Roma,
Teatro Argentina. Dal 3 al 13 gennaio 2013
Nella sala del Teatro Argentina di Roma dai palchetti
di secondo ordine son esposti striscioni con scritto: "Give us rainbow you
rain lovers", "Hold tight the winner is the believer",
"Come on, tolls dare to go where angels duck out", "Will is the
medicine", "Get your teeth and go!", "When you cannot get
back thats the moment to go further", mentre sulla scena, prolungata in
sala, sta scritto in un grande specchio "Dance will set you free". Siamo
ricevuti in una sala da ballo con tanto di orchestra capitanata dal bravo
Gianluca Pezzino ed il gran seduttore/presentatore, il bravo Alessandro Averone,
ci fa accomodare accogliendoci alla spicciolata.
Va in scena NON SI UCCIDONO COSI' ANCHE I CAVALLI?, tratto dal romanzo di Horace Mc Coy, da cui fu tratto un film con regia di Sidney Lumet e che invece qui è stato tradotto ed adattato per il teatro da Giorgio Mariuzzo, sceneggiatore e regista italiano, con la regia di Gigi Dall'Aglio.
Va in scena NON SI UCCIDONO COSI' ANCHE I CAVALLI?, tratto dal romanzo di Horace Mc Coy, da cui fu tratto un film con regia di Sidney Lumet e che invece qui è stato tradotto ed adattato per il teatro da Giorgio Mariuzzo, sceneggiatore e regista italiano, con la regia di Gigi Dall'Aglio.
Hollywood, California
1930. In piena Grande Depressione, in cambio di vitto e alloggio, viene
istituita fortuitamente e in una sgangherata sala da ballo, dall'astuto Joe,
una gara di danza: i partecipanti devono ballare per giorni e giorni senza mai
fermarsi - e dormire uomini a sinistra e donne a destra - fino allo sfinimento.
In palio ci sono mille e cinquecento dollari e soprattutto la possibilità di
farsi notare da produttori o da registi che bazzicano questi eventi. La
kermesse attira sbandati e gente senza quattrini, giovani in cerca di successo,
ma ben presto si trasforma in una vera e propria lotta per la sopravvivenza,
dove non c’è spazio per i sentimenti né per la pietà umana e dove tutto, anche
la sofferenza, è ridotta a mero spettacolo per gli occhi insaziabili del
pubblico - il pubblico decide tutto - fino al tragico epilogo macchiato di
sangue.
Siamo all'alba del
reality show dove o un matrimonio in diretta o una gravidanza di una donna
incinta può fare notizia, una storia agghiacciante che ci riporta fin troppo da
vicino alla nostra epoca ormai malata solo di voyerismo. Ma si tratta di una
maratona di danza o di una pagliacciata?
L'umanità che viene
riportata in luce è indubbia ed ognuno dei tanti interpreti porta il suo
bagaglio di vita e di problematica esistenziale, dall'italo americano
imbroglione e truffatore, agli ebrei o ai russi espatriati in quegli anni. Si
danza ininterrottamente sotto la sapiente e accorta scrittura scenica di
Michela Lucenti - in scena anche lei nel duplice ruolo di Rosa Martinez/Barbara
Killer - anche ottima cantante, delizioso il suo “Tico-Tico” o altre melodie
che intona seduta in ribalta divertita e osservatrice del suo straordinario e
variegato Balletto Civile, che in collaborazione col Teatro Due di Parma
produce questo spettacolo impegnativo sotto tutti i fronti, sia produttivo che
registico, con più di trenta artisti coinvolti, e Gigi Dall'Aglio cavallerescamente
valorizza il lavoro del Balletto Civile, mettendo la sua regia al servizio
della danza e della tensione drammaturgica con abile presenza/non presenza. Due
ore di filato senza intervallo ma che ci tengono attenti e motivati a seguire
le tante storie che si accavallano e si inter-scambiano spesso riscrivendone
altre. Bravo Carlo Massari, che ci canta una “My funny Valentine” da far
accapponare la pelle, ma anche Andrea Coppone (Mario Petrone/Rosario Calabrò),
che ci canta con voce tenorile una “Funiculì, Funiculà” scritta da Luigi Denza
per l'inaugurazione della prima funicolare che collegava Castellammare di
Stabia alla cima del Monte Faito.
Mario Di Calo
NON
SI UCCIDONO COSI' ANCHE I CAVALLI?
tratto
dall’omonimo romanzo di Horace McCoy
nella
messinscena di Gigi dall’Aglio
con
l’Ensemble Attori Teatro Due e gli attori-danzatori di Balletto Civile
traduzione
e adattamento Giorgio Mariuzzo
con
Roberto Abbati, Alessandro Averone, Maurizio Camilli, Andrea Capaldi, Cristina
Cattellani, Ambra Chiarello, Laura Cleri, Andrea Coppone, Paola De Crescenzo,
Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Filippo Gessi, Luchino Giordana,
Francesca Lombardo, Michela Lucenti, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Emanuela
Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Nanni Tormen, Marcello Vazzoler,
Chantal Viola
adattamento
musicale / pianoforte Gianluca Pezzino
clarinetto
/ sax Paolo Panigari
contrabbasso
Francesca Li Causi
batteria
Gabriele Anversa
voce
Carlo Massari
scrittura
fisica Michela Lucenti
adattamento
musicale Gianluca Pezzino
Fondazione
Teatro Due
in
collaborazione con Balletto Civile
3
| 13 gennaio 2013
TEATRO
ARGENTINA
ROMA
E' uno dei miei film favoriti per me il migliore di Pollack...non ho voluto vederlo "rifatto"...(Daria)
RispondiEliminaGrazie Stefano per aver condiviso l'articolo del tuo Quotidiano sul mio diario.. L'attualità di questo spettacolo intitolato " NON SI UCCIDONO COSI' ANCHE I CAVALLI?", tratto dal romanzo di Horance Mc Coy, richiama esattamente i tempi attuali che viviamo noi... Il consiglio che vi dò e di andare a vedere lo spettacolo al Teatro Argentina di Roma dal 3 al 13 gennaio 2013.. (Fausta)
RispondiEliminaW IL BALLETTO CIVILE DANZATRICI E DANZATORI BRAVISSIMI
RispondiEliminaFRANCESCO CARBONE