18 marzo, 2013

Les Follies Burlesque, prodotto e diretto da Voodoo De Luxe. Di Daria D.



Milano, Teatro Nazionale. Unico spettacolo 12 marzo 2013

Anna, Dolly, Janet, Laurie, Polly, Sin Sara, nomi che letti sull’intrigante cartellone dello spettacolo “Les Follies Burlesque” già introducono a un mondo un po’ retrò, che profuma di donna e di peccato, café chantant e champagne, poi quando vediamo a chi appartengono, non possiamo che rimanere a bocca aperta davanti a queste donne sensuali, bravissime artiste che con tanto humour e stile hanno mostrato gambe, sederi e seni, cantando e ballando per quasi due ore, dirette da un fantasioso ed eclettico Virgil Riccomi.  Facendoci dimenticare così noie e bruttezze quotidiane, le preoccupazioni legate alla politica e all’economia, le lotte tra i sessi, le nostre battaglie per conquistarci le quote rose. La serata al Nazionale era tutta e soltanto rosa, un colore femminile e stuzzicante, erotico e chic.
 Per tutto lo spettacolo ci lasciamo andare ad un’atmosfera d’altri tempi, tra piume di pavone, bocche invitanti, capelli che accarezzano spalle morbide e ben modellate, glutei che ondeggiano e sussultano, gambe che seguono lo swing suonato dai trascinanti “Benny and the Cats”, capezzoli nascosti da piccole stelline, ma anche da crocefissi, costumi ricchi e d’effetto di Sara Costantini e Elena Petraccaro, in cui credo ogni spettatrice vorrebbe entrare e poi… uscire. Ma attenzione, il messaggio non è: fatelo a tutti i costi ma fatelo se avete passione, intelligenza e spirito.
Le ragazze, tre italiane, Dolly Lamour, Janet Fischietto e Sin Sara Bin e tre inglesi Anna Fur Laxis, Laurie Hagen e Polly Rae, portano sulla scena una femminilità elegante che a volte siamo proprio noi donne a voler dimenticare, deridere, inibire in nome di un’emancipazione incerta e non proprio convinta o di una sfacciata e volgare esibizione del nostro corpo, ma in luoghi e momenti non appropriati.
Ricordiamo il numero di Janet la sigarettaia che mette in bocca una banana, scartata dalla sua buccia dorata, Anna che sembra la copia esatta di Betty Page e che fa un numero sexy e trasgressivo, tra crocefissi e fuoco, la voce incredibile della scatenata Laurie che vestita come un pierrot malizioso scende dal palco per fare un po’ di teasing tra il pubblico, Polly dai capelli rosso fuoco che muove il suo splendido derriere fasciato in un lungo vestito stile Gilda e poi alla fine si spoglia di una seconda pelle in stile donna giaguaro e rimane con un cuoricino sul pube e i capezzoli.
E tra un numero e l’altro abbiamo anche momenti di ballo dell’eccellente Vincenzo Fesi affiancato da Emanuele Micheli e Francesca Baldini, e le introduzioni scherzose e maliziose di Sin Sara Bin che incita gli spettatori a partecipare con applausi e commenti, che puntualmente arrivano, rendendo l’atmosfera calda, anzi hot e anche leggermente ironicamente horny.
Come ci ricorda Sin Sara Bin all’inizio è anche un viaggio nella fantasia, nel tempo e nello spazio, da New York a Parigi a Hollywood, quando c’erano le Ziegfeld  Follies e le flapper, lo swing a tutto swing, feste e fiumi di champagne, e allora ci sentiamo languidamente trasportare dal sax di Benny nei locali impregnati di fumo, cipria e profumo di donna. 
Le nostre sensuali protagoniste, che come in ogni spogliarello che si rispetti cominciano lentamente con lo sfilarsi i lunghi guanti di raso, a poco a poco si liberano di piume, catenelle, reggiseno, culottes, guepiere, per mostrarci i loro corpi con grande naturalezza e provocandoci quel tanto che basta per farci desiderare di rivederle presto. Per esempio al  Royal Burlesque  del Salon Parisien di Via Ascanio Sforza a Milano, due sabati al mese, in cui gli spettatori vengono invitati a partecipare vestendosi in tema come nel prossimo “Women in crime”.
Ho assistito ad uno spettacolo  che non  ha pretese falsamente intellettuali, né di cambiare il mondo, né di usare la realtà per criticare e inveire ma la grande dote di lasciarci  piacevolmente sorpresi, divertiti, leggeri  lanciandoci  il  messaggio  che il gioco e la fantasia sono le uniche armi con cui possiamo sopportare tutto , o quasi, e vivere almeno un po' felici.
Io almeno la penso cosi, Burlesque style.
“Date alle donne occasioni adeguate ed esse possono fare tutto”. Diceva Oscar Wilde.
Quale occasione  migliore di un Burlesque?

Daria D.


Les Follies Burlesque, prodotto e diretto da Voodoo De Luxe. Direzione artistica e Regia di Virgil Riccomi.
Performer: Polly Rae, Laurie Hagen, Anna Fur Laxis, Janet Fischietto, Dolly Lamour, Sin Sara Bin.
Ballerini: Vincenzo Fesi, Francesca Baldini, Emanuele Micheli. Musica Benny

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