15 novembre, 2013

“Jerk”. La straordinaria ambiguità di Jonathan Capdevielle. Di Stefano Duranti Poccetti


Parigi, Théâtre de la Bastille. Visto martedì 12 novembre. Fino al 23 novembre 2013

Un uomo seduto al centro del palcoscenico che ci racconta una storia allo stesso tempo tragica, spaventosa e comica: si tratta della storia di David Brook (Jonathan Capdevielle), complice, insieme all’altro adolescente Wayne Henley, del serial killer Dean Corll,  che negli anni settanta avrebbe torturato e ucciso una serie di ragazzi, seviziandoli anche dal punto di vista sessuale. “Jerk”: questo il titolo inglese dello spettacolo - traducibile in italiano con diversi termini, tra cui “Idiota”, “Strattone”, “Strappo”. In questa pièce David Brooks avrebbe appreso l’Arte della marionetta proprio in carcere, dopo avere scontato la sua pena, e ci racconta questa terribile storia proprio attraverso quest’Arte – ce la racconta, ma lo spettatore può anche leggerla, visto che in sala viene consegnato un libretto con il testo letterario e che l’attore lascia al pubblico il tempo di leggere per comprendere la trama.
Il marionettista/attore ha un ruolo ambiguo: sia quello di protagonista e narratore della scena sia quello di marionettista, sciamano, evocatore di un mondo artistico e immaginario con cui lui stesso interagisce, anche fisicamente (rapportandosi insomma a se stesso, sdoppiando se stesso).  La storia è terribile, ma lui e le sue mostruose e “animalesche” marionette, che rappresentano il resto dei personaggi, ce la raccontano in modo anche comico, suscitando le risa del pubblico. Non mancano comunque i momenti tragici e violenti – una violenza che nasce principalmente dall’ossessiva ripetitività gestuale di alcune azioni che portano nello spettatore una certa suspense.
La seconda parte è contrassegnata totalmente dalla bravura attoriale di Jonathan Capdevielle, che rinunciando all’Arte marionettista ci regala uno straordinario monologo attoriale, dimostrando inoltre le sue capacità da ventriloquo. Infatti in quest’ultima parte della pièce troviamo il protagonista distrutto dalla vita e dai crimini da lui commessi; lo troviamo immerso nei suoi pensieri e nei suoi tormenti, quei tormenti che ascoltiamo parlare proprio attraverso e grazie alla speciale abilità di cui abbiamo parlato, tramite la quale vengono riprodotte le voci degli altri personaggi, divenute oramai solo voci provenienti da terrificanti ricordi.

Uno spettacolo d’Attore. “Attore” nel senso di protagonista assoluto dello spettacolo sia come maestro marionettista sia come attore in carne ed ossa. Spettacolo violento, tragico, comico allo stesso tempo, “Jerk” mette in risalto le eccezionali capacità di Jonathan Capdevielle, cercando di spaventare e d’intimidire gli spettatori… forse però non ci riesce fino in fondo.

Stefano Duranti Poccetti


Sempre a proposito di Marionette, va divulgata una notizia che viene sempre dalla capitale francese: la riapertura del Théâtre Mouffetard - 73 rue Mouffetard, quinto arrondissement di Parigi -, dopo la sua chiusura nel corso del 2012, che ha aperto la sua nuova stagione lunedì 4 novembre con lo spettacolo “Hôtel de Rive” di Frank Soehnle.



Jerk
Dennis Cooper
Gisèle Vienne
Jonathan Capdevielle

Conception et mise en scène Gisèle Vienne. D'après une nouvelle de Dennis Cooper. Dramaturgie Dennis Cooper. Musique originale Peter Rehberg, El Mundo Frio de Corrupted. Lumière Patrick Riou. Créé en collaboration avec et interprété par Jonathan Capdevielle. Voix enregistrées Catherine Robbe-Grillet, Serge Ramon. Stylisme Stephen O’Malley, Jean-Luc Verna. Marionnettes Gisèle Vienne, Dorothéa Vienne Pollak. Maquillage Jean-Luc Verna, Rebecca Flores. Confection des costumes Dorothéa Vienne Pollak, Marino Marchand, Babeth Martin. Formation à la ventriloquie Michel Dejeneffe. Traduction du texte de l’américain au français Emmelene Landon. Dessins Jean-Luc Verna, Courtesy Air de Paris.

Production déléguée DACM. Avec la collaboration du Quartz – Scène nationale de Brest (Gisèle Vienne artiste associée de 2007 à 2011). Coproduction Le Quartz – Scène nationale de Brest, Centre Chorégraphique National de Franche-Comté à Belfort dans le cadre de l’accueil-studio, Centro Parraga–Murcia. Avec le soutien du Conseil général de l’Isère, de la Ville de Grenoble et de la Ménagerie de Verre dans le cadre des Studiolab. Réalisation Théâtre de la Bastille. La compagnie DACM reçoit l’aide de la DRAC Rhône-Alpes/Ministère de la culture et de la communication au titre de l’aide à la compagnie conventionnée, de la Région Rhône-Alpes au titre de l’aide aux équipes artistiques et de l’Institut français pour ses tournées à l’étranger.

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