29 luglio, 2013

"METROPOLIS" SOTTO LE STELLE DI CORTONA. Di Francesco Vignaroli


Cortona Mix Festival. Cortona, Piazza Signorelli. Sabato 27 luglio 2013

Dopo il successo di "TEMPI MODERNI" ( Charlie Chaplin) dell'anno scorso, gli organizzatori del "CORTONA MIX FESTIVAL" hanno deciso di riproporre il grande cinema muto, musicato dal vivo, nell'evocativo contesto architettonico di Piazza Signorelli; la scelta è ricaduta su "METROPOLIS" di Fritz Lang che, piaccia o non piaccia, rimane forse l'opera cinematografica più celebre dell'epopea del muto. Ad eseguire i temi musicali del film, in omaggio al motto "squadra che vince non si cambia", è stata riconfermata l' ORCHESTRA REGIONALE DELLA TOSCANA (ORT), diretta per l'occasione dal maestro tedesco Frank Strobel, autore della ricostruzione e dell'adattamento della partitura originale di Gottfried Huppertz.

2026: Joh Frederson (Alfred Abel), potente signore e dittatore della città di Metropolis -una Babele moderna-, scopre che gli operai che mandano avanti la sua preziosa "baracca" lavorando e vivendo nel sottosuolo, si riuniscono nelle catacombe ad ascoltare le orazioni di pace e fratellanza della giovane Maria (Brigitte Helm), nell'attesa spasmodica dell'avvento di un liberatore/mediatore che ponga fine alle ingiustizie e disuguaglianze sociali, gettando le basi per un mondo nuovo. Per seminare discordia tra gli operai e provocarne l'insurrezione, in modo da aver poi un pretesto per reprimere nella violenza le loro rivendicazioni, Frederson commissiona all'(in)fido inventore-mago Rothwang (Rudolf Klein-Rogge) un robot con le sembianze di Maria, che inciti il popolo alla rivolta. Peccato però che a Frederson sfuggano alcuni particolari della vicenda, poiché egli ignora che:
Freder (Gustav Frohlich), il suo unico figlio, è innamorato di Maria e parteggia per gli operai dopo averne sperimentato personalmente le disumane condizioni di lavoro -è lui il Mediatore che essi aspettano-;
Rothwang, a conoscenza della relazione tra Freder e Maria e pieno di rancore nei confronti di Frederson poiché ancora innamorato di Hel, la defunta moglie del dittatore, programma l'automa-Maria affinché distrugga Freder e la stessa Metropolis sotto gli occhi di Frederson. Sarà proprio Freder il Mediatore a rimettere ordine a Metropolis, sconfiggendo l'inventore/mago e proponendosi come ponte ideale tra i desideri dei padroni e i diritti dei sottoposti.

Decisamente, non è la storia -scritta da Thea Von Harbou, all'epoca moglie del regista-, invecchiata maluccio e appesantita da una fastidiosa retorica di fondo -efficacemente esemplificata sia dal finale conciliatorio e rassicurante (pare però che Lang ne avesse immaginato un altro completamente diverso), che dalla cristallina banalità della frase che apre e chiude il film: "IL CUORE DEVE ESSERE IL MEDIATORE TRA IL CERVELLO E LE MANI"- a determinare l'incommensurabile valore cinematografico di questa pellicola; piuttosto, è grazie all'ancora oggi strabiliante messinscena di futuribile espressionismo, agli innovativi effetti speciali, alle suggestive visioni del futuro e alle magniloquenti scene di massa che "METROPOLIS" si è guadagnato a pieno titolo un posto nella storia del cinema, influenzando in maniera decisiva le opere fantascientifiche a seguire: senza "METROPOLIS", tanto per fare un esempio, non avrebbe visto la luce quel capolavoro assoluto che è "BLADE RUNNER", film che attinge tanto al libro di Philip Dick "MA GLI ANDROIDI SOGNANO PECORE ELETTRICHE?" quanto all'opera di Lang.
Nel 1949, il grande mangaka Osamu Tezuka, ispirandosi a "METROPOLIS", ha realizzato un fumetto omonimo che il regista Rin Taro ha adattato nel 2001
per la realizzazione di un riuscito lungometraggio d'animazione, sceneggiato da un altro grande nome dell'animazione giapponese, Katsuhiro Otomo.

Uscito nel 1927, "METROPOLIS", al pari di altri capolavori del cinema muto, ha subito nel corso degli anni vari rimaneggiamenti e modifiche -lo stesso regista, in fase di montaggio, ha tolto 30' di girato- con una conseguente proliferazione di versioni diverse per durata e montaggio che hanno fatto perdere le tracce del progetto originario ed integrale così come lo aveva concepito Lang. Questo, almeno, fino al 1984, anno importantissimo per "METROPOLIS": da un lato, il rilancio con la discussa ma riuscita versione pop del musicista Giorgio Moroder, che ha curato una riedizione del film di 87' (contro i 145' circa originari), inserendo una colonna sonora pop/rock (che include, oltre al celebre tema moroderiano "THE LEGEND OF BABEL", anche "LOVE KILLS" di Freddie Mercury) e virando le immagini delle scene in vari colori; dall'altro, l'operazione curata dallo studioso tedesco Enno Patalas -per la cineteca di Monaco- che, basandosi sugli appunti del regista e su vari documenti dell'epoca, ha ricostruito il film nella versione più completa e filologicamente attendibile possibile, ripristinando la colonna sonora originale di G. Uppertz e riportando la durata a 140'. Questione chiusa? Neanche per sogno: nel 2008, viene ritrovata in Argentina, nella casa di un collezionista, una copia del film in cattivo stato ma ancora più completa della versione di Patalas. Le parti inedite sono state restaurate ed aggiunte all'edizione "filologica" del film, che in questa nuova veste (purtroppo ci sono ancora fotogrammi e scene intere dispersi) arriva a superare le due ore e mezzo di durata. Ed è proprio questa la versione che il "CORTONA MIX FESTIVAL" ha coraggiosamente deciso di proporre e che l'ORT ha stoicamente accompagnato in modo impeccabile, sotto la sicura direzione del maestro Strobel, per la gioia di un pubblico partecipe ed entusiasta che, al termine del film -un vero e proprio tour de force per i musicisti!-, ha tributato agli artisti un lungo e meritato applauso.


Per chi fosse interessato, l'edizione DVD italiana della versione integrale di "METROPOLIS" proposta al "MIX FESTIVAL" è uscita nel 2011, edita da "ERMITAGE CINEMA", in un interessante cofanetto a due dischi che aggiunge un documentario sul restauro del film.


Francesco Vignaroli


Se volete essere informati sull'intera giornata del Festival vi consigliamo di seguire la rubrica degli Irons Brothers su Valdichiana Oggi di Michele Lupetti. Potete andare a questo link http://www.valdichianaoggi.it/cultura/irons-brothers-go-mix.html

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