Ancora
molti visitatori per l’ultimo giorno della mostra, prorogata fino a domenica 30
settembre ed esposta nelle moderne sale parigine di Paris Expo, a Porte de
Versailles.
Entriamo e ci danno
subito la copia del boarding pass della “White
Star Line”, la storica Compagnia navale costruttrice anche dello stesso
Titanic. Proprio all’inizio del percorso, accompagnati da un sottofondo di musiche che sarebbero state suonate sulla nave, troviamo un bellissimo modello
della storica imbarcazione e vediamo anche la riproduzione della sua prua, dove i turisti, se vogliono, possono farsi fotografare a mo’
di Jack e Rose nel famoso film.
Le stanze sono molte
e, a parte gli oggetti, assistiamo a delle vere e proprie imitazioni delle
parti interne della nave, tanto è vero che possiamo camminare per un corridoio
delle stanze di prima classe (un vero e proprio albergo a cinque stelle), come
del resto abbiamo la possibilità di ammirare gl’interni delle camere – ci
vengono mostrate, mettendole a confronto, quelle della prima classe,
elegantissime, con tutte le comodità immaginabili, e quelle della terza classe,
delle camerate da ostello composte da semplici letti a castello.
Per il resto, su una
parete c’è una stupenda riproduzione della famosa scalinata della prima classe
e, lì accanto, notiamo un importante ritrovamento di questa stanza: la base
dove stava l’angelo con la lampada in fondo alle scale.
Gli oggetti sono
veramente molti: indumenti, gioielli, monete e banconote, ingranaggi della
nave, persino un pezzo di carbone rimasto intatto. Forse i ritrovamenti che più
colpiscono sono le bellissime ceramiche della White Star Line, molte delle quali rimaste totalmente intatte. Tramite
questo iter ripercorriamo anche la storia del transatlantico, attraverso video,
ricostruzioni 3D del disastro, oggetti accreditati a passeggeri della nave. All’interno
ci muoviamo ancora per i rifacimenti delle aree del Titanic e ci muoviamo così
all’interno dell’elegantissima “Verandah Caffè”, per giungere poi nei meandri
più reconditi dell’imbarcazione, là dove si muovevano i motori, le caldaie e i carboni
ardenti, là dove è stato installato addirittura un iceberg tenuto ghiacciato a
temperatura. L’esposizione si conclude, così com’era cominciata da un modello
della nave, con un modello della nave affondata, appoggiata nelle profondità
dell’Oceano Atlantico.
Una mostra molto
interessante e ben organizzata “Titanic l’exposition. De vrais objets, de vraies histoires”, una mostra che ha richiamato, a ragione, un numero
altissimo di visitatori.
Stefano Duranti
Poccetti
bellissimo! ci sarei venuto stra-volentieri! Alessandro
RispondiElimina