Nel
film “Closer” vedremo protagonista Vincenzo Alfieri (vi ricorderete l’intervista
che gli abbiamo fatto qualche tempo fa), che ci racconta di questa nuova
esperienza…
Ciao
Vincenzo, ho saputo che sarai protagonista del film “Closer”. È stata una cosa
inaspettata o in un certo senso ti aspettavi questa parte?
Sogno di interpretare
il ruolo del super eroe fin da quando sono piccolo e adesso grazie ad Angelo
Licata è realtà. Mi ha contattato una sera e scherzando al telefono e mi disse
che sarebbe bellissimo vedere le tue facce comiche miste ai super poteri.
Che
ruolo interpreti di preciso?
Interpreto Luke, un
personaggio stupendo, di base espansivo, con la battuta pronta, sopra le righe
e con la testa tra le nuvole; poi all'improvviso cambia completamente diventando
serio, risoluto e potente... una bella sfida.
Sei
contento dell’altra parte del cast con cui hai lavorato?
La mia compagna è
interpretata da Elena Cucci. Ci siamo trovati davvero bene a lavorare insieme
tant'è che l'ho chiamata per interpretare la mia ragazza in Forse Sono Io, la
mia opera prima come regista. Elena, oltre al talento e alla bellezza, è dotata
di enorme intelligenza, meticolosità e rispetto del lavoro, qualità rarissime.
Fabrizio Fenner interpreta un freddo e distruttivo rettiloide; vederlo lavorare
mi è stato di insegnamento, ha una grande determinazione e voglia di fare bene.
Francesca Gandolfo interpreta un’aliena arrivata sulla terra per cambiare la
mia vita, questo ruolo sembra scritto per lei, è davvero brava e professionale.
Provo grande amore e nostalgia di quei bei momenti passati insieme, ma questo
accade quando hai la fortuna di lavorare con un regista come Angelo Licata,
talentuoso, determinato, preparato… è un ispirazione per tutti; poi c'è uno
sceneggiatore come Roberto Pretti, in grado di creare nuovi mondi molto lontani
dalle classiche sceneggiature italiane.
In
definitiva, cosa provi davanti a questa esperienza?
In generale ricordo
tutta la troupe per il calore, la preparazione e la voglia di fare e di lavorare bene e con amore.
Curata da Stefano Duranti
Poccetti
Grazie a Katya Marletta
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