SOTTO ZERO USA
1930 17' B/N
(below zero)
REGIA: JAMES PARROTT
INTERPRETI: STAN LAUREL, OLIVER HARDY, FRANK HOLLIDAY,
TINY SANDFORD
EDIZIONE DVD: SI',
distribuito da BIBAX
Vita dura per Stanlio
e Ollio, scalcinati suonatori ambulanti sotto una tormenta di neve. Difficile
ottenere uno spicciolino davanti ad un istituto per sordomuti, più facile
beccarsi palle di neve in faccia da parte di un appassionato estimatore oppure
farsi fracassare gli strumenti (Stan all'armonium, Holly al contrabbasso) da un'energumena
infuriata. Rimasti senza lavoro, i nostri trovano un aiuto insperato sotto
forma di un portafogli pieno di bigliettoni, suscitando immediatamente le
affettuose attenzioni di un ladro, dissuaso soltanto dal provvidenziale
intervento di un poliziotto. Per ringraziare il solerte agente, i due
disgraziati lo invitano a pranzo in un ristorante salvo poi accorgersi, giunto
il momento di pagare le succulente bisteccone appena mangiate, che il
portafogli smarrito appartiene proprio al loro ospite...
Piccolo,
efficacissimo saggio sulla cattiveria umana per quello che rimane forse il
corto più anomalo della coppia d'oro della risata, tanto anomalo in quanto, per
una volta, il sapore amaro prevale su quello dolce e la pena supera la consueta
ilarità. Ricordo ancora l'ovattata sensazione di tristezza che provavo, già da
piccolo, ogni volta che rivedevo questo film, l'unico in grado di suscitarmi
tale sentimento tra i tanti lavori del duo Laurel/Hardy che ho avuto occasione
di vedere nel corso della mia vita. Ci troviamo qui di fronte ad uno spietato
bozzetto dell'America post-crac del '29, una nazione piena di poveri, sbandati
e delinquenti, con interi quartieri delle città in preda al disagio più nero.
Immersi in questa realtà, i due innocenti (e indifesi) affrontano il loro
personalissimo calvario, in un misto di comicità e tragedia che si intrecciano
-pur nel netto prevalere della seconda sulla prima- senza soluzione di
continuità, verso un finale a dir poco...raggelante.
Ingiustamente
sottovalutati quando non addirittura rimossi da buona parte di pubblico e
critica (del resto, hanno avuto la sfortuna di essere contemporanei del genio
assoluto di Chaplin), i film di Stanlio e Ollio meriterebbero invece di essere
riscoperti e rivalutati, tanto i corti -più noti- quanto i lungometraggi, al
fine di rendere finalmente giustizia al meritorio lavoro dei due attori, a
pieno diritto considerabili -alla pari col già citato Chaplin e con
"l'uomo che venne dalla luna" Buster Keaton- come i padri nobili della
risata (anche il nostro "Fantozzi" deve loro moltissimo). In caso
contrario, rischieremmo di perderci, giusto per citarne un paio, perle quali
"LA SCALA MUSICALE" e
"AVVENTURA A VALLECHIARA", opere che esprimono al massimo la comicità
"pulita" e infantile, non di rado con punte poetiche, dei due
"allegri gemelli" della risata.
La versione a mio
giudizio migliore è quella doppiata dalla coppia Mauro Zambuto/Alberto Sordi,
più corta di circa 3' rispetto all'originale; in alternativa, si può reperire
la versione integrale, lunga circa 20', doppiata da Franco Latini (Stanlio) e
Carlo Croccolo (Ollio), oppure la versione colorizzata di 17' (da evitare)
doppiata ancora da questi ultimi.
Francesco Vignaroli
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