"Her"
l'ultima straordinaria pellicola Spike Jonze incanta, emoziona, travolge,
commuove. Se potessimo partecipare alla votazione della giuria del Festival
Internazionale del Film di Roma il nostro sarebbe un 10 pieno, perché la
visione del regista, sceneggiatore, attore e produttore statunitense al suo
quarto film (Essere John Malkovich 1999; Il ladro di orchidee 2002; Nel paese
delle creature selvagge 2009) è d'avanguardia.
Ambientato a Los
Angeles in un futuro non molto lontano, HER segue le vicende di Theodore
(Joaquin Phoenix), un uomo profondo e complesso che si guadagna da vivere
scrivendo lettere molto personali e toccanti per conto di altre persone.
Distrutto dalla fine di una lunga relazione, inizia a intrigarsi per un nuovo
sistema operativo avanzato che promette di essere a tutti gli effetti un'entità
unica e intuitiva. Appena lo avvia, con suo grande divertimento fa la
conoscenza di "Samantha", una brillante voce femminile (Scarlett
Johansson – nella versione originale) che dimostra di essere perspicace,
sensibile e sorprendentemente spiritosa. Man mano che le esigenze e i desideri
di lei crescono, in tandem con quelli di lui, la loro amicizia matura fino a
diventare un vero e proprio amore corrisposto.
HER è frutto della
singolare prospettiva del cineasta candidato al premio Oscar Spike Jonze: una
storia d'amore originale che esplora la natura in divenire, e i rischi,
dell'intimità nel mondo moderno. Un' apparente commedia romantica che cela
l'acuta analisi di un documentario sul futuro prossimo della nostra società.
Malinconia, attesa, esaltazione, paura, tenerezza, il magnifico mattatore
Joaquin Phoenix traduce la complessità dei sentimenti in un'interpretazione
superlativa.
Katya Marletta
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