Milano,
Teatro Nazionale. Unico spettacolo 12 marzo 2013
Anna, Dolly, Janet, Laurie, Polly, Sin Sara,
nomi che letti sull’intrigante cartellone dello spettacolo “Les Follies
Burlesque” già introducono a un mondo un po’ retrò, che profuma di donna e di
peccato, café chantant e champagne, poi quando vediamo a chi appartengono, non
possiamo che rimanere a bocca aperta davanti a queste donne sensuali,
bravissime artiste che con tanto humour e stile hanno mostrato gambe, sederi e
seni, cantando e ballando per quasi due ore, dirette da un fantasioso ed
eclettico Virgil Riccomi. Facendoci
dimenticare così noie e bruttezze quotidiane, le preoccupazioni legate alla
politica e all’economia, le lotte tra i sessi, le nostre battaglie per
conquistarci le quote rose. La serata al Nazionale era tutta e soltanto rosa,
un colore femminile e stuzzicante, erotico e chic.
Per tutto lo spettacolo ci lasciamo andare ad
un’atmosfera d’altri tempi, tra piume di pavone, bocche invitanti, capelli che
accarezzano spalle morbide e ben modellate, glutei che ondeggiano e sussultano,
gambe che seguono lo swing suonato dai trascinanti “Benny and the Cats”,
capezzoli nascosti da piccole stelline, ma anche da crocefissi, costumi ricchi
e d’effetto di Sara Costantini e Elena Petraccaro, in cui credo ogni
spettatrice vorrebbe entrare e poi… uscire. Ma attenzione, il messaggio non è:
fatelo a tutti i costi ma fatelo se avete passione, intelligenza e spirito.
Le ragazze, tre
italiane, Dolly Lamour, Janet Fischietto e Sin Sara Bin e tre inglesi Anna Fur
Laxis, Laurie Hagen e Polly Rae, portano sulla scena una femminilità elegante
che a volte siamo proprio noi donne a voler dimenticare, deridere, inibire in
nome di un’emancipazione incerta e non proprio convinta o di una sfacciata e
volgare esibizione del nostro corpo, ma in luoghi e momenti non appropriati.
Ricordiamo il numero
di Janet la sigarettaia che mette in bocca una banana, scartata dalla sua
buccia dorata, Anna che sembra la copia esatta di Betty Page e che fa un numero
sexy e trasgressivo, tra crocefissi e fuoco, la voce incredibile della
scatenata Laurie che vestita come un pierrot malizioso scende dal palco per
fare un po’ di teasing tra il
pubblico, Polly dai capelli rosso fuoco che muove il suo splendido derriere fasciato in un lungo vestito
stile Gilda e poi alla fine si spoglia di una seconda pelle in stile donna
giaguaro e rimane con un cuoricino sul pube e i capezzoli.
E tra un numero e
l’altro abbiamo anche momenti di ballo dell’eccellente Vincenzo Fesi affiancato
da Emanuele Micheli e Francesca Baldini, e le introduzioni scherzose e
maliziose di Sin Sara Bin che incita gli spettatori a partecipare con applausi
e commenti, che puntualmente arrivano, rendendo l’atmosfera calda, anzi hot e anche leggermente ironicamente horny.
Come ci ricorda Sin
Sara Bin all’inizio è anche un viaggio nella fantasia, nel tempo e nello
spazio, da New York a Parigi a Hollywood, quando c’erano le Ziegfeld Follies e le flapper, lo swing a tutto swing, feste e fiumi di champagne, e
allora ci sentiamo languidamente trasportare dal sax di Benny nei locali
impregnati di fumo, cipria e profumo di donna.
Le nostre sensuali
protagoniste, che come in ogni spogliarello che si rispetti cominciano
lentamente con lo sfilarsi i lunghi guanti di raso, a poco a poco si liberano
di piume, catenelle, reggiseno, culottes,
guepiere, per mostrarci i loro corpi con grande naturalezza e
provocandoci quel tanto che basta per farci desiderare di rivederle presto. Per
esempio al Royal Burlesque del Salon Parisien di Via Ascanio Sforza a
Milano, due sabati al mese, in cui gli spettatori vengono invitati a
partecipare vestendosi in tema come nel prossimo “Women in crime”.
Ho assistito ad uno
spettacolo che non ha pretese falsamente intellettuali, né di
cambiare il mondo, né di usare la realtà per criticare e inveire ma la grande
dote di lasciarci piacevolmente
sorpresi, divertiti, leggeri lanciandoci il
messaggio che il gioco e la
fantasia sono le uniche armi con cui possiamo sopportare tutto , o quasi, e
vivere almeno un po' felici.
Io almeno la penso
cosi, Burlesque style.
“Date alle donne
occasioni adeguate ed esse possono fare tutto”. Diceva Oscar Wilde.
Quale occasione migliore di un Burlesque?
Daria D.
Les
Follies Burlesque,
prodotto e diretto da Voodoo De Luxe. Direzione artistica e Regia di Virgil
Riccomi.
Performer:
Polly Rae, Laurie Hagen, Anna Fur Laxis, Janet Fischietto, Dolly Lamour, Sin
Sara Bin.
Ballerini:
Vincenzo Fesi, Francesca Baldini, Emanuele Micheli. Musica Benny
STUPENDO!
RispondiEliminaGrazie
Voodoo De Luxe