatti il film mi fece orrore e rimasi delusa, tanto che addirittura improntai una causa. Tutti pensavano che fosse per pubblicizzarmi e io ero veramente infuriata! Mi sentivo umiliata e non rispettata. La fama in ogni caso arrivò e fui su mille giornali, copertine, feci serate e apparizioni televisive e guadagnai anche molti soldi, ma non ero felice e così cambiai totalmente la direzione della mia vita e mentre giravo un film internazionale in Spagna, “The touch”, rimasi incinta del produttore del film, mio compagno da diversi mesi, e così, all’apice della mia carriera, nacque il mio amato Leonardo, che ancor di più mi ha fatto pentire della mia scelta per ovvi motivi”. Gaia è molto sincera nelle sue dichiarazioni e la ringrazio molto, per poi domandarle se preferisce il teatro o il cinema. “Mi piace lavorare come artista in generale, per me non c è alcuna differenza tra tv, cinema e teatro, però, certo, il cinema è la mia vera gioia, comunque basta che lavoro e mi sento felice e appagata. Ognuna di queste tre realtà ha le sue caratteristiche: nel teatro c’è un diretto contatto con il pubblico, nel cinema è importante la componente fama/ego, inoltre puoi rivederti quando vuoi ed è bellissimo, e questo vale anche per la tv: basta che trovo modo di esprimermi e sono felice. sono molto eclettica e attualmente, essendoci poco lavoro, insegno recitazione ai bimbi di 2, 3, 4, 5 anni. È molto, molto faticoso, ma un’esperienza bellissima e gratificante. Per chiudere Gaia mi parla del suo ultimo film “Rabbia in pugno” di Stefano Calvagna, uscito nel 2011. Le chiedo anche di anticiparmi qualcosa del suo futuro: “Rabbia in pugno è un film/denuncia molto forte, dove vengo violentata e poi uccisa, si tratta quindi di un’esperienza sicuramente interessante e di un genere un po’ diverso dai soliti. Calvagna è in gamba ed è un bravo regista. Mi cimento molto spesso in ruoli comici, ma mi è piaciuto interpretare questa parte drammatica, chiave di tutto il film. Di progetti ce ne sono, tutti televisivi, ma non ne parlo per scaramanzia. Intanto mi impegno a insegnare ai bimbi (ho la mia scuola che sto creando). Cresco mia figlia di soli 3 anni e seguo Leonardo, sono single e voglio restarci finché non troverò davvero qualcuno per il quale valga la pena dedicare il mio cuore e il mio tempo!”. Ringraziando la gentilissima Gaia, le auguro di riuscire a concretizzare i suoi progetti e anche di trovare il suo principe azzurro.
Stefano Duranti Poccetti
IO SONO PERUVIANA NON PARLO MOLTO BENE EL ITALIANO MA MI PIACE SAPERE CHE LA BELLA GAIA ZUCCI HA UNA BAMBINA TANTO BELLA COMO LA SUA MAMA, CONGRATULAZIONE, SONO MOLTO FELICE PER TROVARE LE NOTIZE,IO CREDO CHE LEI E MOLTO SINCERA Y MOLTO BUONA, ANCHE IO LE AUGURO CHE SUOI PROGETTI SE CONCRETANO. NON CREDO CHE MI RECORDI, IO SI LA RICORDO CON MOLTO AFFETTO E GRATITUDINE E LI FACCIO MOLTE BENDIZIONE. MARGOT DI PERU
RispondiEliminamargot bella margot come potrei mai dimenticarmi di te !!! sei sempre stata una persona stupenda , ho cosi sofferto quando sei andava via .....anche leo ..mai piu trovata una persona come te ..sei stata sempre una mia amica ...ti abbraccio forte forte bella margot ..... ho ancora le tue cartoline !!!
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