Diretto
dall’istrionico australiano Buz Luhrmann, “Il primo passo in avanti fatto dalla
narrativa americana dopo Henry James”, così lo definì T.S. Eliot, debutterà sul
grande schermo mondiale a metà maggio, in
concomitanza con la sua presentazione al Festival di Cannes.
Cannes
che per la sua prima notte sceglie l’America degli anni '20, audace adattamento
del classico letterario di Francis Scott Fitzgerald, con non poche aspettative.
La
quarta trasposizione cinematografica girata in 3D, racconta le vicende del
misterioso miliardario Jay Gatsby,
interpretato dall’ormai affermato Leonardo Di Caprio, diamante di un cast dalle
premesse altrettanto brillanti.
La 66esima kermesse francese aprirà dunque i
battenti, tra le contraddizioni, la tragicità e la dubbia moralità dell’epoca del jazz, per
raccontare uno dei romanzi culto della letteratura americana e mondiale di
tutti i tempi.
Presentato
fuori concorso nella Sezione Ufficiale, il movie è senza dubbio tra le
pellicole debuttanti più attese non solo per la storia di cui è promotore.
L’intero
cast artistico infatti, sembra essere
riuscito a ricreare la magia custodita tra le pagine del romanzo di Fitzgerald
grazie alla potente e personale interpretazione visiva del suo regista.
L’impeccabile
lavoro fotografico realizzato, poi, lo straordinario guardaroba firmato Prada e
un’incredibile colonna sonora che fonde la musica contemporanea dell’epoca con
l’hip hop, garantiscono un risultato senza precedenti.
In
questo modo sembra annullarsi il distacco epocale e sembra crearsi una reale
connessione con i personaggi e il loro periodo storico, non così distante dalle
contraddizioni dell’epoca moderna.
Manola Mita
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