07 luglio, 2013

“Tempête!”. Magie reali sul palcoscenico. Di Stefano Duranti Poccetti


Festival dei Due Mondi, Spoleto. San Simone, sabato 6 luglio 2013

Foto Maria Laura Antonelli
Ancora una straordinaria prova della Compagnia “Dream Theater” di Irina Brook. Avevo avuto già il piacere di seguire “L’Ile des Esclaves” (terzo atto della “Trilogie des Iles”), che aveva avuto su di me un impatto magico e meraviglioso; ieri ho avuto la conferma che quella magia sprigionata con tanta energia non era solo un caso.
“Tempête!” (secondo atto), da William Shakespeare, è un testo fin troppo conosciuto per soffermarsi sulla trama. Mi basterà dire che in questo determinato ambito Prospero diventa uno chef ristoratore, che, per invidia del fratello – che s’impossessa del ristorante – viene esiliato in un’isola sperduta e magica. Il regno viene quindi trasformato in ristorante e questo conferisce al testo shakespeariano una comicità fresca e vivace. Come abbiamo visto nella “Ile des Esclaves”, anche qui l’elemento ludico e circense è molto forte, ancora più forte forse, visto e considerato che La Tempesta è un testo, appunto, sulla magia; un testo di spiriti – Ariel – e di creature fuori dalla norma – Calibano. Inoltre il tema della magia non viene toccato solo passivamente, ma viene esteriorizzato fino a mostrare veri e propri numeri da circo sul palcoscenico. Ariel, per esempio, a un certo punto dello spettacolo, diventa nel vero senso della parola un prestidigitatore, anche volutamente un po’ imbranato, che diverte il pubblico con i suoi giochi di prestigio.
L’arredamento scenico è veramente suggestivo: l’isola di Prospero si è trasformata in un vero e proprio ristorante – fornelli, alimenti, pentole, strumenti da cucina… convivono insieme numerosissimi e alla rinfusa. Altro elemento fondamentale dell’oggettistica è un attaccapanni, che funge, in qualche modo, da sipario di entrata e di uscita dei personaggi, anche luogo della loro trasformazione esteriore e interiore; in effetti il “travestimento” ha un ruolo importantissimo, visto e considerato che basta indossare un mantello da re per diventare anche interiormente e oggettivamente sovrano e basta indossare una giacca magica per diventare mago.
Nonostante la trasformazione drammaturgica della regista, la pièce non perde niente dei suoi profondi significati e anche i personaggi, seppur ancora più caricati rispetto all’originale, rispecchiano, per quanto riguarda il contenuto scenico, quelli tradizionali. S’indaga così quella domanda a cui ancora oggi sappiamo rispondere solo per metà: “Che cosa è la libertà?”. Una delle tante risposte possibili ce la dà Calibano, prima intenzionato a uccidere suo “padre”, poi pentito del suo pensiero, poi perdonato e lasciato libero da Prospero di seguire Miranda e il suo amato a Napoli, dove finalmente potrebbe scoprire il mondo; Infine, proprio ultimo atto del dramma, tornato dal suo padrone, senza il coraggio di abbandonare l’isola. Che cosa è la libertà? Libertà è scoperta della novità o libertà è fedeltà verso i propri affetti? Libertà è girare il mondo o trovare un equilibrio con il mondo e con se stessi? Lasciamo la risposta in sospeso.
Per quanto riguarda gli attori – racchiusi all’interno di un particolare universo plurilinguistico, un universo in cui si parla francese, inglese e italiano -, alla loro straordinaria, vera, “concreta” interpretazione, alla loro capacità di raccontarci l’ “invisibile” attraverso un “atto totale”, rimando alla recensione su “L’Ile des Esclaves” (http://www.corrieredellospettacolo.com/2013/07/lile-des-esclaves-quando-dire-perfetto.html), dove già avevo potuto ammirare il loro valore e la loro “verità” scenica. Gli attori di Irina Brook sono come Re Mida, quello che toccano lo trasformano in oro, in magia.

Stefano Duranti Poccetti



Irina Brook
LA TRILOGIE DES ILES

Tre storie di vendetta, perdono, amore e libertà

un progetto ideato, adattato e diretto da Irina Brook

L’Ile des Esclaves
di Pierre Marivaux
(nuova produzione)
personaggi e interpreti
Iphicrate Hovnatan Avedikian
Arlecchino Jeremias Nussbaum
Trivelin Augustin Ruhabura
Euphrosine Isabelle Townsend
Cléanthis Ysmahane Yaquini

Tempête !
tratto da William Shakespeare
personaggi e interpreti
Caliban Hovnatan Avedikian
Prospero, Stefano Renato Giuliani
Ariel Scott Koehler
Ferdinand, Trinculo Jeremias Nussbaum
Miranda Ysmahane Yaquini

Une Odyssée
tratto da Omero
personaggi e interpreti
Professore, Tiresia, Marinaio, più ruoli  Renato Giuliani
Marinaio, Poseidone, Hermes, più ruoli Scott Koehler
Ulisse, Telemaco Jeremias Nussbaum
Penelope, Polifemo, Circe, Lotofaga Ysmahane Yaquini

aiuto regia Geoffrey Carey
responsabile di compagnia Renato Giuliani
scenografie Noëlle Ginefri-Corbel
ingegnere suono Samuel Serandour
ingegnere luci/direttore tecnico Thibault Ducros
costumista/assistente scenografo Philippe Jasko
segretario di produzione Angelo Nonelli

coordinamento di produzione Virginia Forlani

produzione CRT Artificio Milano
in coproduzione con Irina’s DreamTheatre Parigi
in collaborazione con Spoleto56 Festival dei 2Mondi

in lingua francese con sottotitoli in italiano


lo spettacolo Une Odyssée è particolarmente consigliato alle famiglie e ai ragazzi.

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