Castiglioncello, 26/07/13 –
Come ogni anno, il Galà del Tirreno premia, nell’accogliente Rosignano Solvay,
artisti provenienti dal mondo della cultura e dello spettacolo. In occasione di
quest’ultima edizione non poteva mancare il Maestro Stefano Mainetti,
compositore, direttore d’orchestra e autore di numerose colonne sonore di film
e di fiction di grande successo, quali ad esempio: “100 metri dal paradiso”,
“Agata e Ulisse”, “A voce alta”, “Orgoglio” (solo per citarne alcune).
Maestro,
La ringrazio a nome di tutta la redazione, per aver accettato questa nostra
intervista. Un altro premio alla carriera per evidenziare la Sua bravura e
professionalità …
Mi fa piacere ed è davvero
un grande onore! Ma è un po’ presto, non credi? Sono ancora un giovincello
(ride). C’è ancora tempo per scrivere …
Al
di là di tutto, Lei è un jolly e di conseguenza doveva essere premiato.
In effetti, ho scritto tanta
musica per vari generi e contesti diversi, per cui, proprio come di tu, posso
ritenermi un jolly. Non mi sono mai dato dei limiti a livello professionale, ho
sempre collaborato a progetti molto belli ed interessanti, come quello dedicato
al Papa. Ho sempre spaziato e questo mi ha dato la possibilità di vivere tante
“dimensioni musicali”.
C’è
un ricordo della Sua carriera a cui è più legato?
Con Elena Sofia Ricci |
Ricordi ne avrei tanti … Mi
ritengo davvero fortunato perché amo il mio lavoro e l’augurio più bello che
posso fare a tutti e di perseguire i propri sogni. Con tanta tenacia e un
pizzico di fortuna, sono riuscito a fare ciò che più mi piace e questo, mi
rende davvero felice.
Attualmente,
è impegnato in qualche progetto professionale?
In questo momento, c’è in
ballo una serie televisiva per la RAI che vedrà, molto probabilmente, anche la
partecipazione di mia moglie (l’attrice Elena Sofia Ricci). Fra l’altro,
abbiamo già lavorato insieme in passato e come forse voi tutti ricorderete,
anche per fiction “Orgoglio” in cui scrissi l’intera colonna sonora ispirandomi
a lei, che poco dopo diventò mia moglie.
Con
la musica, quindi, si può conquistare il proprio lui o la propria lei?
La musica ha un linguaggio
universale e non ha bisogno di traduzioni … Per comunicare un’emozione non è
necessario un interprete o un intermediario. Puoi dire “ti amo” ad una donna di
qualsiasi nazionalità che comprenderà perfettamente il tuo messaggio. Questo,
ovviamente, avvantaggia la comunicazione a tutti i livelli. Quando ero più
giovane portavo con me la chitarra classica, suonavo con amici e questo
diventava un polo di attrazione.
Personalmente, credo di esprimermi molto meglio in musica che a parole.
A
questo punto della Sua carriera, ha ancora un sogno nel cassetto?
Spero di continuare a fare questo mestiere che amo moltissimo e come ti dicevo pocanzi, sto ultimando i miei studi per conseguire la laurea in scienze politiche. Portare a termine questa sfida didattica mi ha dato modo di rimettere in moto tante parti del cervello che si erano assopite con il tempo. Ne approfitto per consigliare a tutti di mantenersi allenati perché studiare fa bene!
Sara Morandi
Sito
ufficiale del Maestro Stefano Mainetti:
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