Tullio
Barrecchia si definisce un pazzarello, ma sarà forse grazie a questa sua
caratteristica che ha potuto realizzare sempre i suoi sogni e che adesso può
realizzare un nuovo e ambizioso progetto: “The New Comedy of Art”? Ci parla
proprio Tullio, che racconta di sé e della Nuova Commedia dell’Arte…
Sono una persona
sempre positiva e con una gran voglia di LUCE, una persona molto gioiosa
insomma! (così mi definiscono i miei amici). Tutto quello che faccio lo faccio con
molta passione. Amo il teatro, sia in quanto ballerino (formatomi da Renato
Greco) sia come attore (dividendo il palcoscenico per esempio con Ottavia
Piccolo e Renato De Carmine e lavorando sotto la direzione di un grande regista
come Jerome Savary). Sono anche coreografo, campione sportivo FISAF, avendo
lavorato a Canale 5 con Maria Teresa Ruta (nel programma Vivere Bene,
affascinando con lezioni di fitness il pubblico italiano) e regista, firmando
tre mie produzioni: "AAA musical offresi" andato in scena prima al
teatro La Scaletta, di conseguenza al Flaiano, poi "Se non ci fosse la
luna" con Harold Bradley al teatro Anfitrione a Roma. Da sempre vivo tra
la realtà e un mondo MISTERIOSO! Da una vita ero in cerca di qualcosa che
sentivo mancare e finalmente l’ho trovata a LONDRA, incredibile!
Forse, a dire la
verità, una GRANDE GUIDA INVISIBILE MI HA GUIDATO DA SEMPRE E MI HA
ACCOMPAGNATO IN QUESTO MIO INCREDIBILE VIAGGIO: LA MIA VITA. UNA MANO
INVISIBILE CHE NEL 2000 MI HA LETTERALMENTE CATAPULTATO QUI A LONDRA. ED ECCO
LA MAGIA, qui a LONDRA ritrovo una parte di me: IL CUORE e "ricordo"
che ho "un lavoro" da portare a termine. A Londra insomma riscopro il
MONDO MISTICO, SENSAZIONALE, E NON STO SCHERZANDO; ho ritrovato il MIO CUORE IN
UNA LONDRA DEL NORD DEL 20tesimo SECOLO. RICERCANDO NEL CUORE riscopro l`ANTICA
ESPERIENZA DEL CUORE (tra yoga, meditazione, audaci pratiche spirituali e la
magia di ALBIONE: la terra DEI DRUIDI, DI KING ARTHUR, DEGLI IPERBOREI, DELLA
PRIMA CHIESA CRISTIANA, GLASTONBURY, LA TERRA DELLA GODDESS, dove si dice
risieda il CUORE DI GAIA, il cuore DEL NOSTRO PIANETA e come dimenticare
STONEHENGE! Mi immergo profondamente, corpo ed anima, in questo nuovo sogno ASCOLTANDO
LA TERRA E IL CIELO… AND TURNING
THE LIGHT AROUND ( "LA VIA DEL TAO") così familiare. Comprendo
ALLORA che l`esperienza del cuore tanto antica può essere anche tanto nuova: WE
ARE EVOLVING! QUESTO è QUELLO CHE SCOPRO! Io sono pronto per condividere QUESTA
MAGIA e sembra che questa sia proprio LA MIA MISSIONE. LA RISPOSTA ALLE TANTE
DOMANDE SULLA MIA VITA ALLE QUALI NEL PASSATO AVEVO CERCATO SEMPRE DI DARE
RISPOSTA, MA INVANO, ORA LA CONOSCO. Per il mondo intero sto preparando una
grossa sorpresa CON UN GRANDE ENTUSIASMO: "THE
NEW COMEDY OF ART", UNA INCREDIBILE COMPAGNIA TEATRALE che metterà sul
palco il mio linguaggio teatrale! Alcuni qui a Londra mi definiscono un nuovo
Shakespeare, perché il mio Teatro è un Teatro Trascendentale, di Rivelazione,
che smaschererà la Maschera, ma al tempo stesso ne creerà un`altra: l`
ARLECCHINO DELLA TRADIZIONALE COMMEDIA DELL`ARTE “diventa un ARLECCHINO
LUMINOSO, per manifestarsi poi come un ARLECCHINO” -qui la sorpresa… SARO`
COSI`AUDACE DA CAMBIARE IL COSTUME DI ARLECCHINO. ROMPERÒ GLI SCHEMI DEL TEATRO
TRADIZIONALE E I MIEI ARTISTI SEGUIRANNO LA LUCE INVECE DI ESSERE SEGUITI DALLA
LUCE. Insomma che ve devo di`? UNA GRANDE AVVENTURA E CHE FORTUNA CI ASSISTA. Ho
costruito un Microscopio incredibilmente potente per portare alla LUCE LE
FONDAMENTA DELLA VITA.
