Napoli,
Teatro Di San Carlo. Giovedì 6 dicembre 2012
Foto di Luciano Romano |
Una “Traviata”
emozionante quella di Ferzan Ozpetek, che dimostra così, a parte la sua dote di
regista cinematografico, anche quella di regista operistico e lo fa anche in
modo “operistico”, riuscendo a mettere da parte i suoi strumenti da cineasta o,
meglio a dire, utilizzandoli consapevolmente in questa regia lirica. A dire il
vero, infatti, esistono degli elementi da “Cinema”, come il bellissimo primo
piano di Violetta all’inizio della recita, come i “flash” dei personaggi, che,
nell’ultima scena, appaiono come lontani ricordi, come proiezioni
immaginifiche, accanto al letto della morente.
Molto curati le scene
e i costumi, che non soffocano comunque l’azione dei personaggi. S’inizia
dall’interno di un palazzo riccamente decorato, si passa dall’interno/esterno
della casa di Alfredo, fino a giungere alla suggestiva prospettiva di
profondità di una scalinata – si tratta delle eleganti scale che conducono alla
festa in cui Alfredo umilia pubblicamente Violetta. L’ultima scena prevede solo
il letto mortuario della protagonista, un letto mortuario dalle lenzuola
bianche, una veste antemortem dal colore anch’essa bianca, indossata dalla
cantante, dove il rosso del sangue tisico s’imprime per gli spettatori con
grande sofferenza.
È un ottimo Michele
Mariotti alla direzione dell’Orchestra, del Coro e del Corpo di Ballo del
Teatro di San Carlo. Giovane e maturo è sempre pulito e preciso sugli accenti
musicali e fa di questa Traviata un’opera – dal punto di vista musicale –
fresca.
Brava ed emotiva
Cinzia Forte nei panni di Violetta, la sua energia arriva in Teatro e delle
volte ci strappa anche commozione; ottimo anche Giorgio Germont (Simone Piazzola)
– il padre di Alfredo – che riesce anche mettersi in un gradino più alto
rispetto al personaggio del figlio: un Tomislav Mužek a dire il vero un po’
sottotono rispetto agli altri due, artefici di una grande prova.
Foto di Luciano Romano |
Ho avuto la fortuna
di assistere anche all’ultima scena interpretata dal primo cast, che vede
Carmen Giannattasio nei panni di Violetta e Saimir Pirgu in quelli di Alfredo.
Sono stato colpito dalla differenza interpretativa delle due cantanti, una
differenza netta da un punto di vista meramente “teatrale”, dove la
Giannattasio si dimostra molto più fisica e carnalmente “intensa” della Forte,
che preferisce un’interpretazione interiore, una Passione interiore. Ottimi
comunque entrambi i punti di vista delle protagoniste, che, a loro modo, ci
vanno vivere due emozionanti Violette. Per quanto riguarda Alfredo non ho molti
dubbi, Saimir Pirgu si adatta decisamente meglio per Alfredo e con la “sua”
Violetta danno vita a un armonico rapporto scenico. Da evidenziare anche
l’altro Giorgio Germont, Vladimir Stoyanov, ottima interpretazione la sua,
anche se non posso valutarlo nell’interezza dell’Opera.
Stefano Duranti Poccetti
Sotto
l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
LA
TRAVIATA
di
Giuseppe Verdi
libretto
di Francesco Maria Piave
Direttore:
Michele Mariotti
Regia:
Ferzan Ozpetek
Maestro
del Coro: Salvatore Caputo
Direttore
del Corpo di Ballo: Alessandra Panzavolta
Scene:
Dante Ferretti
Costumi:
Alessandro Lai
Disegno
Luci: Giuseppe Di Iorio
Coreografie:
Alessandra Panzavolta
Regista
collaboratore: Marina Bianchi
Aiuto
regia: Marie Lambert
Assistenti
scenografi: Massimo Razzi, Leila Fteita
Assistente
ai costumi: Concetta Nappi
In
coproduzione con la Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli di Bari
Violetta:
Carmen Giannattasio / Cinzia Forte (6,12,14 dicembre)
Alfredo
Germont: Saimir Pirgu / Tomislav Muzek (6, 11, 12, 14, 15 dicembre)
Giorgio
Germont: Vladimir Stoyanov / Simone Piazzola (6,9,11,12,13 dicembre)
Flora:
Giuseppina Bridelli/ Daniela Innamorati (6, 12, 14, 15 dicembre)
Annina:
Michela Antenucci/ Bernadette Lucarini (6,11,12,14,15)
Orchestra,
Coro e Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
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