30 dicembre, 2013

Grande successo alla Feltrinelli Point per Tina Piccolo. Di Giuseppe Nappa


Una grande manifestazione si è tenuta il giorno 21 dicembre 2013 a partire dalle ore 18:00 a Pomigliano D'Arco presso la Feltrinelli Point, per la presentazione dei due libri della nota poetessa Tina Piccolo, dal titolo "Il Diario di Alma, con le Ali della mia poesia" scritto con l'Avv. e scrittore Antonio Masullo e "Una vita in poesia". Tantissimi personaggi dello spettacolo, della stampa, della politica hanno omaggiato la nostra poetessa che ha dedicato la sua vita per l'amore dell'arte. Nominata da associazioni, enti, accademie, comuni e quant'altro “Ambasciatrice della poesia italiana nel mondo”. Insomma, davvero una grande serata, a cui hanno patecipato anche il sindaco di Pomigliano D'Arco Dott. Lello Russo e l'assessore Dott. Raffaele Esposito, il sindaco di Saviano Dott. Carmine Sommese, la Dott.ssa Francesca Beneduce, Presidente Pari Opportunità della Regione Campania. L'evento è stato condotto da Giuseppe Nappa.

28 dicembre, 2013

Grande presentazione di “Estasi di Mirko Pastore”. Di Giuseppe Nappa


Il 16 dicembre 2013 alle ore 21 e 30 all’antica Tripperia O’ Russ, in via Pier delle Vigne Napoli, si è tenuta la presentazione dell’album di Mirko Pastore. Il lavoro discografico di Mirko contiene 11 brani prodotto e distribuito dalla Zeus Record. Alcuni testi dell’album sono dello stesso Mirko Pastore e C. Liberati, altri di G. Da Vinci e D. Chianese, E. Rossi e V. D’Agostino e tanti altri. Il cantante napoletano ha puntato tutte le sue forze su quest’ultimo lavoro, certo di non deludere i suoi fans che lo ascoltano ormai da tempo. Il singolo “Mi Mancherai”, scritto da L. Barbato, V. Lucarelli e musicato da Tony Colombo, è già nelle radio e nelle televisioni ormai da tempo e ha riscontrato tanto successo. Estasi contiene anche un brano con il famoso cantante Luciano Caldore, dal titolo “L’Amico del Cuore” (M. Alfano – C. Liberati). Non solo, l’artista partenopeo ha scritto ultimamente anche la colonna sonora del film “Malanapoli la ventunesima stella”, uscito nelle sale napoletane il 4 dicembre. La colonna “Malanapoli” è stata inserita all’interno del cd.  Tantissimi sopiti sono venuti ad onorare Mirko come: Luciano Caldore, Gino Da Vinci, Sergio Donati, Carmine Liberati, AnnaMaria Viscardi, Ettore Petraroli, Consuelo Cremato e Lello Stefanino,  Antonio Ciccone produttore e attore del film  al “Malanapoli la ventunesima stella”  Luciano Filangieri, Stefania Zizolfi, Enzo Calone, e tantissimi altri. Anche questo lavoro di Mirko sarà sicuramente da ascoltare, un artista che continua a stupirci con la sua voce e la sua eleganza.


Giuseppe Nappa

“La baita degli spettri" di Greg. Destrutturare fino alle estreme conseguenze. Di Paolo Leone


Teatro Sette, Roma. Dal 27 dicembre 2013 al 19 gennaio 2014

Un remake, a mio avviso, è sempre un salto nel buio. Non puoi sapere se quel che ha funzionato in un dato periodo, con determinati personaggi, possa mantenere gli stessi standard nel momento in cui decidi di realizzarlo. E’ così per il cinema, è così anche per il teatro. Oltretutto, se il tipo di comicità è quella col marchio di fabbrica di Lillo e Greg (del secondo in questo particolare frangente), demenziale, surreale, regina del no-sense. La scommessa lanciata dal coraggioso Michele La Ginestra, regista e grazioso padrone di casa nel suo Teatro Sette, è lanciata.

