Niccolò
Battisti è un giovanissimo cantautore romano e il Corriere dello Spettacolo,
contento di sapere che esistono nuovi cantautori, gli lascia spazio perché si
racconti e perché ci faccia ascoltare qualche pezzo della sua musica.
Ascoltiamolo…
“Mi chiamo Niccolò
Battisti, ho 18 anni e sono nato a Roma il 26 novembre 1993. Ho vissuto a Roma
fino ai 13 anni, quando mi sono trasferito ai Castelli Romani, dove ho vissuto
per 5 anni. Attualmente abito in campagna nella zona di Aprilia; mi sono
iscritto quest'anno all'Accademia della Belle Arti di Roma.
Suono la chitarra da
quando avevo 9 anni, la mia passione per lo strumento e per la musica in
generale è nata molto presto e, spinto anche dai miei genitori, ho intrapreso
lo studio della chitarra classica prendendo lezioni private. Terminate le
scuole elementari decisi di continuare a studiare questo strumento frequentando
la scuola media inferiore d’indirizzo musicale (strumento chitarra classica)
presso la Scuola Winckelmann di Roma, dove
incominciai seriamente ad appassionarmi allo strumento al fianco del prof.
Stefano Mingo (chitarrista di musica classica con esperienze internazionali).
Terminate le scuole medie mi trasferii ai Castelli Romani, dove continuai a
prendere lezioni private di chitarra classica per altri due anni. Capii così
che la chitarra acustica era quella che faceva per me e continuai a coltivare
questa passione autonomamente specializzandomisi.
Fu allora che
incominciai a scrivere canzoni dopo la perdita di una persona a me cara, con
cui condividevo la passione per la musica e per il canto. Contemporaneamente m’iscrissi ad un corso di
canto che frequentai per altri due anni presso la scuola Musicity di Marino.
Da sempre ho
manifestato grande interesse per i cantautori italiani, come Francesco De
Gregori, Francesco Guccini, Fabrizio De Andrè, Pierangelo Bertoli, Giorgio
Gaber... Inoltre ho sempre amato ascoltare musica Rock e credo che questo abbia
in parte influenzato il mio modo di fare canzoni, soprattutto il modo di
suonare i miei pezzi. Personalmente credo che essere un Cantautore non
significhi solamente fare canzoni, bensì avere un modo particolare di vedere le
cose, quindi una spiccata sensibilità nei confronti del mondo che ci circonda.
Per quanto riguarda
le mie esperienze musicali, la prima volta che mi sono esibito in pubblico è
stato presso il locale "Stazione Birra", dove ho eseguito
"English man in New York" di Sting, fra l'altro in quella occasione
ho avuto modo di sperimentare il mio approccio con il pubblico, trovandolo
estremamente positivo e stimolante.
Come ho già avuto
modo di spiegarti, nonostante la poca esperienza acquisita, non amo
particolarmente cantare canzoni degli altri, per tanto quest'estate ho colto
l'occasione del Censimento Artistico Romano per esibirmi in pubblico con un mio
pezzo, "Un attore". Posso dire con grande soddisfazione di essere
stato giudicato positivamente, soprattutto per aver presentato un pezzo inedito
tra le tante Cover ascoltate, risultando tra i più visualizzati nella
classifica dell’evento.
In questo momento
sono impegnato nella realizzazione in studio di alcuni miei pezzi, avvalendomi
dell'aiuto di un grande artista quale Pino Iodice, con l’intento di trovare un
arrangiamento strumentale dei miei brani”.
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