Curato da Stefano
Duranti Poccetti
P.s.
Per chi volesse continuare a leggere esiste anche un manifesto della New
Comedy, ed è stato curato da Alexandra Celia. Il titolo è “Un Veliero nel
Cielo” e il Corriere dello Spettacolo lo riporta per intero.
Un
Veliero nel Cielo. “Il sogno e la realtà di Tullio Barrecchia e della sua The
New Comedy of Art”.
Londra 2012 Solstizio
d'Estate, “il Sogno trasforma la realtà... Il Sipario si alzi... Tutti in
scena! Timore, trepidazione, ma cuore!
Anno Domini 2000. Un
giovane promettente atleta, ballerino, coreografo, regista osserva dall'alto,
con umidi occhi - quasi un puntino nel nulla - per un'ultima volta l'eterna
città Roma! Un volo per Londra lo proietta verso altri orizzonti, sogni, mille
scenari, propositi artistici.
"Se Dio potesse
muovere il Suo dito di tra le rocce del Cielo, i regni terreni sarebbero
fulminati, e le divine fiamme incenerirebbero l'intera umanità. Così penserebbe
un saggio, antico profeta e filosofo che elevando la sua mente, il suo
contemplativo intelletto verso l'alto, scoprirebbe d'intuire, percepire l'ira
eccelsa di Dio.
Si, perché l'umanità
si è corrotta, dimentica degli antichi insegnamenti, come ai tempi di Sodoma e
Gomorra - di biblica memoria - e la delicatezza, la purezza cordis s'è smarrita
per via, in un fiume di amarezze. E' pur vero che, forse, nei nostri dilaniati
tempi male non farebbe l'eco furioso di un novello Savonarola, di un
terrificante Torquemada, di un redivivo Martin Lutero.
Osservando il mondo,
l'umanità, dalle innevate vette del Tibet quello che risalterebbe agli occhi di
colui che “prega”, dell'Avatar ritrovato è la miseria umana, l'essersi
dimenticati della grandezza divina nella persona umana. Una condizione che - in
termini di povertà dello Spirito - consente il soffocamento del genere umano.
Cosa si potrebbe fare per ristabilire gli equilibri delle culture, spesso
millenarie, del rivalutare i “valori” degli uomini tutti.
Presumibilmente
nulla, o piuttosto, molto si può fare, realizzare concretamente, edificare,
costruire, strutturare un nuovo spazio per nuove “menti”.
Pensiamo la
“questione”, in una dimensione ridotta in una sfera - microcosmo - ma che, come
un sasso gettato in un lago viene a muover infiniti cerchi! Avendo, così di
fatto, ottenuto il 'Macrocosmo. Riflettiamo sulle potenzialità di un solo
essere umano, di una persona che offre su di un piatto d'oro - non la testa del
Battista - bensì una “speranza” che genera, come una nuova “creazione” della
fede, speranza, carità una compassionevole forma di tendere la mano all'altro,
il nostro prossimo.
Penso, ancora alla
grandezza dell'Arte nelle sue manifestazioni più gloriose, arte come genialità
di Leonardo, delicatezza di Botticelli, imperativo di Michelangelo Buonarroti.