The Nightmare Before Christmas Il Musical di Valerio Molinaro. Di Claudia Conte


Teatro Roma, Roma. Lunedì 23 Dicembre 2013

Lunedì 23 Dicembre 2013 si è svolta la rappresentazione di “The Nightmare Before Christmas Il Musical” al Teatro Roma, sito in via umbertide 11. Lo spettacolo, diretto da Valerio Molinaro, si è avvalso della partecipazione di abilissimi artisti come Emanuele Ajello, Chiara Alivernini, Piero Sarpa e Luca Levi, Massimiliano Auci, Maura Armeno, Sonia Maglione, Francesca Laino, Carlotta Maria Londana, serena Cinque, Damiano Valentini, ed è stato prodotto dalla “NightDay” e da Marcello Cozzolino, che ha vestito i panni del protagonista Jack.
In un atmosfera di calma surreale si è sviluppata una trama inquietante che ha regalato allo spettatore la possibilità di vivere un “delizioso” incubo prenatalizio.

26 dicembre, 2013

“Walt Whitman & The Soul Children of Chicago”: Il canto corale per combattere il disagio. Di Paola Pini


Il Rossetti, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Lunedì 23 dicembre 2013

Difficile restare seduti ai propri posti, quando sul palco si trovano i ragazzi del Soul Children of Chicago. Il loro Maestro, Walt Whitman Jr. infatti non si limita a dirigere loro e ad essere un vero mattatore per tutta la serata, ma riesce anche a coinvolgere attivamente tutto il teatro. Ed ecco che la platea e le gallerie del Teatro Rossetti di Trieste si animano, il pubblico si alza in piedi e, al suo cenno, canta, balla, batte le mani a tempo. L’imbarazzo iniziale dura pochissimo, per lasciare presto spazio a due ore di musica immersi in uno spettacolo profondamente americano, non solo per la musica gospel che domina in tutta la sua forza evocativa, ma soprattutto per lo spirito con cui essa viene proposta.

25 dicembre, 2013

“La torre d’avorio”: quando prender posizione è l’unica cosa da fare. Di Paola Pini


Il Rossetti, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Sabato 14 dicembre 2013

Scelta coraggiosa ed eticamente importante quella di mettere in scena un testo teatrale come questo: ambientato in un momento storico ancora oggi non del tutto compreso perché ancora troppo vicino, sfaccettato, ambiguo, porta a mettere in discussione la vita quotidiana di ognuno di noi.
La storia si ispira, dopo il crollo del regime nazista, agli interrogatori subiti dal grandissimo direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler (Massimo De Francovich), per accertarne il livello di coinvolgimento, ma tocca nodi irrisolti e attualissimi.

Massimo Masiello racconta l’atteso spettacolo “Tutta pe’mme”. Intervista curata da Andrea Axel Nobile


Massimo Masiello, cantante e attore sulla cresta dell’onda da oltre venticinque anni, sarà di scena a Napoli, al Nuovo Teatro Sanità, nella rassegna curata da Claudio Finelli, “Happy Christmas Sanità”. Masiello presenterà lo spettacolo, “Tutta pe’mme”, già presentato al “Positano Teatro Festival”, questa estate.
Incontriamo Massimo Massiello, per scoprire come si sta preparando allo spettacolo del 28 Dicembre.

Il 28 di Dicembre 2013 ritornerai in scena con “Tutta pe’mme”, spettacolo già presentato al Positano Teatro Festival, sicuramente uno degli spettacoli più attesi della stagione. Ci puoi svelare qualcosa?

23 dicembre, 2013

“Jucatùre”: l’uomo perde il pelo, ma non il vizio! Di Francesca Saveria Cimmino


In scena, sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, dal 20 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, Els Jugadors, Jucatùre, ovvero Giocatori, il “miglior testo straniero” della stagione teatrale, nella special list del prestigioso Premio Ubu 2013 e il vincitore del Premio Butaca 2012, per il miglior testo in lingua catalana. Lo spettacolo è interpretato da Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Giovanni Ludeno. Tratto da Pau Mirò, tradotto e diretto da Enrico Ianniello.

