10 aprile, 2013

Tra Passato e Presente. Poesie di Massimo Triolo. “Perché le tue mani…”



“Perché le tue mani…”          

Albrecht Dürer, Mani in preghiera
Perché le tue mani sono un sentiero,
un viaggio,
un bagno d’alba, un baccano di colori.
Perché i tuoi occhi sono nere fiaccole,
un incendio,
un rimedio, un balsamo, una fitta.
Perché le tue guance son fiori di pesco,
il tuo volto un incanto arcano e feroce,
una bestia pronta al balzo
le tue labbra tenere e scarlatte.
Tutta ti voglio,
intera nel corpo e nell’anima,
intera ovunque si posi il tuo volo di farfalla.
Questa notte ho appeso un sogno
alla falce della luna,
e tu ne fai parte,
immensa come la notte, tacita e altera,
fiera del tuo sangue e delle tue tempie,
del disegno delicato dei tuoi gesti –
in questo silenzio d’ombra
alle mie dita ti arrendi senza tregua.

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