Festival
dei Due Mondi, Spoleto. San Simone, sabato 6 luglio 2013
Foto Maria Laura Antonelli |
Ancora una
straordinaria prova della Compagnia “Dream Theater” di Irina Brook. Avevo avuto
già il piacere di seguire “L’Ile des Esclaves” (terzo atto della “Trilogie des Iles”),
che aveva avuto su di me un impatto magico e meraviglioso; ieri ho avuto la
conferma che quella magia sprigionata con tanta energia non era solo un caso.
“Tempête!” (secondo
atto), da William Shakespeare, è un testo fin troppo conosciuto per soffermarsi
sulla trama. Mi basterà dire che in questo determinato ambito Prospero diventa
uno chef ristoratore, che, per invidia del fratello – che s’impossessa del
ristorante – viene esiliato in un’isola sperduta e magica. Il regno viene quindi
trasformato in ristorante e questo conferisce al testo shakespeariano una
comicità fresca e vivace. Come abbiamo visto nella “Ile des Esclaves”, anche
qui l’elemento ludico e circense è molto forte, ancora più forte forse, visto e
considerato che La Tempesta è un testo, appunto, sulla magia; un testo di
spiriti – Ariel – e di creature fuori dalla norma – Calibano. Inoltre il tema
della magia non viene toccato solo passivamente, ma viene esteriorizzato fino a
mostrare veri e propri numeri da circo sul palcoscenico. Ariel, per esempio, a
un certo punto dello spettacolo, diventa nel vero senso della parola un
prestidigitatore, anche volutamente un po’ imbranato, che diverte il pubblico
con i suoi giochi di prestigio.
L’arredamento scenico
è veramente suggestivo: l’isola di Prospero si è trasformata in un vero e
proprio ristorante – fornelli, alimenti, pentole, strumenti da cucina…
convivono insieme numerosissimi e alla rinfusa. Altro elemento fondamentale
dell’oggettistica è un attaccapanni, che funge, in qualche modo, da sipario di
entrata e di uscita dei personaggi, anche luogo della loro trasformazione
esteriore e interiore; in effetti il “travestimento” ha un ruolo
importantissimo, visto e considerato che basta indossare un mantello da re per
diventare anche interiormente e oggettivamente sovrano e basta indossare una
giacca magica per diventare mago.
Nonostante la trasformazione
drammaturgica della regista, la pièce non perde niente dei suoi profondi
significati e anche i personaggi, seppur ancora più caricati rispetto
all’originale, rispecchiano, per quanto riguarda il contenuto scenico, quelli
tradizionali. S’indaga così quella domanda a cui ancora oggi sappiamo
rispondere solo per metà: “Che cosa è la libertà?”. Una delle tante risposte
possibili ce la dà Calibano, prima intenzionato a uccidere suo “padre”, poi
pentito del suo pensiero, poi perdonato e lasciato libero da Prospero di
seguire Miranda e il suo amato a Napoli, dove finalmente potrebbe scoprire il
mondo; Infine, proprio ultimo atto del dramma, tornato dal suo padrone, senza
il coraggio di abbandonare l’isola. Che cosa è la libertà? Libertà è scoperta
della novità o libertà è fedeltà verso i propri affetti? Libertà è girare il
mondo o trovare un equilibrio con il mondo e con se stessi? Lasciamo la
risposta in sospeso.
Per quanto riguarda
gli attori – racchiusi all’interno di un particolare universo plurilinguistico,
un universo in cui si parla francese, inglese e italiano -, alla loro
straordinaria, vera, “concreta” interpretazione, alla loro capacità di
raccontarci l’ “invisibile” attraverso un “atto totale”, rimando alla
recensione su “L’Ile des Esclaves” (http://www.corrieredellospettacolo.com/2013/07/lile-des-esclaves-quando-dire-perfetto.html),
dove già avevo potuto ammirare il loro valore e la loro “verità” scenica. Gli
attori di Irina Brook sono come Re Mida, quello che toccano lo trasformano in
oro, in magia.
Stefano Duranti
Poccetti
Irina
Brook
LA
TRILOGIE DES ILES
Tre
storie di vendetta, perdono, amore e libertà
un
progetto ideato, adattato e diretto da Irina Brook
L’Ile
des Esclaves
di
Pierre Marivaux
(nuova
produzione)
personaggi
e interpreti
Iphicrate
Hovnatan Avedikian
Arlecchino
Jeremias Nussbaum
Trivelin
Augustin Ruhabura
Euphrosine
Isabelle Townsend
Cléanthis
Ysmahane Yaquini
Tempête
!
tratto
da William Shakespeare
personaggi
e interpreti
Caliban
Hovnatan Avedikian
Prospero,
Stefano Renato Giuliani
Ariel Scott Koehler
Ferdinand, Trinculo Jeremias
Nussbaum
Miranda
Ysmahane Yaquini
Une
Odyssée
tratto
da Omero
personaggi
e interpreti
Professore,
Tiresia, Marinaio, più ruoli Renato
Giuliani
Marinaio,
Poseidone, Hermes, più ruoli Scott Koehler
Ulisse,
Telemaco Jeremias Nussbaum
Penelope,
Polifemo, Circe, Lotofaga Ysmahane Yaquini
aiuto
regia Geoffrey Carey
responsabile
di compagnia Renato Giuliani
scenografie
Noëlle Ginefri-Corbel
ingegnere
suono Samuel Serandour
ingegnere
luci/direttore tecnico Thibault Ducros
costumista/assistente
scenografo Philippe Jasko
segretario
di produzione Angelo Nonelli
coordinamento
di produzione Virginia Forlani
produzione
CRT Artificio Milano
in
coproduzione con Irina’s DreamTheatre Parigi
in
collaborazione con Spoleto56 Festival dei 2Mondi
in
lingua francese con sottotitoli in italiano
lo
spettacolo Une Odyssée è particolarmente consigliato alle famiglie e ai
ragazzi.
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