22 dicembre, 2013

Per la Stagione 2013-2014 del Piccolo Bellini di Napoli, dal 19 al 22 dicembre 2013 in scena Pippo Delbono con “Racconti di giugno”. Di Francesca Saveria Cimmino


Napoli, Piccolo Bellini. Dal 19 al 22 dicembre 2013

Un tavolino tondo cui sopra sono poggiati una bottiglia d’acqua, una birra, un bicchiere in vetro, una sedia e un microfono. Niente più.  C’è Pippo Delbono dinanzi al pubblico: si rapporta agli spettatori senza creare alcuna linea di demarcazione; anzi, in più momenti vi è interazione. Si presenta nella maniera più semplice e genuina: si mostra persona e non attore, in tutti i sensi. Inizia un lungo monologo, un flusso di coscienza pregno di valore. È la sua vita quella raccontata, senza fronzoli e senza giri di parole. Non c’è bisogno di aggiungere nulla di diverso da quel che nella realtà risulta essere; ma è necessario trovare il coraggio di farsi leggere, come un libro, da chi non può comprendere o è abituato a sputare sentenze.  Non c’è nessuna morale e nessun patetismo. <Abbiamo bisogno di preti cattivi, di genitori cattivi per ribellarci ed essere liberi.>.

“Magazzino 18” di Simone Cristicchi, scritto con Jan Bernas. La storia mai raccontata, in teatro: emozioni forti! Di Paolo Leone


Roma, Teatro Sala Umberto dal 17 dicembre 2013

E’ raro che un teatro intero, gremito come mai, si alzi in piedi commosso ad applaudire e acclamare con l’entusiasmo visto stasera, un artista al termine di uno spettacolo. Personalmente, mai avevo assistito ad una simile ovazione e mai uno spettacolo l’aveva così meritata. “Magazzino 18”, con Simone Cristicchi, è un’ opera meravigliosa! Il teatro di narrazione, in questo caso specifico, diventa non solo una lezione di storia, ma la speranza che il teatro stesso sia ancora e diventi ancor di più il vero centro culturale di un Paese, la speranza che la Cultura abbia ancora il fascino che deve.

21 dicembre, 2013

Aurélia Thierrée in MURMURES DES MURS. Di Daria D.


Triennale d’Arte di Milano, dal 19 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014

Foto Richard Haughton
Non capita spesso di vivere l’emozione della magia a teatro, di sentire  il suo sapore,  non assomiglia a nessun altro conosciuto, ci accarezza la pelle,  ci entra dentro, irradiandosi a tutti i sensi,  lasciandoci a  bocca aperta come quando eravamo bambini e tutto allora ci stupiva, ci incantava.
Una sensazione così forte  l’abbiamo guardando “Murmures des murs” spettacolo di Victoria Thierrée-Chaplin con Aurélia Thierrée,  tanto che  diventa quasi difficile scriverne,  perché è come  interpretare un sogno, e io sono del parere che  i sogni  perdano il loro potere, se cerchiamo di svelarli e di capirli. Comunque,  ci proverò, ma prima devo svegliarmi dal sogno e un po’ mi dispiace.

20 dicembre, 2013

“Fannulloni – il caso Brunetta” di Gabriele e Rosario Galli. La passione ci salverà dal grigiore. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Ambra Garbatella. Dal 10 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014

Dal titolo, si potrebbe immaginare l’ennesima parodia di fantozziana memoria, una furba messa in scena dei peggiori luoghi comuni sul mondo impiegatizio, un ulteriore dileggio di un’intera categoria. Invece “Fannulloni” spiazza lo spettatore prevenuto e, piacevolmente, affronta la tematica con un tocco di tenerezza inaspettata. Alcide, Dino e Salvatore, i tre protagonisti, rappresentano con bravura ed estrema naturalezza il sogno spezzato, le ali tarpate di tante, troppe persone trovatesi a vivere una vita che non è quella agognata.

19 dicembre, 2013

UN NATALE IN MUSICA CON MANUEL DE PEPPE. Intervista curata da Sara Morandi


“This is Christmas time” è il nuovo singolo natalizio del cantante-produttore Manuel De Peppe. Molti di noi lo ricordano a fianco di Cristina D’Avena e Pasquale Finicelli, nella parte del batterista Matt, nella serie televisiva dedicata al cartone animato “Kiss me Licia”.
La carriera di Manuel, ha proseguito brillantemente negli Stati Uniti e molti fans affezionati l’hanno visto nel 2011 in occasione della “Bee Hive reunion”, (in tour per alcune città italiane) in cui  la band ha eseguito i brani che li ha resi dei veri idoli per i teenager degli anni ’80-‘90.

Caro Manuel, la tua carriera inizia da giovanissimo con l'interpretazione di Matt, il celebre batterista dei Bee Hive. Quali sono i ricordi più belli che ti legano a quell'esperienza?

