Cortona,
Teatro Signorelli. Giovedì 22 novembre 2012
“Ahahahahahah!”. Non
si potrebbe cominciare meglio una recensione che riguarda lo spettacolo “Tutto
Shakespeare in 90 minuti”, un’ora e mezza di riso e di divertimento, in cui ci
troviamo davanti alla parodia dell’intera opera shakespeariana. Una scenografia
fissa, composta da una struttura architettonica dipinta sullo sfondo, da cui
gli attori possono entrare e uscire – in questo senso e anche in altri ci
avviciniamo assai alla Commedia dell’Arte –, è sufficiente per creare le
diverse rappresentazioni sulla scena. Si parte da un “Romeo e Giulietta” dai
tratti sardonici, interpretato da una Giulietta-uomo travestito, da un Romeo infinitamente
smielato e sbadato, da un frate-Obi-Wan Kenobi, da una nutrice tettona (sì,
penso che posso scrivere questa parola pubblicamente).
Passando poi attraverso parodie composte da balletti rep, partite di calcio, narrazioni improbabili, Macbeth irrealizzabili (gli uomini di teatro sanno che rappresentare questo dramma porta sfortuna) giungiamo all’ultima Tragedia: “Amleto”! Un “Amleto” in cui Ofelia è una ragazza del pubblico, improvvisamente chiamata sul palcoscenico, e in cui la soluzione meta-teatrale della preannunciata morte del diabolico zio è resa da un teatrino di burattini, che danno luogo a una piccola rappresentazione osé – chiamiamola così.
Passando poi attraverso parodie composte da balletti rep, partite di calcio, narrazioni improbabili, Macbeth irrealizzabili (gli uomini di teatro sanno che rappresentare questo dramma porta sfortuna) giungiamo all’ultima Tragedia: “Amleto”! Un “Amleto” in cui Ofelia è una ragazza del pubblico, improvvisamente chiamata sul palcoscenico, e in cui la soluzione meta-teatrale della preannunciata morte del diabolico zio è resa da un teatrino di burattini, che danno luogo a una piccola rappresentazione osé – chiamiamola così.
Io parlo, ma mi rendo
conto che il piacere di una commedia non può essere restituito a parole, bisogna
vedere per ridere e non basta leggere una recensione.
Bravissimi Zuzzurro e
Gaspare e Maurizio Lombardi sul palcoscenico, che da soli ricreano in modo
farsesco il repertorio del Drammaturgo inglese, rispettando pienamente i tempi
comici per un’interpretazione veramente molto faticosa dal punto di vista
vocale e gestuale – il dramma è un via vai incessante di movimenti concitati.
Una rappresentazione
da Commedia dell’Arte, come accennavo prima, dove i personaggi diventano
stereotipi, maschere che giocano tra di loro in un modo che sembra
improvvisato.
Ottimo l’adattamento
di Alessandro Benvenuti; unica pecca, a mio avviso, è l’uso dei microfoni da
parte degli attori, attrezzature che non mi piace mai vedere in Teatro, perché
tolgono al dramma una parte della sua spontaneità.
È mancata solo la
parodia di un dramma in scena, non so se i protagonisti lo sanno, si tratta de
“La Tempesta”… d’altra parte in novanta minuti proprio tutto non si poteva
fare.
Stefano Duranti Poccetti
Stefano Duranti Poccetti
Teatro
Stabile di Verona e a.Artisti Associati di Gorizia
TUTTO
SHAKESPEARE IN 90 MINUTI
di
Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield
traduzione
Paolo Valerio
adattamento
Alessandro Benvenuti
con
ZUZZURRO & GASPARE
e
con Maurizio Lombardi
ideazione
e progetto Paolo Valerio
regia
Alessandro Benvenuti
regista
assistente e collaborazione all'adattamento Chiara Grazzini
costumi
ed oggetti Pamela Aicardi
sartoria
Chiara Defant
disegno
fondale Francesca Pedrotti, realizzato da Keiko Shiraishi
colonna
sonora Antonio Di Pofi
luci
Enrico Berardi
Montada no Brasil com tremendo sucesso pelos Parlapatões. Mario
RispondiEliminaVisto, meravigliosi! (Alberto)
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