Napoli, Nuovo Teatro Sanità.
Sabato 2 novembre 2013
"L’Innocenza di
Giulio- Andreotti non è stato assolto", è un progetto per la scena scritto e
interpretato da Giulio Cavalli, attore e regista che da diversi anni vive sotto
scorta per aver fatto del proprio lavoro di autore teatrale anche un momento
decisivo per la circostanziata e puntuale denuncia della gravissima collusione
tra la criminalità organizzata e la politica.
Anche L’innocenza di
Giulio, come i precedenti Do ut Des e RadioMafiopoli, persegue con grande cura
e dovizia di particolari i medesimi obiettivi civili, infatti, grazie alla
preziosa collaborazione con il giudice Giancarlo Caselli e l’autore Carlo
Lucarelli, Giulio Cavalli ricostruisce sulla scena, con la verve affabulatoria
che lo contraddistingue da sempre, uno spaccato atrocemente raccapricciante
della nostra più recente storia politica, cioè il processo al senatore Giulio
Andreotti e gli evidenti rapporti con la mafia emersi durante le fasi del
processo, processo che lo ha riconosciuto definitivamente colpevole, anche in
Cassazione.
Dunque, come motivo
principale dell’articolato excursus narrativo, incontriamo la figura
emblematica di Giulio “Belzebù” Andreotti e il suo ruolo più che sinistro di
vera e propria testa di ponte di Cosa Nostra all’interno della politica
Italiana ed i suoi verificabilissimi legami con i grandi esponenti della mafia
dagli anni ’60 agli anni ‘80, dai fratelli Salvo ai Bontade, legami
consolidatisi proprio negli anni in cui la corrente di Andreotti è diventata la
più potente delle correnti democristiane e lo stesso Andreotti ha ricoperto le
più importanti cariche della nostra Repubblica, da quella di Presidente del
Consiglio a quella di Ministro della Difesa.
Al centro della scena
un inginocchiatoio ligneo da cui Giulio (Cavalli) Andreotti, rievocando
l’esibito ardore cattolico del senatore luciferino, restituisce al pubblico
tutto il peso della menzogna e dell’ipocrisia su cui si è costruita e si è
retta la carriera del leader democristiano in virtù dell’esecrabile complicità
con ambienti vaticani corrotti e spietati.
Ad accompagnare una
drammaturgia fedelmente e puntualmente incardinata sulle deposizioni e sugli
atti giudiziari, una serie di video e di diapositive che consentono allo
spettatore di seguire in maniera più viva il racconto di Cavalli, favorendo il
recupero di tessere fondamentali di una storia e di un immaginario
dolorosamente e, spesso, inconsapevolmente condiviso.
Andrea Axel Nobile
L’INNOCENZA DI GIULIO
Andreotti non è stato assolto
di e con Giulio Cavalli
Regia di Renato Sarti
Musiche originali di Stefano “Cisco”
Bellotti
mi piacerebbe tanto vedere questo spettacolo!
RispondiEliminafinalmente una critica scritta bene
RispondiEliminaSono un attento lettore del corriere dello spettacolo, posso dire che ci sono un po’ di cose che non vanno grafica che balla non vi è una divisione in sezione, pero tutto sommato è un'ottima rivista on line. Mi piacciono molto le recensioni Francesca Saveria Cimmino e le recensioni di Mario Di calo e dello Stefano Duranti. Mi piace anche l'introduzione delle interviste a giovani artisti , un'importante vetrina e onore. Questa recensione del discusso spettacolo di Giulio Cavalli è perfetta racchiude tutto quello che uno deve sapere di uno spettacolo, si vede passione cultura e gran talento dell'autore. Continuate così siete bravi ma cercate di togliere gli articoli un po’ trash e dozzinali. Bravi su tutto Un caro saluto un vostro fedele lettore a presto Filippo D'Angelo.
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