18 dicembre, 2013

“Vicini di stalla” di Antonio Grosso e Francesco Stella. Determinare la storia senza saperlo. Di Paolo Leone


Roma, Teatro de’ Servi. Dal 17 dicembre 2013 al 5 gennaio 2014

Il retrobottega della storia. Faccende di ordinaria cronaca (nera) all’ombra dell’evento per eccellenza, la nascita del Messia. Un’umanità variopinta abita le poche stalle rimaste disponibili a Betlemme durante il fatidico editto romano. Tra questa, due pastori in fuga da un tragico fatto di sangue, zio e nipote, con la loro asinella, speranzosi di non essere riconosciuti da nessuno ed evitare così una sicura condanna a morte. Vessati dal loro affittuario, il rabbino Arcadio, e sfiniti dal trambusto nella stalla vicina dove Sara continua ad esercitare il suo antichissimo mestiere, i due si troveranno a divenire, senza rendersene conto, avulsi come sono da tutto ciò che li circonda, il punto di svolta nella storia di una famiglia poverissima giunta lì da pochi giorni, del loro bambino appena nato e… del futuro dell’umanità.

17 dicembre, 2013

Negli anni ‘60 William Wyler girava Vacanze Romane, i tempi sono cambiati, oggi Marco Cavallaro propone “Vacanze Rumene”. Di Claudia Conte e Emanuele Ajello


Cari lettori del Corriere dello Spettacolo,
oggi Emanuele Ajello e Claudia Conte vi presentano ”Vacanze Rumene”, commedia teatrale prodotta dalla “Esagera”con Fabrizio Gaetani, Christian Generosi e Mauro Bellisaro, per la regia di Marco Cavallaro. Lo spettacolo è in scena dal 10 al 22 dicembre al Teatro Sette di Roma, centro culturale sito in via Benevento 23.

16 dicembre, 2013

SINCERAMENTE BUGIARDI di Alan Ayckbourn, per la regia di Antonio Syxty. Di Daria D.


Teatro Litta, Milano. Dal 10 al 31 dicembre 2013 e dal 7 al 10 gennaio 2014

Foto di Valentina Binchi
L’humour della commedia degli equivoci non perde mai di mordente né di attualità, soprattutto se è frutto della mente di un autore inglese, erede della tradizione shakespeariana senza dimenticare però Plauto e Goldoni: il drammaturgo contemporaneo Alan Ayckbourn.
Che cosa caratterizza una commedia degli equivoci? Senza dubbio, possiamo dire che è il risultato di una formula ben precisa, in cui ambiguità e arguzia, intelligenza e leggerezza, finezza e ironia sono dosati con abilità, e il cui scopo principale è far divertire il pubblico. Rispettabile e nobile scopo, direi.
In un’epoca che sembra prediligere una drammaticità fine a se stessa, cupa e senza speranza, storie molto spesso prive di una catarsi finale, sperimentazioni che ci lasciano un po’ perplessi, rappresentare una vicenda con personaggi ben delineati, una trama semplice e divertente, sembra quasi una rarità.

14 dicembre, 2013

“L’isola degli schiavi” di P.C. De Marivaux. La lotta per diventare persone migliori. Di Paolo Leone

                      
Roma, Teatro Eutheca. Dal 12 al 22 dicembre 2013

Un’utopia viene rappresentata teatralmente dal lontano 1725 e portarla in scena oggi sembrerebbe, ad una prima impressione, anacronistico. Anche pericoloso, aggiungerei, dato che in Italia “L’isola degli schiavi” di Marivaux è stata resa celebre da un certo Strehler nel 1994. Cimentarsi quindi in una pièce con un tale precedente è impresa coraggiosa.  Un naufragio può non essere soltanto un evento “fisico” ma rappresentare uno stato “metafisico”, dei personaggi e anche di tutti noi. Non siamo forse immersi in mille situazioni indefinite, prive di punti di riferimento, come su un’isola deserta?  Uscire da sé per poter osservare le proprie miserie, questo è l’ammonimento del governatore dell’isola, Trivellino, ai quattro naufraghi, due padroni con i loro rispettivi servi.

