Piazza Signorelli,
Cortona. “Cortona Mix Festival”, giovedì 2 Luglio 2012
La classica
(precedenza alle signore!) e il jazz che si incontrano, si piacciono, si
inseguono, si raggiungono, si baciano, si amano, poi riprendono ciascuno la
propria strada ma... "DOPO...NIENTE E' PIU' LO STESSO" (come recita
il titolo di una canzone del BANCO DEL MUTUO SOCCORSO): questo è stato lo
spirito di Geroge Gershwin, questo è lo spirito di Stefano Bollani.
Dopo il concerto
"virtuale" dello scorso 21 aprile (l'omaggio a Gershwin firmato
Bollani/Chailly, che il teatro Signorelli ha trasmesso in diretta dal Teatro
alla Scala di Milano), finalmente il grande pianista tosco-milanese è arrivato
a Cortona in carne ed ossa -ospite del "CORTONA MIX FESTIVAL"-
assieme alla prestigiosa Orchestra Regionale della Toscana (ORT) diretta dal
maestro francese Daniel Kawka, per proporre un corposo programma che riunisce
le due principali anime musicali bollaniane nel segno, ancora una volta, di
George Gershwin.
E' stato proprio
Bollani, in splendida solitudine, ad aprire la serata con tre superbi segmenti
d'improvvisazione jazzistica lunghi ed ispirati, il primo dei quali
dichiaratamente gershwiniano, con accenni a "Summertime" ed una lunga
divagazione sul tema di "I GOT RHYTHM"; al termine dell'entusiasmante
monologo, è scattata una vera e propria
ovazione del numeroso pubblico presente, che ha tributato all'artista un lungo
e convinto applauso.
Messo da parte il
jazz puro, al pianista si è affiancata l'ORT per l'esecuzione della celeberrima
"RAPSODIA IN BLU", riproposta per l'occasione nella versione
originale -ad elevato tasso jazz- per pianoforte e orchestra; per Bollani, in
un certo senso, si è trattato della chiusura del suo personalissimo cerchio
gershwiniano, dato che nel già citato concerto milanese aveva interpretato
"PORGY AND BESS" (nella suite "CATFISH ROW") e "UN
AMERICANO A PARIGI", ovvero le composizioni più celebri del grande
musicista americano. Che si tratti di Riccardo Chailly con la Filarmonica della
Scala, oppure di Daniel Kawka con l'ORT, il risultato non cambia: Bollani è
sempre a proprio agio, davvero palpabili la confidenza e la complicità con le
quali affronta ogni progetto, complice in questo caso la grande professionalità
dei musicisti dell'ORT, un vero e proprio vanto per la nostra splendida
regione.
La terza e ultima
parte della serata ha visto completarsi la transizione dal jazz alla classica,
col pianista che si è congedato -non senza fatica visto il prolungato richiamo
da parte del pubblico- per lasciare il palcoscenico a completa disposizione
dell'ORT, impegnata nell'esecuzione della suite sinfonica "SHERAZADE"
( ispirata alle "MILLE E UNA NOTTE") del compositore russo NIKOLAJ
RIMSKIJ-KORSAKOV.
Per la sua prima
cortonese assoluta, Bollani, se mai ce ne fosse bisogno, ha dato l'ennesima
dimostrazione pratica del proprio eclettismo artistico, figlio di un amore
sconfinato per la musica di qualunque tipo essa sia, oltreché di una
formidabile capacità di adattamento ai moods musicali più disparati; un artista
maturo e ormai perfettamente consapevole delle proprie capacità, in perenne
stato di grazia da alcuni anni a questa parte e determinato più che mai, se
possibile, a crescere ancora...davvero difficile stabilire quali possano essere
i suoi limiti! L'unica mia certezza è quella di aver avuto il privilegio di
assistere all'esibizione dal vivo (e a due passi da casa, per una volta!) di un
artista all'apice della carriera, fisiologicamente incapace di tradire le
aspettative del pubblico...che dire di più, Bollani? Alla prossima, magari per
un'esibizione full jazz!
Francesco Vignaroli
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