Oggi per la prima
volta in occasione dei suoi 20 anni di carriera, voglio dedicare un articolo
alla nostra cantautrice che ci rappresenta in tutto il mondo, Laura Pausini che
iniziò la sua carriera ufficiale nel 1993 dal Festival di Saremo dove la cantante
(nata a Faenza e cresciuta a Solarolo in provincia di Ravenna) in quell’anno
trionfò con il brano “La solitudine”. Un’artista che ho iniziato ad amare fin
dalla prima serata del Festival in cui la vidi cantare per la prima volta,
divenendo così uno dei suoi grandi fan; all’epoca ero un bambino di quasi 10
anni, ne sono passati di anni e non c’è stato mai un momento che non ho smesso
di seguirla. Una grande per me e la paragonavo a due grandi cantanti, ossia a
Mina e a Marcella Bella; non so il perché, ma vedevo in Laura l’erede di queste
due grandi artiste, mentre mi auguravo per lei tutto il grande successo che nel
corso del tempo ha raggiunto. Sono passati ben 20 anni dal suo esordio, sono
molti ma sono passati in fretta; ma è bello essermi visto cresce insieme alla
carriera di Laura Pausini. Una cantante che nel bene e nel male conosciamo
tutti; per tale ragione qui ricordo solo alcuni passaggi della sua carriera
iniziata ancora prima del 1993, infatti come sappiamo Laura iniziò a cantare
insieme al padre Fabrizio nei pianobar all’età di 8 anni e dopo altre avventure
nel 1991 partecipa al Festival di Castrocaro, supera con successo le selezioni,
ma senza accedere alla finale; poi nel 1992 vince il concorso televisivo
“Saremo Famosi”, da qui iniziò la favola ufficiale di Laura Pausini, che
continuò con la seconda partecipazione a “Saremo Famosi” nella categoria
campioni nel 1994 aggiudicandosi il terzo posto con “Strani amori”; nell’estate
partecipa anche al Festivalbar e poi a novembre pubblica “Laura Pausini”, il
suo primo disco in lingua spagnola, contenente un’antologia dei primi due
dischi pubblicati in italiano. Nel 1995 fa il suo esordio anche nel mercato
inglese, raggiungendo il successo anche in America Latina e in Spagna. Nel 1996
pubblica “Le cose che vivi” in cui la Pausini si presenta in veste di autrice
per la prima volta.
Il 22 febbraio 1997 partecipa in Cile al Festival di Viña
del Mar, in qualità d’ospite d'onore. A marzo parte dalla Svizzera il suo primo
tour mondiale, il World Wide Tour 1997. Dopo aver toccato diverse città
italiane ed europee, il tour raggiunge anche l'America Latina. In estate
partecipa al Festivalbar con il brano “Seamisai” ricevendo il Premio Europa
nella categoria Artista italiana che ha venduto più nel mondo. Il resto della
carriera di Laura lo conosciamo bene, ma è doveroso ricordare tra i tanti
successi L'8 febbraio 2006 allo Staples Center di Los Angeles, dove è stata la
prima donna italiana a ricevere un Grammy Award nella categoria Miglior album
Pop latino dell'anno, con Escucha. Prima di lei, l'ultimo artista italiano ad
aver conquistato un Grammy Award era stato Domenico Modugno che nel 1958 vinse
con Nel blu dipinto di blu. Nel corso di questi anni Laura incontra e collabora
con molti artisti della musica come Phil Collins; ha cantato inoltre insieme a
Madonna, a James Blunt e da pochi mesi gira per le radio la canzone “Limpido”
(che anticipa il suo ritorno dopo la maternità) con la bellissima Kylie
Minogue. Insomma vent’anni riassunti in breve, ma di grande successo, di
orgoglio e soddisfazione.
Vent’anni di un’artista che plausibilmente percorre
la sua strada con grande passione e amore, come credo ci comunica nel suo
ultimo estratto intitolato “Se non te”, in cui la Pausini ci racconta la vita
dei suoi genitori uniti da molti anni di matrimonio e amore; e non solo, Laura
di ci parla di amore riferito alla sua piccola, a cui ha dedicato la canzone.
Una canzone che esalta un messaggio chiaro, cioè l’amore, che accompagna la
vita di ogni singolo uomo; come dire che l’amore è il pillastro della vita
giusta, del successo e del benessere; La Pausini ci vuole comunicare di amare,
probabilmente prendendo in considerazione la storia dei suoi genitori, che
continuano ad amarsi, come quasi in questi tempi nessuno fa, infatti ogni
giorno viviamo di continui divisioni e divorzi, senza pensare o quasi mai ai
bambini che hanno bisogno di entrambi i genitori. Ebbene, credo che vi è da
parte della Pausini il desiderio di comunicare che l’unione della coppia per i
bambini è molto importante; la sua vita plausibilmente ha dipeso molto
dall’amore dei suoi genitori; in effetti nel video di “Se non Te” si percorre
la vita di sua madre e suo padre, un po’ d’infanzia dell’artista, con
l’esaltazione dell’amore, come se si volesse sostenere che per essere felici
bisogna amare e dove c’è l’amore arriva il successo, si realizzano i sogni, ma
solo se li ami con molta profondità. Oltre questo la Pausini ci afferma che il
tempo è poco e quindi dobbiamo viverlo, facendo di esso un attimo di eternità.
Il testo afferma “Nella corsia delle emozioni, Io ti accompagno e tu mi sostieni, Ci
proviamo insieme?Il tempo è una conquista Che ti costa quello che ti da, Non è
una sconfitta, È da sempre un’opportunità…”. Nel percorso delle
emozioni bisogna accompagnarsi e sostenersi l’un con l’altro, ecco un punto in
cui la canzone esalta l’importanza dell’amore; non importa quello che il mondo
ci dà, non c’è mai una sconfitta, il tempo è un’opportunità che dobbiamo vivere
direi. In ogni momento della positivo o negativo della vita siamo sempre i
vincitori, l’importante è avere accanto la persona che ami più di ogni altra
cosa - in questo caso si riferisce alla figlia. In poche parole questo è il
significato del testo della nuova canzone di Laura Pausini “Se non Te”; un
testo pieno di ottimismo, che racconta quello che c’è di più bello in questa
meraviglia; una canzone di cui oggi, per i tempi che percorriamo, ci voleva
veramente. Grazie Laura e complimenti per questo testo, di cui non ho resistito
a dare la mia interpretazione. Con questo colgo l’occasione di soddisfare un
mio profondo desiderio, ovvero poterti fare tanti auguri per i tuoi 20 anni di carriera. Grazie per tutte le
belle emozioni che ci regali e continuerai a donarci, nella speranza che un
giorno riuscirò a conoscerti e magari potrò anche scrivere un testo per
te.
Giuseppe
Sanfilippo
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