Perugia, Teatro
Morlacchi. Domenica 4 novembre 2012
Il “lavoro” di un Re prevede un’abilità essenziale,
quella di saper parlare in pubblico e, se questa capacità viene a mancare, potrebbe
rivelarsi un grave problema. Questo è realmente avvenuto nella storia del Regno
Unito, quando, proprio alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, “Bertie”,
Duca di York, fu chiamato, in seguito alla morte del padre e alla successiva
abdicazione al trono del fratello David per l’amore provato verso una donna
divorziata, a diventare lui monarca del Paese. C’era solo un problema: Bertie,
il futuro Re Giorgio VI, era balbuziente e sembrava non potere sostenere
discorsi in pubblico. Al suo problema non sembravano esserci soluzioni, almeno
fino a quando il Duca non conobbe Lionel Logue, un logopedista che riuscì a
“curarlo”.
Lionel è Luca Barbareschi, anche regista di questo
spettacolo (reso noto dall’omonimo film uscito di recente) che si basa sul
dramma di David Seidler; uno spettacolo tutto incentrato sul rapporto, prima
professionale, poi di amicizia, che lega il logopedista Logue (in realtà anche
un attore che non riesce a trovare spazio sui palchi di Londra) al futuro Re
del Regno Unito Bertie, quest’ultimo convinto del fatto che il suo problema sia
incurabile, quando, invece, come dimostrerà Lionel, si tratta soltanto di una
caduta mentale di autostima, dell’insicurezza nata in lui fin da quando era un
bambino. Scoperta questa insicurezza, solo alla fine, non senza difficoltà,
Giorgio VI potrà fare finalmente il suo discorso pubblico che ufficializza
l’entrata in guerra del Regno Unito… riuscirà a farlo senza balbettare.
Un bello spettacolo, una bella regia quella di
Barbareschi ed è molto riuscita l’idea di proiettare dei video durante la messa
in scena che mostrano i discorsi dei grandi dittatori della Seconda Guerra
Mondiale, come a volerli confrontare amaramente con i balbettanti discorsi del
Duca di York, che però, alla fine, come detto, riuscirà a riscattarsi, con un
discorso giustamente rimasto nella storia.
Bravo Barbareschi attore, come del resto Filippo Dini
(e il resto della Compagnia), che interpreta un ruolo sicuramente non semplice.
Una riuscita regia d’insieme, insomma, per un bel testo che, nonostante la
lunghezza di due ore e mezza, si fa seguire con grande piacere, anche perché
raccontato, come è tipico dei grandi testi, con quella giusta porzione di
comicità, che può donare a un’opera dai grandi temi quella straordinaria
leggerezza calviniana.
Il Discorso del Re
di David Seidler
PERUGIA, Teatro
Morlacchi. Dal 31 ottobre al 4 novembre 2012
Con Luca Barbareschi e
Filippo Dini
e con Ruggero Cara,
Chiara Claudi, Roberto Mantovani, Astrid Meloni, Giancarlo Previati, Mauro Santopietro
Regia Luca Barbareschi
Scenografia
Massimiliano Nocente
Costumi Andrea Viotti
Una produzione Casanova
Multimedia
Elisa Poccetti
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