28 ottobre, 2013

L’INTERVISTA: UN SOLO GRIDO DELLA COMPAGNIA CLAUDIO ROMANELLI “I DIRITTI UMANI ATTRAVERSO L’ARTE”.


La compagnia teatrale ClaudioRomanelli nasce dall’amore indiscusso dell’arte e da un’idea ben precisa: quella di diffondere i Diritti Umani, in uno scenario partenopeo che nelle difficoltà di ogni giorno cerca di reagire, a volte con la fatalità, a volte con l’arrangiarsi. E Claudio Picardo in Romanelli, fondatore e presidente della stessa, scrive la vita dei vicoletti, delle piazze, dei bassi e dei grandi contrasti con i grandi salotti  aristocratici ed intellettuali, che convivono in una città del Sud come Napoli, dove lui, stesso, vive e sono fondate le sue radici. Giocando con delle verità  differenti, ma, sempre  sofferenti ed apparentemente  irriverenti ,  trasmette con i suoi testi pieni di satira, beffe e stravaganza,  grandi contenuti significativi , dando una risposta ai sentimenti che non esistono più. Le sue trame affrontano problematiche sociali, con un linguaggio semplice, coscienzioso e picchi di forte comicità, tipico della Commedia tragicomica, però ,con uno stile innovativo , non a caso, i personaggi inventati sono ispirati ad un genere che si riferisce al teatro dell’assurdo, che  più delle volte, si fonde con una drammaturgia contemporanea popolare, un vero e proprio mix di espressioni artistiche e discipline , che , di solito, hanno il consenso del grande pubblico. Le diverse esperienze fatte ed il profondo rispetto per lo spettatore , dandogli  il giusto equilibrio tra regia, interpretazione e palcoscenico ,danno quel Quid  che fa la differenza. Infatti, dopo i successi di “Nonna ce n’è una sola”, commedia scritta e diretta, sempre, dal regista Romanelli, la Compagnia va in scena,  questa volta, al teatro San Ferdinando di Napoli il  28 e 29 Novembre, replicando  questa divertentissima commedia.
La domanda nasce spontanea: chi è Romanelli ? Romanelli anzi Claudio , dice il giovane Regista, è un uomo semplice  che fin da bambino ha avuto questo infinito amore e questa grande passione per l’arte, infatti, lui parlando , ricorda che già da piccolo si divertiva ad inventare storie, creare scenografie, cimentandosi  in personaggi fantastici, che arrivato  all’adolescenza, questo suo bisogno creativo ha trovato  sfogo in  poesie, scritti e pensieri sparsi ,che man mano hanno preso corpo, in  testi articolati, sentimentali di un vissuto vero di persone normali o dimenticate, dei tanti che  non vengono ascoltati, di quelli che nascono in condizioni disagiate, di chi non vuole più essere soffocato dal pregiudizio e dall’ipocrisia che dilaga indisturbata. E ci spiega: Attento, da sempre, alle vicissitudini dell’essere umano, avendo fatto tanto volontariato, dice: amo i bimbi, perché teneri, indifesi e gli anziani per lo stesso motivo e questi ultimi, troppe volte vengono emarginati, perché scomodi e di peso . Per me: loro, oltre, ad essere fonte inesauribile di saggezza, rappresentano fogli di enciclopedia di vita .
Domanda di routine: Di quanti elementi è composta la sua compagnia?  Attualmente, risponde l’autore: di 7 attori di cui cito i nomi, ogni volta che m’intervistano: Paolo Masera,Veronica Astuni,Milena Cassano,Pasquale Aprile, Marina Billwiller ed il più piccolo che ha solo 11 anni Antonio dello Iacono che è la nostra mascotte. La presenza di questo bambino è data dalla mia volontà di concretizzare il diritto allo svago, uno dei 30 diritti, per i quali, noi siamo portavoce e per far si, che lui sia da esempio per altri, che vogliano intraprendere questa strada o semplicemente che vogliano fare  un percorso propedeutico, che serve ad ampliare la visione delle cose ed a fortificare. Tutti i componenti della compagnia ,sono  professionali, seri e pieni di grinta e collaborano con molto entusiasmo in queste manifestazioni socioculturali.  Ne sono fiero!
Continuando chiediamo: quali sono i suoi intenti? Il mio intento primario dopo essere su quelle tavole che sono la mia essenza, dice ancora l’artista: è di creare un laboratorio per persone meno abbienti, questo pensiero è, maggiormente, rivolto a ragazzi a rischio, che nella nostra città non hanno riferimenti e possibilità economiche, di poter cambiare il loro modus vivendi, ed io mi sento in dovere di essere presente, con questo progetto, visto che anche io , non avendo avuto grandi possibilità, ho combattuto, mi sono pagato la scuola di teatro ,lavorando e con grandi sacrifici, infatti, il mio pane quotidiano, ancora oggi, è fare il visagista  ed il truccatore teatrale, cine-televisivo, un lavoro che fondamentalmente adoro. Ritornando al punto importante, richiamando la nostra attenzione, continua la sua intervista: mi sono rivolto alle istituzioni sia ecclesiastiche che amministrative locali, per dar voce alla precarietà dei tempi moderni, denunciando la mancanza di disponibilità di  spazi, palchi e sale dove poter operare, aiutare il prossimo , dando  una speranza che il futuro può essere diverso, migliore, concreto. Dove l’arte può diventare il canale informativo, per dare un senso civico nelle situazioni più disarmanti, ma, i miei sforzi dice ancora Romanelli: non hanno trovato consistenza, la concessione di teatri è molto limitata, rara e non è gratuita, e vista la difficoltà economica che sta attraversando il nostro Paese, si dovrebbero a mio avviso affidare i beni pubblici che sono chiusi ed abbandonati ad associazioni, fondazioni , cooperative per fare attività ricreative, sviluppare sinergie, ma non con il pensiero di chi pensa a se stesso, ma, per dare un’opportunità alle generazioni attuali e quelle che verranno, creando una catena di montaggio di braccia fatte di solidarietà, alleanza e fratellanza per un’esistenza dignitosa e laboriosa.
Sappiamo che Lei, in merito a questo, ha un progetto per lo sviluppo economico del suo quartiere: Si, risponde : Il mio progetto che già sto realizzando con  piccoli e grandi commercianti, i quali stanno vivendo la crisi, è quello di uno scambio costruttivo. In effetti, i commercianti diventando benefattori della mia associazione e con una piccola quota contribuiscono alle attività ed  alle iniziative che facciamo, come l’apertura di questo laboratorio per tutti, ed allo stesso tempo, hanno un loro beneficio ,vengono messi in rilievo,  attraverso le nostre pubblicità (TV, banner, Roll-up, WEB ,brochure) durante i nostri eventi che sono sempre , abbastanza risonanti ed  ogni socio onorario (cittadino, ente, impresa…) usufruisce di uno sconto particolare, nei loro esercizi.
Ci parli un po’ della sua creatura “di nonna ce n’è una sola”: che dire?! risponde… È il grottesco, l’esasperazione del quotidiano, l’esaltazione del legame ultraterreno .Il nucleo centrale della storia si snoda attorno alla necessità di una vecchia aristocratica di ritrovare la sua coscienza ed anche la sua pace… Simbolica è la scena finale, ricca di momenti intensi e rivelatori… Non vi dirò di più…Veniteci a vedere …il 28 e 29 Novembre al San Ferdinando di Napoli… VI ASPETTIAMO !!


Per info: compagniaclaudioromanelli@hotmail.it - office 0810286443- mobile 3392168515

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