La compagnia teatrale ClaudioRomanelli nasce
dall’amore indiscusso dell’arte e da un’idea ben precisa: quella di diffondere
i Diritti Umani, in uno scenario partenopeo che nelle difficoltà di ogni giorno
cerca di reagire, a volte con la fatalità, a volte con l’arrangiarsi. E Claudio
Picardo in Romanelli, fondatore e presidente della stessa, scrive la vita dei
vicoletti, delle piazze, dei bassi e dei grandi contrasti con i grandi
salotti aristocratici ed intellettuali, che
convivono in una città del Sud come Napoli, dove lui, stesso, vive e sono
fondate le sue radici. Giocando con
delle verità differenti, ma, sempre sofferenti ed apparentemente irriverenti ,
trasmette con i suoi testi pieni di satira, beffe e stravaganza, grandi contenuti significativi , dando una
risposta ai sentimenti che non esistono più. Le sue trame affrontano
problematiche sociali, con un linguaggio semplice, coscienzioso e picchi di
forte comicità, tipico della Commedia tragicomica, però ,con uno stile
innovativo , non a caso, i personaggi inventati sono ispirati ad un genere che
si riferisce al teatro dell’assurdo, che
più delle volte, si fonde con una drammaturgia contemporanea popolare,
un vero e proprio mix di espressioni artistiche e discipline , che , di solito,
hanno il consenso del grande pubblico. Le diverse esperienze fatte ed il
profondo rispetto per lo spettatore , dandogli
il giusto equilibrio tra regia, interpretazione e palcoscenico ,danno
quel Quid che fa la differenza. Infatti,
dopo i successi di “Nonna ce n’è una sola”, commedia scritta e diretta, sempre,
dal regista Romanelli, la Compagnia va in scena, questa volta, al teatro San Ferdinando di
Napoli il 28 e 29 Novembre,
replicando questa divertentissima
commedia.
La domanda nasce spontanea: chi è Romanelli ? Romanelli
anzi Claudio , dice il giovane Regista, è un uomo semplice che fin da bambino ha avuto questo infinito
amore e questa grande passione per l’arte, infatti, lui parlando , ricorda che
già da piccolo si divertiva ad inventare storie, creare scenografie,
cimentandosi in personaggi fantastici,
che arrivato all’adolescenza, questo suo
bisogno creativo ha trovato sfogo
in poesie, scritti e pensieri sparsi
,che man mano hanno preso corpo, in
testi articolati, sentimentali di un vissuto vero di persone normali o
dimenticate, dei tanti che non vengono
ascoltati, di quelli che nascono in condizioni disagiate, di chi non vuole più
essere soffocato dal pregiudizio e dall’ipocrisia che dilaga indisturbata. E ci
spiega: Attento, da sempre, alle vicissitudini dell’essere umano, avendo fatto
tanto volontariato, dice: amo i bimbi, perché teneri, indifesi e gli anziani
per lo stesso motivo e questi ultimi, troppe volte vengono emarginati, perché
scomodi e di peso . Per me: loro, oltre, ad essere fonte inesauribile di
saggezza, rappresentano fogli di enciclopedia di vita .
Domanda di routine: Di quanti elementi è composta la
sua compagnia? Attualmente, risponde
l’autore: di 7 attori di cui cito i nomi, ogni volta che m’intervistano: Paolo
Masera,Veronica Astuni,Milena Cassano,Pasquale Aprile, Marina Billwiller ed il
più piccolo che ha solo 11 anni Antonio dello Iacono che è la nostra mascotte. La
presenza di questo bambino è data dalla mia volontà di concretizzare il diritto
allo svago, uno dei 30 diritti, per i quali, noi siamo portavoce e per far si, che
lui sia da esempio per altri, che vogliano intraprendere questa strada o
semplicemente che vogliano fare un
percorso propedeutico, che serve ad ampliare la visione delle cose ed a fortificare.
Tutti i componenti della compagnia ,sono
professionali, seri e pieni di grinta e collaborano con molto entusiasmo
in queste manifestazioni socioculturali.
Ne sono fiero!
Continuando chiediamo: quali sono i suoi intenti? Il
mio intento primario dopo essere su quelle tavole che sono la mia essenza, dice
ancora l’artista: è di creare un laboratorio per persone meno abbienti, questo
pensiero è, maggiormente, rivolto a ragazzi a rischio, che nella nostra città
non hanno riferimenti e possibilità economiche, di poter cambiare il loro modus
vivendi, ed io mi sento in dovere di essere presente, con questo progetto, visto
che anche io , non avendo avuto grandi possibilità, ho combattuto, mi sono
pagato la scuola di teatro ,lavorando e con grandi sacrifici, infatti, il mio
pane quotidiano, ancora oggi, è fare il visagista ed il truccatore teatrale, cine-televisivo,
un lavoro che fondamentalmente adoro. Ritornando al punto importante,
richiamando la nostra attenzione, continua la sua intervista: mi sono rivolto
alle istituzioni sia ecclesiastiche che amministrative locali, per dar voce alla
precarietà dei tempi moderni, denunciando la mancanza di disponibilità di spazi, palchi e sale dove poter operare, aiutare
il prossimo , dando una speranza che il
futuro può essere diverso, migliore, concreto. Dove l’arte può diventare il
canale informativo, per dare un senso civico nelle situazioni più disarmanti,
ma, i miei sforzi dice ancora Romanelli: non hanno trovato consistenza, la
concessione di teatri è molto limitata, rara e non è gratuita, e vista la
difficoltà economica che sta attraversando il nostro Paese, si dovrebbero a mio
avviso affidare i beni pubblici che sono chiusi ed abbandonati ad associazioni,
fondazioni , cooperative per fare attività ricreative, sviluppare sinergie, ma
non con il pensiero di chi pensa a se stesso, ma, per dare un’opportunità alle
generazioni attuali e quelle che verranno, creando una catena di montaggio di
braccia fatte di solidarietà, alleanza e fratellanza per un’esistenza dignitosa
e laboriosa.
Sappiamo che Lei, in merito a questo, ha un progetto
per lo sviluppo economico del suo quartiere: Si, risponde : Il mio progetto che
già sto realizzando con piccoli e grandi
commercianti, i quali stanno vivendo la crisi, è quello di uno scambio
costruttivo. In effetti, i commercianti diventando benefattori della mia
associazione e con una piccola quota contribuiscono alle attività ed alle iniziative che facciamo, come l’apertura
di questo laboratorio per tutti, ed allo stesso tempo, hanno un loro beneficio
,vengono messi in rilievo, attraverso le
nostre pubblicità (TV, banner, Roll-up, WEB ,brochure) durante i nostri eventi
che sono sempre , abbastanza risonanti ed
ogni socio onorario (cittadino, ente, impresa…) usufruisce di uno sconto
particolare, nei loro esercizi.
Ci parli un po’ della sua creatura “di nonna ce n’è
una sola”: che dire?! risponde… È il grottesco, l’esasperazione del quotidiano,
l’esaltazione del legame ultraterreno .Il nucleo centrale della storia si snoda
attorno alla necessità di una vecchia aristocratica di ritrovare la sua coscienza
ed anche la sua pace… Simbolica è la scena finale, ricca di momenti intensi e
rivelatori… Non vi dirò di più…Veniteci a vedere …il 28 e 29 Novembre al San
Ferdinando di Napoli… VI ASPETTIAMO !!
Per info: compagniaclaudioromanelli@hotmail.it - office 0810286443- mobile 3392168515
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