Festival
dei Due Mondi, Spoleto. Teatro Caio Melisso, giovedì 12 luglio 2013
“Croquefer ou le
dernier des paladins” e “L'île de Tulipatan”, le due divertenti operette di
Jacques Offenbach, per la riuscita regia di Jean-Philippe Salério, presentate
al Teatro Caio Melisso di Spoleto per il piacere del pubblico che le ha
salutate con sorrisi e applausi.
Motivo conduttore di
entrambe le pièce è un grande specchio sul fondale, che permette agli
Spettatori di vedere i movimenti sulla scena da più angolazioni e che dà così
origine a un suggestivo ampliamento spaziale.
Per “Croquefer”
troviamo una struttura rialzata e geometrica al centro della scena, che funge da
“grotta”, da rifugio per quei particolari personaggi che fanno parte dello
Spettacolo, sopra a tutti lo stesso Croquefer, che ha ingoiato la sua spada e
che sta aspettando di combattere con il suo acerrimo nemico Mousse-à-Mort, a
cui ha sottratto la figlia.
La scena è in
penombra e i personaggi sono vestiti con costumi che li tolgono dalla sfera
quotidiana per collocarli in una sfera lontana e immaginaria, l’era dell’ “ultimo
paladino”, appunto; un paladino che ormai è ridotto a una condizione ridicola,
vedendosi a ingoiare la stessa sua spada.
L’arredamento scenico
e i costumi danno a questa operetta un’aria quasi “patafisica”, un mondo a
parte le cui regole possono essere conosciute soltanto dai personaggi sulla
scena, che, dopo avere simulato farsesche battaglie, si riconciliano con un
gioioso brindisi.
La “scenografia” de “L’île
de Tulipatan” è composta dallo strascico del mantello di Cacatois XXII, che
percorre l’intera area scenica. La comicità di questa operetta è data dallo “scambio
dei ruoli”. Per strane circostanze infatti due giovani scoprono la loro vera
identità sessuale: Hermosa, che aveva sempre creduto di essere una donna,
nonostante il suo carattere fortemente mascolino, scopre di essere il realtà un
uomo; Alexis, che aveva invece sempre creduto di essere un uomo, nonostante i
suoi modi effeminati, si rende infine conto di essere in verità una donna. Lo
svelamento porta infine profitto, visto e considerato che i due giovani,
innamorati, possono in conclusione sposarsi.
Due operette
divertenti e dalle arie scoppiettanti, accompagnate dall’avvincente musica di
Offenbach ben diretta dal Maestro Grapperon. Molto bravi i performer, sia dal
punto di vista canoro che dal punto di vista teatrale – Emmanuelle Goizé, François
Rougier, Edwige Bourdy, Loïc Boisser -, sopra a tutti mi è piaciuto Flannan Obé
(Croquefer e Hermosa), straordinariamente istrionico ed espressivo. Tributo
anche a Elisabeth de Sauverzac, autrice dei costumi, da me fortemente apprezzati,
in particolar modo quelli per “Croquefer”.
Stefano Duranti
poccetti
CROQUEFER
& TULIPAN
Jacques
Offenbach
musica
di Jacques Offenbach
Croquefer
ou le dernier des paladins
operetta
buffa in un atto - 12 febbraio 1857
libretto
Adolphe Jaime e Étienne Tréfeu
L’Ile
de Tulipatan
operetta
buffa in un atto - 30 settembre 1868
libretto
Henry Chivot e Alfred Duru
Compagnie
Les Brigands
orchestrazione
per nove musicisti Thibault Perrine
direzione
musicale Christophe Grapperon
messa
in scena Jean-Philippe Salério
scenografia
e luci Thibaut Fack
costumi
Elisabeth de Sauverzac
coreografia
Jean-Marc Hoolbecq
assistente
alla regia Victoria Duhamel
pianista/chef
de chant Nicolas Ducloux
personaggi
e interpreti
Croquefer / Hermosa Flannan Obé
Boutefeu / Alexis Emmanuelle Goizé
Ramasse-ta-tête
/ Romboïdal François Rougier
Fleur-de-Soufre / Théodorine Edwige Bourdy
Mousse-à-mort / Cacatois XXII Loïc Boissier
produzione
Athénée – Théâtre Louis-Jouvet / Cie Les Brigands
coproduzione
La Coursive, Scène nationale La Rochelle & Le Centre des Bords de Marne, Le
Perreux
Les
Brigands ricevono il sostegno del Ministère de la Culture DRAC Ile-de-France e
della SPEDIDAM.
Nessun commento:
Posta un commento