Ulteriormente
all'Arte come movimento, movenza, espressione coreografica. Arte in quanto
forma e dimensione dello spettacolo teatrale, una Nuova Commedia dell'Arte,
nello specifico la The N. C. of Art, il cui padre fondatore, creatore, ideatore
è lo stimato Tullio Barrecchia di Londra, che con la sua compagnia di
ballerini, attori mette in campo - non una battaglia - bensì la Nuova Arte, il
pionieristico spettacolo scenografico.
Tullio Barrecchia è
un giovane regista, coreografo, ballerino - spesso creatore di originali
costumi di scena dallo stesso disegnati, e sviluppati.
La città londinese lo
accolse come figlio nel 2000, lasciando così, il suo cuore rivolto alla patria,
l'Italia, alla sua amata città Roma.
Londra, la si osserva
in questi giorni protagonista delle imminenti Olimpiadi 2012, tutto è in
fermento, un sussulto di pensieri organizzativi. In questo grande marasma viene
a collocarsi, distendersi la genialità espressiva teatrale di Tullio regista,
idee sottili come linfa che foglia alimenta per un infinito albero, muovendo il
profondo spirito di Shakespeare e delle sue note commedie teatrali. Come un
grido di trionfo nella notte che precede una nuova alba di una nuovissima Era.
In quanto regista
severo, meticoloso Tullio Barrecchia spende l'impossibile in energie per il suo
gruppo di ballo, la sua Compagnia d'Arte che forma scrupolosamente. Prove
estenuanti, attenzione e cura per i particolari sono il “cuore” di tutto il
proscenio teatrale. Sotto le coltri di porpora, tuttavia, aleggia un sentimento
imperativo: il dramma di Colombina, Arlecchino, Pantalone celano ben altre
nascoste visioni/verità.
Verità sottili come
lamine di platino, lampi di echi cantati e danzati per esprimere un
nuovo/innovativo tema dell'Amore - quasi un velo d'Amor Cortese -
compassionevole, universale, del Divino che, di Lux, discende - umanizzandosi -
dai Cieli paralleli, per unirsi sponsalmente con Madonna Povertà, e Madonna
Compassione.
Barrecchia, alimenta,
con la sua The N. C. of Art, il “Fuoco Sacro” per una nuova
generazione/consapevolezza, come buona novella ripenserà all'episodio
evangelico di Gesù che risuscita Lazzaro - Gv 11, 1-57 Giotto Cappella degli Scrovegni
Padova. Caravaggio, Museo Reg., Messina - dal suo sonno tombale, "to be or
not to be" - e... lacrime, dolore fu speso dal Figlio dell'Altissimo -
Tullio è un regista pionieristico, singolare, mette l'accento sui colori accesi
che si trasmutano in suoni, e suoni vibranti in colori solari, sontuosi.
La The N. C. of Art,
intende esprimere, edificare una forma/dimensionalità, artistica/teatrale quasi
fuori dal tempo ordinario, contemplando il futuro e mantenendo - di fatto -
fermo il baricentro con il grande trascorso commediografico.
"Si illuminano
le stelle del Cielo, il Sole è, ormai, nella culla notturna. Silenzio in sala:
va in scena la The N. C. of Art, vedremo, osserveremo, comprenderemo la
grandezza ed il 'Mistero' quasi magico del messaggio artistico nascosto.
... Notte fonda al
Covent Garden di Londra, le luci si offuscano, tutto è in penombra, s’eleva il
sipario, e la polvere del tempo: "S'ode una strepitosa voce in campo:
Tutti in scena, emozione, trepidazione del cor' sospeso nei mille pensieri,
tutto si proietta nella folgorante Luna sorella. Il veliero nel cielo dipinge
spirali d'arcobaleno nella volta Stellata!
Bravo Tullio!!!!!!!!
RispondiEliminahai cercato... hai lottato... ci hai creduto... riuscirai!!!!
RispondiEliminaComplimenti.. sempre a combattere fin dove vuoi arrivare!
RispondiEliminagrande tullio
RispondiEliminaFollow your big heart my dear friend!A big hug
RispondiElimina