Roma,
Teatro Argot. 13 gennaio 2013
All'interno
dell'ottima rassegna di teatro contemporaneo "UBU ANTOLOGY", che
ripropone un insieme di diversi spettacoli realizzati da artisti appartenenti
al Consorzio Ubusettete, è andato in scena lo spettacolo "Veronica",
un monologo che vede protagonista la moglie di un uomo molto potente e molto
noto quale un leader politico e/o un grande imprenditore travolto da scandali
sessuali, dal quale sta divorziando.
Il monologo porta la
firma di Fabio Massimo Franceschelli sia per il testo testo che per la regia,
autore impegnato da diversi anni in una ricerca drammaturgica e personale
meritevole di essere seguita con grande attenzione.
La gamma molto vasta
di emozioni e sfaccettature del personaggio e i diversi cambiamentidi registro
interpretativo si prestano ad una capace modulazione e rappresentazione da
parte della Aubry, che dimostra apprezzabili capacità espressive mimiche e
vocali, in un monologo non facile da inscenare.
Nel suo soliloquio
Veronica esprime la sofferenza, la rabbia, il vittimismo, il sarcasmo ma anche
la compostezza, la subordinazione, l'irrealizzazione di una donna chiusa nella
gabbia dorata di un matrimonio che vagheggia come ultimo fine la volontà di
vendetta nei confronti di un marito ricco e potente del quale in un primo tempo
è stata complice. Nonostante tradita nella sua riflessione la donna sintetizza
senza indagare sui compromessi e le contraddizioni della sua vita. Alla fine
emerge una sua volontà distruttiva e vendicativa in cui si avvertono cenni di
pianificazione del futuro, anche se non si intravedono spiragli di un riscatto
da sé stessa, di rinascita di una nuova autostima e dignità.
Alessandra Volpe
VERONICA
con Cristina Aubry
drammaturgia e regia
di
Fabio M.
Franceschelli
Produzione
OLIVIERIRAVELLI_TEATRO
in collaborazione
con:
amnesiA vivacE
Consorzio Ubusettete
Franz Biberkoff
e con il sostegno del
CENDIC
Disegno luci di Marco
Fumarola
Scene di Cinzia
Iacono, Fabio M. Franceschelli
13 Gennaio 2013
TEATRO ARGOT
ROMA
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