Roma,
Teatro Ghione. 11 novembre 2013
“Teatro dell’eccesso”. Mai definizione
fu più felicemente coniata (dal critico Di Giammarco) per sintetizzare
l’arditezza, la ricchezza che giunge appunto all’eccesso di vocaboli e
contenuti, della prosa di Giuseppe Manfridi, drammaturgo eccelso. Recitare un
monologo di tale complessità, senza cadute di ritmo e in maniera tale da tenere
in pugno un teatro prestigioso come il Ghione di Roma, è compito di grandi
interpreti, di attori che “prendono in prestito” l’anima dello spettatore e la
restituiscono immacolata al termine dello spettacolo.
La scelta di affidare “Roma Liverpool 1 –1”
alle capacità affabulatrici di Paolo Triestino, si rivela illuminata e foriera
di successo. Anzi, di trionfo. Portato in scena in prima nazionale la scorsa
estate durante la diciottesima edizione di “Fontanone estate”, il testo di
Manfridi non è una semplice rievocazione di quella che fu la giornata più
esaltante e triste di una tifoseria, la sconfitta (ai rigori) nella finale di
Coppa dei Campioni che la Roma
subì il 30 maggio 1984. E’ l’epopea di
un’epoca, è poesia, è teatro vero, è immergersi nell’evento da un punto di
vista impregnato di cultura classica, di citazioni e di atmosfere che vanno da
Shakespeare alla tragedia greca. E’ amore per una città che forse non c’è più,
è amore per una ragazza che svanisce all’ultimo istante proprio come la Coppa , è il ricordo
commovente e dettagliato di capitan Agostino Di Bartolomei, suicida a dieci
anni di distanza da quella notte del 1984 e di altri, umanissimi protagonisti.
La scelta di affidare “Roma Liverpool 1 –

Paolo Leone
Teatro
Ghione (data unica: 11 novembre)
Roma
Liverpool 1 – 1 di Giuseppe Manfridi
Diretto
e interpretato da: Paolo Triestino
Aiuto
regia: Ariele Vincenti – Assistente alla regia: Francesco Stella
Luci
e video: Gabriele Boccacci
Distribuzione:
Razmataz / produzione: Neraonda.
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