“Ricorda con Rabbia”, spettacolo caleidoscopio della realtà. Di Andrea Axel Nobile


Napoli, Teatro Bellini. Dal 10 al 15 Dicembre 2013

Il Teatro Bellini di Napoli nella stagione 2013-214, si presenta come uno fra i teatri più interessanti che cerca di portare un teatro giovane e di ricerca.  In scena Ricorda con Rabbia, di John Osborne, con la regia di Luciano Melchionna.

Giulia di Bastiano. Il racconto di una giovane attrice di talento. Intervista curata da Andrea Axel Nobile


Giulia di Bastiano, giovane attrice, che dopo una dura gavetta fatta di tanto studio, passa prima dai teatri sperimentali per poi approdare nei grandi circuiti teatrali Italiani con lo spettacolo “Le cirque du cirill”,che la vede fra le protagoniste assieme a Gabriele Cirilli, dove si mette in luce come attrice a tutto tondo; da lì viene chiamata  dal regista Giorgio Molteni, che le affiderà il ruolo della protagonista femminile nella pellicola di prossima uscita “Come ti vorrei”, che sarà nelle sale nella  primavera del 2014… conosciamo allora questa giovane attrice di gran talento.

Giulia, da dove nasce la tua passione per la recitazione?

13 dicembre, 2013

“La disfatta” di Gianni Guardigli. Il delirio, la disperazione, il tormento del postino Fritz. Di Paolo Leone


Roma, Teatro dei Conciatori, dal 10 al 22 dicembre

Suona il violino, il postino Fritz, il fedele portalettere del Fuhrer. Un refolo di grazia in una mente devastata dai ricordi dei giorni nel bunker in cui terminò la follia nazista. Il crollo fragoroso di quello che fu il grande, imperdonabile abbaglio di un popolo. Lotta coi fantasmi il postino Fritz, quelli veri, quelli più reconditi dell’animo umano, quelli che fanno paura sul serio, quelli che sconvolgono  e dilaniano le proprie e le altrui esistenze. Racconta il postino, vorticando nel suo lucido delirio, i giorni della disfatta del regime e della sua vita, ormai preda degli incubi. La grande Germania, la grande fabbrica di morti, è sempre presente nel suo eloquio, nel suo animo tradito. I suoi dubbi diventano insostenibili rimorsi ”…se avessi fatto, se non avessi detto…” che lo tormentano, come il ricordo ossessivo del rumore dell’impianto di areazione del bunker, come gli “angeli biondi”, i figli di Goebbels, “accompagnati in cielo” dal suono del suo violino, come il tumulo di terra e rami secchi che nasconde i corpi di Hitler e di sua moglie Eva Braun, come il ricordo della vista dei lager “qualcosa devono pur aver fatto per meritarsi questo”, come la signora Stein e i suoi bambini che ballano sulle note del suo strumento ma si sgretolano davanti a lui, diventando polvere…la stessa del suo condottiero. E il viaggio nella mente di Fritz continua, và ad incontrare “l’esercito dei morti”, che gli vogliono bene “…che colpa hai, tu ci credevi Fritz…”, perché i morti tra loro si vogliono tutti bene. Un continuo passaggio tra vita e morte, tra il ricordo martoriato e la consapevolezza disperata del disfacimento; vortice cupo, asfissiante, nei meandri della mente del testimone, reduce sì, ma imprigionato per sempre nelle spesse mura del bunker. Anche lui, come i suoi capi, sotto il tumulo di terra e rami secchi.

La prima del “Manfred” all’Opéra Comique. Quando possiamo gridarlo gridiamolo… straordinario! Di Stefano Duranti Poccetti


Parigi, Opéra Comique, Salle Favart. Lunedì 9 dicembre 2013

È un grido tormentoso, un incubo, una terribile ricerca filosofica dentro se stessi, un percorso d’agonia che conduce verso una mistica morte liberatrice. È celebre il “Manfred” di Lord Byron, la storia dell’uomo alla ricerca del suo senso vitale, senso che nella vita terrena non riesce a colmare, rifiutando tutto ciò che gli ruota intorno, anche la religione. Ma da dove scaturisce questa sofferenza? Dalla ricerca profonda e filosofica sull’esistenza, certo, ma soprattutto da un amore infranto: l’amore per la sua Astarte, oramai morta, oramai uno spirito, un fantasma a cui Mandred si rivolge per avere aiuto, perché lui, sì, lui vuole morire per placare i suoi tormenti. La strada per la morte però non è semplice, visto che il protagonista è in rapporto con delle presenze sovrannaturali e con dei poteri straordinari che sembrano impedirgli di morire. La sua vita traballa tra tormenti, inferni, paura dell’immortalità… ma alla fine la salvezza arriverà e sarà una morte solenne, luminosa, mistica, quella che sarà data all’eroe romantico Manfred.

