Cortona Mix Festival,
Cortona, Piazza Signorelli. Giovedì 1 agosto 2013
"MI HA DETTO MIO
CUGGINO CHE UNA VOLTA HA VISTO IN SPIAGGIA UN CANE E INVECE ERA UN TOPO"
(da "MIO CUGGINO", 1996)
"DITEMI PERCHE'/
C'E' UN DIRIGIBILE MARRONE SENZA ELICA E TIMONE/ DENTRO ME" (da "NUBI
DI IERI SUL NOSTRO DOMANI ODIERNO", 1997)
"SCUSI, C'E'
ZORRO?" (dal video di "DISCOMUSIC", 1999)
E' possibile fare
grande musica componendo canzoni dai testi trash, demenziali, nonsenso? La
risposta è sì, a patto che a farlo siano persone dotate di intelligenza, ironia
e, ultima ma non ultima, competenza musicale; di tali requisiti gli ELIO E LE
STORIE TESE ne hanno da vendere, e lo dimostrano ormai da più di trent'anni,
scanditi da 9 album in studio ed un numero incalcolabile di esibizioni live
(con le quali si sono fatti almeno un decennio di utilissima gavetta nei locali
milanesi, prima del debutto su disco del 1988). Ed è proprio dal vivo che gli
"ELII" danno il massimo, proponendo la loro musica in una cornice
cabarettistica che permette loro di sprigionare tutta la capacità creativa e la
carica comica di cui sono dotati, coniugando leggerezza tematica -a volte solo
apparente- ed impeccabile perizia strumentale, testi puerili e funambolismi
musicali da prog-band anni '70; sì, perché dietro la parvenza di una
scombiccherata congrega di mattacchioni, si nasconodono fior di musicisti
temprati da anni di studio -lo stesso Elio è diplomato in flauto traverso al
conservatorio Verdi di Milano- , talmente preparati da potersi permettere il
lusso di giocare con qualunque genere musicale, per la gioia di un pubblico
fedelissimo che non finisce mai di stupirsi.
La tappa cortonese
del "TOUR BIANGO" (credo si tratti della prima volta in assoluto
degli ELII nella nostra città), organizzata dal "CORTONA MIX
FESTIVAL" in collaborazione con "INSANAMENTE CORTONA SOUND
FESTIVAL", non ha tradito le aspettative ed ha confermato, se mai ce ne
fosse ancora bisogno, tutta la dirompente, trascinante energia dal vivo della
band milanese che, a dispetto di un inizio un po' tiepido, è riuscita man mano
a riscaldare l'atmosfera e a coinvolgere il pubblico.
"TROIS, DEUX, UN
...FIIIII!" La spiritosa citazione del modo in cui gli arbitri Gennaro
Olivieri e Guido Pancaldi davano il via ai mitici "GIOCHI SENZA
FRONTIERE" (ve li ricordate?), utilizzata dal gruppo per aprire
l'album-capolavoro "EAT THE PHIKIS" DEL 1996, è forse il modo
migliore per introdurre la scaletta del concerto:
soundcheck sul palco
-alla maniera dei grandi-, occasione per vedere e sentire Elio alle prese con
l'amato flauto traverso, poi via d'infilata verso l'apertura vera e propria con
la hit "SERVI DELLA GLEBA", il cui testo è stato appositamente
aggiornato in onore della freschissima sentenza del processo MEDIASET e del suo
principale imputato ("C' AVEVO L'UVEITE..."), argomento sul quale i
nostri torneranno spesso e volentieri durante la serata; il pubblico aderisce
entusiasta all' "ESERCITO DI FASO" e allora si può proseguire, con
un'alternanza continua tra brani del recente "ALBUM BIANGO" (sennò
che "TOUR BIANGO" è ?!) e successi degli anni d'oro - i '90-; dal
primo vengono subito proposte le due prove sanremesi "DANNATI
FOREVER" e "LA CANZONE MONONOTA" -con annessa e più che legittima
stoccatina al festival ("QUEL CONCORSO CANORO")-, oltre alla
nostalgica "IL RITMO DELLA SALA PROVE", a "COME GLI AREA", dedica alla storica rock-band milanese anni '70, e al "COMPLESSO DEL
PRIMO MAGGIO", pezzo eseguito dal vivo nel corso dell'ultima edizione
dell'omonima manifestazione;
dal passato ritornano
classici intramontabili come l'ode a Peter Pan di "SUPERGIOVANE", la
disco di... "DISCOMUSIC", la salsa caribe "EL PUBE",
l'energica " IL ROCK AND ROLL" e perfino la deliziosa
"T.V.U.M.D.B." -costruita sulla linea melodica di "AFTER THE LOVE
HAS GONE" del gruppo soul EARTH, WIND & FIRE ed introdotta per
l'occasione da un accenno a "CAN'T HIDE LOVE", altro grande pezzo
degli EW&F, tanto per gradire-, con Paola Folli che non fa rimpiangere
Giorgia (presente nella versione originale del brano); per chiudere, gli
interrogativi teologici di "BORN TO BE ABRAMO", dilatata da una
schitarratona rock in coda.
Al ritmato e
prolungato (i signorini, da veri divi, si sono fatti attendere!) coro da stadio
"FORZA PANINO", i nostri eroi sono rientrati concedendo nel
"bis" proprio la tanto invocata "TAPPARELLA", preceduta
dall'afrobeat di "PARCO SEMPIONE".
Saluti finali sulle
note del "NESSUN DORMA" pavarottiano, con l'impagabile Elio impegnato
in una gustosa -ma, credo, affettuosa- imitazione dell'espressione sublime e
commossa che sovente si dipingeva sul volto del grande "Big Luciano"
al momento di raccogliere l'ovazione del pubblico.
Indispensabile, come
al solito, il contributo del "supergiovane" Mangoni, un membro del
gruppo a tutti gli effetti, con la qualifica -come si diceva negli anni '70,
sempre loro- di addetto alle "visioni" (come Pete Sinfield nei King
Crimson!), ovvero agli effetti speciali sul palco, con le sue incursioni da
guastatore e i travestimenti ai limiti dell'umana decenza (vedere per credere!).
Assente (????) Tanica
"il Tastiere", sostituito degnamente da un altro fiancheggiatore doc,
Vittorio "CARMELO" Cosma dalla voce "all'elio".
CON LA MUSICA DI ELIO
E LE STORIE TESE NON SI INVECCHIA MAI !!!
Francesco Vignaroli
Line up:
- Voce, flauto,
chitarra: ELIO
- Chitarre: CESAREO
- Basso: FASO
- Tastiere: JANTOMAN
& VITTORIO COSMA
- Batteria: CHRISTIAN
MEYER
- Canto: PAOLA FOLLI
- ?????: MANGONI
concordo con tutto ma...qualche canzone dell'ultimo album (seppur piacevole) l'avrei sinceramente sostituita con altre del loro repertorio... Cyril
RispondiEliminaDev'esser stato proprio un bello spettacolo, leggendo poi questa recensione piena del pathos che contraddistingue un vero appassionato come Francesco, rimpiango ancor di più il non esserci stato.
RispondiEliminaFabio cantante feretro
Io avrei messo anche un bel "miiiiooo cuggino mi protegge e parla coi rutti .... ciao come va". Bella recensione comunque.
RispondiEliminaby uno de mazzante