Napoli, Teatro Diana. Giovedì 10 ottobre 2013
Il primo musical
dedicato a Renato Carosone. Di Giuseppe Nappa
“C’era una volta
l’americano di Napoli, c’era una volta un maestro armato di sorriso, c’era una
volta una canzone travestita da commedia all’italiana, o forse era il
contrario”.
Queste sono parole
che descrivono molto bene Renato Carosone, un musicista eccezionale che ha
rivoluzionato a modo suo la musica italiana lasciando tracce anche a livello
internazionale.
“Carosone,
l’americano di Napoli” è un musical, interpretato magistralmente dal noto
artista Sal Da Vinci. Un musical che ha voluto sperimentare qualcosa di
diverso, ha voluto rinnovare completamente una tradizione grandissima che non
racconta della vita di Carosone ma la sua arte, attraverso il suo
“pianofortissimo”. La scusa, se possiamo definirla così, per raccontare è la
scommessa di un giornalista, ossessionato dalla vita di Carosone, che vuole
scoprire a tutti i costi il motivo dell’uscita di scena del maestro, per
convincere la Rai a girare una fiction su di lui. I dirigenti della tv quindi
gli chiedono di aggiungerci un po’ di sesso, gossip e scandali. Così inizia
questo vortice di ricordi, attraverso un dialogo tra il giornalista, Carosone e
il suo trio (Di Giacomo e Van Wood), i quali dimostreranno l’attualità delle
sue canzoni, ancora oggi ballate in discoteca, come “Tu vuò fà l’americano”, ma
anche cantate negli stadi o nei teatri. Davvero tanta ottima musica e un Sal Da
Vinci che ha saputo perfettamente vestire i panni di Renato, ma in una versione
tutta sua. Nello spettacolo trovano anche spazio video contributi di Fiorello,
Pino Daniele, John Turturrom, Carlo Verdone, Manu Chao, Renzo Arbore, Vincio
Campossela. Usati appunto per dirci che tutti noi possiamo definirci dei
carosoniani. Davvero giovane il cast che affianca il protagonista, il leader
dei Posteggiatori tristi Pietro Botte nei panni di Van Wood, lo scatenato
Giovanni Imparato nei panni di Gegè Di Giacomo, Forlenzo Massarone in quelli di
Fred Buscaglione, Lello Radice in quelli del giornalista e Claudia Letizia in
quelli di Maruzella. Il tutto impreziosito da un corpo di ballo composto da
sarracini e maruzzelle, davvero molto bravi. Anche i costumi riescono a
ricostruire perfettamente un’era lontana, quella degli anni ‘50. Il testo è di
Federico Vacalebre, biografo ufficiale del cantapianista napoletano, la regia
invece è di Fabrizio Bancale con gli arrangiamenti di Lorenzo Hengeller e le
coreografie di Ferdinando Arenella.
Uno spettacolo
costruito sull’interazione tra presente e passato, ma davvero molto
emozionante, musicisti dal vivo e remix messi a punto da un dj sempre presente
in scena. Un musical tutto da vedere, che ci fa cantare e ballare insieme a
loro, perché in fondo è vero che tutti noi siamo un po’ “carosoniani”.
Giuseppe Nappa
Con Pietro
Botte (Peter Van Wood), Giovanni Imparato (Gege’ Di Giacomo), Claudia Letizia
(Maruzzella), Forlenzo Massarone (Fred Buscaglione), Lello Radice (Tony il
giornalista). con il Trio Carosone suonano : Rocco Di Maiolo (sax e clarino),
Gaetano Diodato (contrabbasso), Annibale Guarino (sax), Pino Tafuto (piano),
Roberta Monticelli ( Dj dischi ); il corpo di ballo delle Maruzelle e dei
Sarracini è composto da Danilo Aiello, Sandra Antricetti, Livia Borgonuovo,
Marco Ciullo, Tatta Giampaolino, Sara Sagnelli, Aniello Schiano di Cola,
Gianluca Giovanni Schiano
Arrangiamenti
musicali Lorenzo Hengeller remix Gransta msv
coreografie
Ferdinando Arenella scenografia Massimiliano Pinto
Regia
di Fabrizio Bancale
Arrangiamenti
di Lorenzo Hengeller
Immenso Carosone! Ben vengano spettacoli come questo che ne onorano la memoria!!
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