Roma, Teatro Millelire.
Dall'8 al 13 ottobre 2013
In prima nazionale,
al teatro Millelire di Roma, ha debuttato la scorsa settimana “Il passaggio,
l’eco di un teatro occupato” scritto e diretto da Antonio Diana, in scena con
Mariano Riccio, Mario Piana e Arianna Luzi. Una nuova opera con musiche che
riporta gli avvenimenti di quattro attori, fondatori di una compagnia teatrale
nonché di un teatro storico che rischia la chiusura per fare spazio ad un parco
commerciale, “la legge del commercio sarà sempre pronta a cancellare il lavoro
di chi ha trovato radici e guarda lontano”, recitano in diverse lingue i versi
del poeta Newiller gli attori nelle prime battute dello spettacolo, come un
grido di disperazione che invita l’arte a “trovare altre forme per comunicare,
in un universo dove tutto è comunicazione” .
La storia del teatro
da occupare è soltanto un appiglio che unisce personaggi e tempi storici, un’
excursus che porta alla ribalta le voci di Marandolina, Iago, Marcantonio,
Medea, Don Giovanni tra le semioscurità di quattro bare bianche che allegano la
vita e la morte del teatro e degli attori stessi in un gioco di finzione e
realtà, dove gli attori passano dal racconto di storie intime facendo emergere
temi come la droga e l’omofobia, all’interpretazione di opere teatrali
rievocate dalle loro tournè.
Diversi sono i colpi
di scena, quando gli attori vengono minacciati da presunti malavitosi intenti
ad avere interessi sugli appalti per la costruzione dell’area commerciale in
questione, ci riusciranno solo alla fine quando con violenza e prepotenza, a
colpi di pistola, gli attori occupanti del teatro saranno tutti uccisi, proprio
quando avevano già deciso di uscire perché rassegnati dal silenzio e dal
timore. Sorprendente il finale che proietta il pubblico al rito funebre degli
attori, che compiono il “passaggio” verso una nuova vita, denudati da ogni
elemento terreno, attraversano una luce che li porta sul palcoscenico di
un’altra dimensione.
Come nell’apprezzato
“abbascio ‘a grotta”, il dramma musicale già visto e applaudito al Roma Fringe
Festival 2013, nella drammaturgia di
Diana vediamo, volutamente, poca
narrativa e molti singoli quadri e ciò esalta ancora di più gli stessi con uno
schema di monologo e canzone, che arrivano nell’animo dello spettatore grazie
all’intensa interpretazione e agli armonici completamenti musicali di Lino
Cannavacciuolo e Mariano Bellopede.
I contenuti sono
molti, intenzionalmente troppi credo, in quanto è complesso racchiudere tanti
stili e generi teatrali e le emozioni che si possono costruire in teatro sono
tante, dal dramma alla tragedia, dal
teatro greco alle avanguardie più moderne. Un
plauso maggiore va a questa capacità di aver interpretato, scritto e
detto molto, in un modo fluido e gradevole e mai costretto; è un’opera che
andrebbe seguita più volte forse, per la ricchezza che ne produce e che afferma
le intuizioni registiche e drammaturgiche di Antonio Diana, il quale unisce
abilmente tecnica ed esperienze connaturate con un buon lavoro di azione e
parola sugli interpreti e su se stesso.
Michele CLT
Il passaggio
Scritto e diretto da Antonio
Diana
con Antonio Diana, Mariano
Riccio, Mario Piana, Arianna Luzi
musiche originali Lino
Cannavacciuolo e Mariano Bellopede
assistente alla regia:
Gabriele Mangion
Teatro Millelire
via Ruggero di Lauria 22
Roma
dall'8 al 13 ottobre 2013
ore 21.00 domenica ore 18.00
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