12 dicembre, 2013

Colorando l’Alterità: la ragione e il senso del sentimento ostile. Di Giuseppe Sanfilippo


LA MIA TESI DI LAUREA SULLA DIVERSITÀ CHE COSTRUIVO FIN DA BAMBINO.
UNA GRAND’EMOZIONE CHE VOGLIO CONDIVIDERE CON I LETTORI DEL CORRIERE DELLO SPETTACOLO


Annalisa Minetti
Le nostre vite sono davvero misteriose; fatte di eventi positivi e negativi e avvolte da combinazioni inaspettate. Fin da bambino ho avuto la passione della riflessione, in modo particolare sull’individuo nella sua Alterità concepita da egli in senso di sentimento negativo; ma che cos’è Alterità? – Essa è sinonimo di “Diversità” in ambito filosofico. Si tratta di un argomento molto discusso da secoli. Essa rappresenta la differenza tra un essere e un altro: un Io – Tu, ovvero due identità l’una diversa dall’altra. Possiamo parlare d’alterità quando entriamo in contatto con un altro Io e quindi con qualcuno che sta di fronte a noi, ovvero un Tu; come sostiene il filosofo M. Buber essa a volte si configura come un sentimento ostile, in modo particolare per le minoranze, come ad esempio i disabili o portatori di handicap, omosessuali... in tale contesto, mi sono posto da bambino, il perché l’uomo genera per un suo simile un sentimento ostile. Perché le persone ti vedono diverso? Perché fanno di tutto per fatti sentire diverso disprezzandoti? Perché accade questo, tale ostilità ha una ragione e un senso?

“Ferito a morte-Preludio”. Tra Napoli e Roma, essere e non essere. Di Francesca Saveria Cimmino


Napoli, Teatro Nuovo. Da mercoledì 4 dicembre 2013

Ferito a morte-Preludio in scena al Teatro Nuovo di Napoli, da mercoledì 4 dicembre 2013 fino a domenica 8. Tratto dall’omonimo testo di Raffaele la Capria, lo spettacolo è stato interpretato da Mariano Rigillo, che ha dato vita a Massimo De Luca, l’inquieto personaggio, sospeso tra silenzio sottomarino e chiacchiericcio borghese della Napoli degli anni Cinquanta. L’attore partenopeo è stato accompagnato, dalla note di Paolo Vivaldi, al pianoforte, Federico Odling al violoncello, Salvatore Morisco al violino e dalla voce cantante di Antonella Ippolito.

11 dicembre, 2013

Lu Ye. Un soprano che canterà per Papa Francesco. Intervista curata da Stefano Duranti Poccetti


Ciao Lu, per cominciare potresti per favore fare una piccola presentazione di te e della tua carriera artistica?

Sono attrice e soprano cino-canadese, vivo a Montreal, in Canada, ma amo tantissimo l'Italia. La mia carriera artistica è iniziata con la musica classica cinese, soft pop cinese, la classica occidentale, fino alla musica lirica.

Cantante e attrice, come è nato questo dualismo?

Ho sempre fatto la cantante sin da piccola, negli anni ho esplorato diversi stili di canto. Fare l'attrice è stata una pura casualità. Mi trovavo al Festival di cinema a Montreal, ero seduta in attesa che arrivasse una mia amica, mi vide un produttore, gli piacqui e mi propose un provino... e così ho cominciato lavorare anche come attrice.

09 dicembre, 2013

ALICE UNDERGROUND. Da Lewis Carroll. Scritto, diretto e illustrato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia. Di Daria D.


