Cortona
Mix Festival. Cortona, Piazza Signorelli. Sabato 27 luglio 2013
Dopo il successo di
"TEMPI MODERNI" ( Charlie Chaplin) dell'anno scorso, gli
organizzatori del "CORTONA MIX FESTIVAL" hanno deciso di riproporre
il grande cinema muto, musicato dal vivo, nell'evocativo contesto
architettonico di Piazza Signorelli; la scelta è ricaduta su
"METROPOLIS" di Fritz Lang che, piaccia o non piaccia, rimane forse
l'opera cinematografica più celebre dell'epopea del muto. Ad eseguire i temi
musicali del film, in omaggio al motto "squadra che vince non si
cambia", è stata riconfermata l' ORCHESTRA REGIONALE DELLA TOSCANA (ORT),
diretta per l'occasione dal maestro tedesco Frank Strobel, autore della
ricostruzione e dell'adattamento della partitura originale di Gottfried
Huppertz.
2026: Joh Frederson
(Alfred Abel), potente signore e dittatore della città di Metropolis -una
Babele moderna-, scopre che gli operai che mandano avanti la sua preziosa
"baracca" lavorando e vivendo nel sottosuolo, si riuniscono nelle
catacombe ad ascoltare le orazioni di pace e fratellanza della giovane Maria (Brigitte
Helm), nell'attesa spasmodica dell'avvento di un liberatore/mediatore che ponga
fine alle ingiustizie e disuguaglianze sociali, gettando le basi per un mondo
nuovo. Per seminare discordia tra gli operai e provocarne l'insurrezione, in
modo da aver poi un pretesto per reprimere nella violenza le loro
rivendicazioni, Frederson commissiona all'(in)fido inventore-mago Rothwang
(Rudolf Klein-Rogge) un robot con le sembianze di Maria, che inciti il popolo
alla rivolta. Peccato però che a Frederson sfuggano alcuni particolari della
vicenda, poiché egli ignora che:
Freder (Gustav
Frohlich), il suo unico figlio, è innamorato di Maria e parteggia per gli
operai dopo averne sperimentato personalmente le disumane condizioni di lavoro
-è lui il Mediatore che essi aspettano-;
Rothwang, a
conoscenza della relazione tra Freder e Maria e pieno di rancore nei confronti
di Frederson poiché ancora innamorato di Hel, la defunta moglie del dittatore,
programma l'automa-Maria affinché distrugga Freder e la stessa Metropolis sotto
gli occhi di Frederson. Sarà proprio Freder il Mediatore a rimettere ordine a
Metropolis, sconfiggendo l'inventore/mago e proponendosi come ponte ideale tra
i desideri dei padroni e i diritti dei sottoposti.
Decisamente, non è la
storia -scritta da Thea Von Harbou, all'epoca moglie del regista-, invecchiata
maluccio e appesantita da una fastidiosa retorica di fondo -efficacemente
esemplificata sia dal finale conciliatorio e rassicurante (pare però che Lang
ne avesse immaginato un altro completamente diverso), che dalla cristallina
banalità della frase che apre e chiude il film: "IL CUORE DEVE ESSERE IL
MEDIATORE TRA IL CERVELLO E LE MANI"- a determinare l'incommensurabile
valore cinematografico di questa pellicola; piuttosto, è grazie all'ancora oggi
strabiliante messinscena di futuribile espressionismo, agli innovativi effetti
speciali, alle suggestive visioni del futuro e alle magniloquenti scene di
massa che "METROPOLIS" si è guadagnato a pieno titolo un posto nella
storia del cinema, influenzando in maniera decisiva le opere fantascientifiche
a seguire: senza "METROPOLIS", tanto per fare un esempio, non avrebbe
visto la luce quel capolavoro assoluto che è "BLADE RUNNER", film che
attinge tanto al libro di Philip Dick "MA GLI ANDROIDI SOGNANO PECORE
ELETTRICHE?" quanto all'opera di Lang.
Nel 1949, il grande
mangaka Osamu Tezuka, ispirandosi a "METROPOLIS", ha realizzato un
fumetto omonimo che il regista Rin Taro ha adattato nel 2001
per la realizzazione
di un riuscito lungometraggio d'animazione, sceneggiato da un altro grande nome
dell'animazione giapponese, Katsuhiro Otomo.
Uscito nel 1927,
"METROPOLIS", al pari di altri capolavori del cinema muto, ha subito
nel corso degli anni vari rimaneggiamenti e modifiche -lo stesso regista, in
fase di montaggio, ha tolto 30' di girato- con una conseguente proliferazione
di versioni diverse per durata e montaggio che hanno fatto perdere le tracce
del progetto originario ed integrale così come lo aveva concepito Lang. Questo,
almeno, fino al 1984, anno importantissimo per "METROPOLIS": da un
lato, il rilancio con la discussa ma riuscita versione pop del musicista
Giorgio Moroder, che ha curato una riedizione del film di 87' (contro i 145'
circa originari), inserendo una colonna sonora pop/rock (che include, oltre al
celebre tema moroderiano "THE LEGEND OF BABEL", anche "LOVE
KILLS" di Freddie Mercury) e virando le immagini delle scene in vari
colori; dall'altro, l'operazione curata dallo studioso tedesco Enno Patalas
-per la cineteca di Monaco- che, basandosi sugli appunti del regista e su vari
documenti dell'epoca, ha ricostruito il film nella versione più completa e
filologicamente attendibile possibile, ripristinando la colonna sonora
originale di G. Uppertz e riportando la durata a 140'. Questione chiusa? Neanche
per sogno: nel 2008, viene ritrovata in Argentina, nella casa di un
collezionista, una copia del film in cattivo stato ma ancora più completa della
versione di Patalas. Le parti inedite sono state restaurate ed aggiunte
all'edizione "filologica" del film, che in questa nuova veste
(purtroppo ci sono ancora fotogrammi e scene intere dispersi) arriva a superare
le due ore e mezzo di durata. Ed è proprio questa la versione che il
"CORTONA MIX FESTIVAL" ha coraggiosamente deciso di proporre e che
l'ORT ha stoicamente accompagnato in modo impeccabile, sotto la sicura
direzione del maestro Strobel, per la gioia di un pubblico partecipe ed
entusiasta che, al termine del film -un vero e proprio tour de force per i
musicisti!-, ha tributato agli artisti un lungo e meritato applauso.
Per chi fosse interessato,
l'edizione DVD italiana della versione integrale di "METROPOLIS"
proposta al "MIX FESTIVAL" è uscita nel 2011, edita da "ERMITAGE
CINEMA", in un interessante cofanetto a due dischi che aggiunge un documentario
sul restauro del film.
Francesco Vignaroli
Se volete essere informati sull'intera giornata del Festival vi consigliamo di seguire la rubrica degli Irons Brothers su Valdichiana Oggi di Michele Lupetti. Potete andare a questo link http://www.valdichianaoggi.it/cultura/irons-brothers-go-mix.html
Che Meraviglia! (Chet)
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