13 ottobre, 2013

"Très" – Inganni, risate e colpi di scena di una “famiglia” anomala. Di Paolo Leone


Roma, Sala Umberto. Dall’8 ottobre 2013

Ma è proprio vero che con i soldi si può ottenere tutto? Anche soddisfare trentennali frustrazioni? La risposta non è chiara nel finale della divertente commedia nata dalla penna di Juan Carlos Rubio, che dai primi anni novanta sta avendo successo in Spagna e in America Latina. Très è stata “concepita” (mai termine è stato più giusto) nel 1995 e approda nel Teatro Sala Umberto di Roma per la regia, ottima, di Chiara Noschese. Marisa (Anna Galiena) è una famosa conduttrice televisiva, ma in realtà mai giunta al successo desiderato; Angela (Amanda Sandrelli), vedova e in grandi difficoltà economiche; Carlotta (Marina Massironi), divorziata da un marito traditore e sola col suo gatto. Decidono, follemente, di creare una strana famiglia, rimanendo incinte contemporaneamente e dello stesso uomo, tratteggiandone a tavolino il profilo ideale. La scelta cade sull’ignaro (?) Alberto (Sergio Muniz). Dal momento dell’incontro con il bellissimo ragazzo, “il prescelto” la vicenda prenderà una piega inaspettata e sorprendente, fino al finale con un doppio colpo di scena, che naturalmente non sveliamo. Una commedia divertente, con contenuti forti ma sempre trattati con molta leggerezza. Una storia che si sviluppa, partendo dall’interrogativo iniziale, passando dalla goliardia, all’ipocrisia, alle invidie, alle menzogne che le tre donne condividono e che, quando decidono di mettere in pratica il loro piano, rimangono vittime loro stesse di un grande inganno. Ecco, l’apologia dell’inganno questa commedia, comica, grazie anche alle interpretazioni  delle tre protagoniste e in particolare, non ce ne vogliano le altre, di una Marina Massironi strepitosa, che ricordiamo su questo stesso palcoscenico un paio di stagioni fa con il bellissimo “La donna che sbatteva nelle porte” di Doyle. Drammatica in quell’occasione, quanto esilarante in questa. Très risulta essere una macchina comica ben funzionante,  con personaggi un po’ “tirati al massimo” e con un  Sergio Muniz simpatico che si impegna per essere al livello delle tre compagne. Se tutto ha un prezzo, come sembra suggerire il testo di Rubio, se ogni situazione va sfruttata per convenienza, quella che poteva essere una commedia “scomoda”, politicamente scorretta, diventa un’occasione per ridere dall’inizio alla fine. Un’occasione persa? La regista, Chiara Noschese, in un’intervista ha dichiarato che non c’è la volontà di lanciare messaggi particolari, ma l’intenzione di far “staccare la spina” al pubblico e divertire. E il pubblico, numerosissimo, si diverte e quindi l’obiettivo è stato raggiunto.  Del resto, “très” è il numero perfetto.

Paolo Leone


Très – di Juan Carlos Rubio dall’8 ottobre al Teatro Sala Umberto di Roma
Con:Anna Galiena
Marina Massironi
Amanda Sandrelli
Sergio Muniz
Regia di Chiara Noschese

Produzione Tiesseteatro srl

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