Roma,
Teatro Parioli “Peppino De Filippo”. Fino al 21 dicembre 2012
Al Teatro Parioli,
dedicato dal direttore artistico Luigi, al Padre “Peppino De Filippo”, abbiamo
visto un bellissimo TARTUFO OVVERO L'IMPOSTORE con la regia di Giovanni Anfuso.
Madame Pernelle e suo
figlio Orgon sono entusiasti di Tartufo, che hanno accolto in casa loro
prestandogli molte attenzioni. Cleònte, cognato di Orgon, cerca invano di
ricordargli la promessa di accordare la figlia Mariane a Valerio, ma Orgon così
ha deciso: darà in sposa all'impostore sua figlia. Dorine, per difendere la
giovane ragazza da un simile progetto assurdo, la istiga contro il padre e a
indurla a macchinare qualcosa. Sapendo che Tartufo ha un debole per lei,
Elmire, moglie trascurata di Orgon, lo invoglia a farle una dichiarazione e poi
gli chiede di rinunciare al matrimonio in cambio del suo silenzio, ma suo
figlio Damis ha sentito tutto e vuole aprire gli occhi a suo padre, che si
ostina ancor di più a dar fiducia a Tartufo e vuole scacciare il figlio.
Clèante chiede a Tartufo di convincere Orgon a perdonarlo, ma Tartufo si
rifiuta; gli altri tentano invano di convincerlo a risparmiare Marianna; alla
fine Elmire, ancora una volta, si offre di far vedere al marito, opportunamente
nascosto, il vero volto di Tartufo, e ci riesce in pieno. Tartufo viene
cacciato di casa. Mentre Madame Pernelle rifiuta di credere alla colpa di
Tartufo, Orgone scopre che l'impostore gli ha rubato una importante cassetta di
lettere, ma da tempo la giustizia sta cercando questo truffatore e lo arresta.
Finalmente il lieto fine, Valère sposa Mariane.
Eterno dilemma fra
onestà ed impostura, il dramma di Moliere è di ancora tanta attualità e il
regista Giovanni Anfuso - in una scena da bric-à-brac teatrale piena di anfratti
e concentrica, avvolta su sé stessa, quasi a significare il turbine emotivo che
subisce il padrone di casa da parte dell'impostore - ci regala uno spettacolo
gustosissimo ed elegante, accostando Jean Battiste Poquelin all'altro francese
Eugène Ionesco raggelando il tutto in un meccanismo perfetto, contemporaneo e
cattivissimo, tempi perfetti e ritmati - sembra assurdo crederci ma la storia è
realmente andata così ed è assolutamente vicina ai nostri tempi, è una società
corrotta a permettere l'ingresso e l'affermazione di cotal impostore o è Orgon
che è realmente un unto dal signore? "Proprio a me!" esclama il
protagonista, come a confermare lo stato di progressivo avanzamento verso la
totale decadenza di un’infinita epoca di transizione; soluzione geniale il
carteggio fra Tartufo e Clèonte all'inizio della seconda parte dello spettacolo.
Il regista iberna Tartuffe in nicchie da santino in odore di sagrestie, incensi
e processioni di un sud ancestrale, le sue pose o movenze ricordano
l'iconografia cristiana, ed è bravissimo Domenico Pantano a rendercene tutta la
sua ipocrita untuosità. Siamo in un’epoca contemporanea in una casa variopinta
con una tavolozza di colori che va dall'indaco all'azzurrino, scena di
Alessandro Chiti, che da un momento all'altro potrebbe essere sequestrata dalla
polizia ed è difatti un ufficiale del re a riportarci indietro nel tempo e a
ricordarci che si tratta di una commedia di Moliere.
I due interpreti
principali Franco Oppini, che nelle sua ampia e generosa gestualità ci ricorda
spesso un Dario Fo di annata, e Corinne Clery, che gioca divertendoci con la
sua provenienza d'oltralpe, sono una coppia perfetta nei gustosi duetti e
motore della serata è Dorine: "Non parlo più ma penso...", la
saggezza e il distacco popolare è come sempre il deus ex machina di ogni
commedia molieriana e Liliana Randi è bravissima e arguta in tutti i suoi
affannati e affannosi tentativi di salvare il salvabile. Bravi anche i giovani
interpreti Andrea Murchio, Giorgia Guerra e l'irriducibile Davide Paciolla.
Completano il cast con maestria da professionisti Antonio Tallura (Clèonte),
Paola Giannetti (Madame Pernelle) e il trasformista Gianluca Delle Fontane.
Bellissimi e azzeccatissimi i costumi di Cabiria D'Agostino.
Mario Di Calo
C.T.M.
CENTRO TEATRALE MERIDIONALE
in
collaborazione con
XLVI
festival teatrale Borgio Verezzi
e
Palinuro Teatro Festival
TARTUFO
OVVERO L'IMPOSTORE di Molière
con
FRANCO
OPPINI, CORINNE CLERY, DOMENICO PANTANO, ANTONIO TALLURA, LILIANA RANDI, PAOLA
GIANNETTI, ANDREA MURCHIO, GIORGIA GUERRA, DAVIDE PACIOLLA, GIANLUCA DELLE
FONTANE
scene
Alessandro Chiti
costumi
Cabiria D’Agostino
musiche
originali Luciano Francisci e Stefano Conti
regia
GIOVANNI ANFUSO
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