Roma, Sala Umberto. Dall’8
ottobre 2013
Ma è proprio vero che
con i soldi si può ottenere tutto? Anche soddisfare trentennali frustrazioni?
La risposta non è chiara nel finale della divertente commedia nata dalla penna
di Juan Carlos Rubio, che dai primi anni novanta sta avendo successo in Spagna
e in America Latina. Très è stata “concepita” (mai termine è stato più giusto)
nel 1995 e approda nel Teatro Sala Umberto di Roma per la regia, ottima, di
Chiara Noschese. Marisa (Anna Galiena) è una famosa conduttrice televisiva, ma
in realtà mai giunta al successo desiderato; Angela (Amanda Sandrelli), vedova
e in grandi difficoltà economiche; Carlotta (Marina Massironi), divorziata da
un marito traditore e sola col suo gatto. Decidono, follemente, di creare una
strana famiglia, rimanendo incinte contemporaneamente e dello stesso uomo,
tratteggiandone a tavolino il profilo ideale. La scelta cade sull’ignaro (?)
Alberto (Sergio Muniz). Dal momento dell’incontro con il bellissimo ragazzo,
“il prescelto” la vicenda prenderà una piega inaspettata e sorprendente, fino
al finale con un doppio colpo di scena, che naturalmente non sveliamo. Una
commedia divertente, con contenuti forti ma sempre trattati con molta
leggerezza. Una storia che si sviluppa, partendo dall’interrogativo iniziale,
passando dalla goliardia, all’ipocrisia, alle invidie, alle menzogne che le tre
donne condividono e che, quando decidono di mettere in pratica il loro piano,
rimangono vittime loro stesse di un grande inganno. Ecco, l’apologia
dell’inganno questa commedia, comica, grazie anche alle interpretazioni delle tre protagoniste e in particolare, non
ce ne vogliano le altre, di una Marina Massironi strepitosa, che ricordiamo su
questo stesso palcoscenico un paio di stagioni fa con il bellissimo “La donna
che sbatteva nelle porte” di Doyle. Drammatica in quell’occasione, quanto
esilarante in questa. Très risulta essere una macchina comica ben
funzionante, con personaggi un po’
“tirati al massimo” e con un Sergio
Muniz simpatico che si impegna per essere al livello delle tre compagne. Se tutto
ha un prezzo, come sembra suggerire il testo di Rubio, se ogni situazione va
sfruttata per convenienza, quella che poteva essere una commedia “scomoda”,
politicamente scorretta, diventa un’occasione per ridere dall’inizio alla fine.
Un’occasione persa? La regista, Chiara Noschese, in un’intervista ha dichiarato
che non c’è la volontà di lanciare messaggi particolari, ma l’intenzione di far
“staccare la spina” al pubblico e divertire. E il pubblico, numerosissimo, si
diverte e quindi l’obiettivo è stato raggiunto.
Del resto, “très” è il numero perfetto.
Paolo Leone
Très – di Juan Carlos Rubio
dall’8 ottobre al Teatro Sala Umberto di Roma
Con:Anna Galiena
Marina Massironi
Amanda Sandrelli
Sergio Muniz
Regia di Chiara Noschese
Produzione Tiesseteatro srl
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