Roma, Teatro de’ Servi. Dal
5 al 24 novembre 2013
Il cimitero monumentale del Verano a Roma è
il luogo dove sembra nascere una strana e platonica storia d’amore tra
Riccardo, simpatico e stralunato personaggio che ogni giorno si reca, durante
la pausa pranzo, ad assistere ai funerali lì celebrati ed un’algida, misteriosa
ed inquietante vedova che quotidianamente porta piante e fiori presso i loculi
dei suoi mariti defunti. Lui, ossessionato da mille paure, scopre che solo
recandosi al cimitero riesce a dormire la notte; lei sembra nascondere un
terribile segreto.
La vena comica di Sergio Viglianese,
l’interprete del personaggio maschile, alle prese con i turbamenti sentimentali
verso una donna (Gloria Vigorita) che verosimilmente può sembrare quella che a
Roma viene definita “la commare secca”, la morte “in persona”.
Le premesse c’erano tutte per uno spettacolo
di humor nero che colpisse con forza l’immaginazione degli spettatori, ma la
commedia non decolla durante il suo svolgimento e i buoni propositi rimangono
con le ali tarpate. Nonostante una suggestiva regia (a cura di Pascal La Delfa ) ed una entrèe di
grande effetto scenico, il ritmo non si discosta quasi mai da un tono monocorde,
non riesce a sorprendere la fantasia e le storie parallele portate in scena
sempre dai due autori/attori appaiono come slegate tra loro, non rendono certo
omaggio all’armonia della pièce. Peccato, perché i primi quindici minuti
sembravano promettere molto di più, con la naturale simpatia di Viglianese –
Riccardo e il fascino noir della “vedova” – Vigorita.
Paolo Leone
Morti
dal ridere – di Sergio Viglianese e Gloria Vigorita in collaborazione con
Alessandro Mancini
Con:
Sergio Viglianese e Gloria Vigorita
Regia:
Pascal La Delfa
Ok!ma perchè ci si ostina a mandare in scena sempre la stessa minestra, il teatro oggi deve avere un respiro diversso.
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