Milano, Teatro Elfo Puccini, Sala Shakespeare. Dal 7 al 31 dicembre 2013

Vedere la sala gremita  di pubblico di tutte le età in un teatro impegnato come l’Elfo Puccini è un ottimo segnale di cultura, di  partecipazione e di successo.
 Il motivo di tanto meritato entusiasmo è uno strepitoso “Alice underground” , titolo che Lewis Carroll, pseudonimo del reverendo Charles Lutwidge Dodgson, scrittore e matematico inglese, diede nel 1865 alla versione originaria  della fiaba,  e che Bruni e Frongia mantengono rigorosamente  per raccontarci un viaggio nelle viscere di quello che non è ma che potrebbe essere, della logica illogica, del tempo senza tempo, dello spazio in-finito. È il trionfo dell’immaginazione, della fantasia  e del sogno  con tutte le loro sfumature, linguaggi, simbolismi sulla piatta e deludente realtà, sul mondo adulto, quello delle convenzioni e dei divieti.  È il mondo dei bambini che sanno  credere nella magia e nel potere dei giochi di trasformare il mondo e non  di esserne vittime.

08 dicembre, 2013

Vito Napolitano. Sognare fino all'ultimo! Intervista curata da Claudia Conte


Carissimi lettori del Corriere dello Spettacolo,
oggi la vostra biondissima redattrice Claudia Conte ha il piacere di intervistare l’attore Vito Napolitano.

Iniziamo dalla prima domanda. Desideri ed aspirazioni da bambino. Già in tempi non sospetti sognavi di diventare un attore?

Sono approdato “da grande” a questo mestiere ma nella vita ho imparato sulla mia pelle che non esiste in assoluto un tempo giusto per qualcosa. Credo che tutto arrivi semplicemente quando è il suo momento. Approcciarsi da giovanissimi a questo lavoro consente di fare una gavetta superiore. Ma arrivare negli anni di una mia maggiore maturità mi ha permesso di essere più consapevole, strutturato e determinato ad affrontare le difficoltà tipiche di questo percorso. Tornando alla tua domanda: io non lo so veramente. Il mio primo desiderio da bambino è stato di fare il calciatore insieme a quello di diventare un cantante. Dalla mia famiglia materna ho ereditato quel “bubbone” artistico che covava da sempre in me e che inevitabilmente un giorno era destinato ad esplodere. La mia difficile giovinezza non mi ha permesso di seguire da subito i miei sogni. In verità forse non riuscivo neanche ad ascoltarli, sapendoli decodificare. Dovevo badare alle emergenze di un presente allora molto complicato. Oggi ricordo nitide, però, le mie emozione davanti alla prime proiezioni della mia vita. O quando da bambino spiavo i films nascosto dentro il piccolo cinema, proprietà  di miei parenti, in un paesino del profondo Salento. Poi un giorno, come vuole il destino, tutto è successo. La mia crisi, la partenza da Lecce, il reset della mia precedente vita e l’arrivo a Roma. E i tanti importantissimi prezzi pagati per questa scelta. Ma oggi mi sento certamente un uomo più centrato che vive una vita più piena, e che cerca di fare un mestiere che lo rende finalmente appagato… il mestiere più bello del mondo.

“In pantaloni rosa e garofano verde”: basta omofobia. Di Francesca Saveria Cimmino


Al Teatro Elicantropo di Napoli, da giovedì 5 dicembre a domenica 8, Roberto Azzurro e Claudio Finelli in scena con In pantaloni rosa e garofano verde, un’originale conferenza drammatizzata sull’omosessualità.

Napoli, Elicantropo. da giovedì 5 a domenica 8 dicembre 2013

“L'omosessualità è una malattia, come lo stupro degli infanti o voler diventare capo della General Motors.”. Questa frase del 1968 di Eldridge Cleaver, è il chiaro esempio di quale sia stata, da sempre, l’etichetta impressa sulla fronte di talune persone; colpevoli ed emarginate, derise e aggredite sono perché amanti del loro stesso sesso. Reietti di una società incapace di comprendere, incapace di aprirsi all’altro; pronta a puntare l’indice contro chi non ha commesso nessun reato. È solo gay. È un Individuo come tutti che sa amare e sa odiare. Bisognerebbe, antropologicamente parlando, partire dai concetti di “normalità” e “anormalità”, oltre che dal concetto di “Amore”. Chi siamo noi per stabilire cosa e chi possa esser considerato “normale”? Cos’è la normalità? Banali domande che tutti noi ci poniamo, forse quotidianamente, ma che per un Paese arretrato, a volte bigotto, e incapace di guardare oltre il proprio naso, risulta esser una questio sospesa.

06 dicembre, 2013

INTERVISTA CON ELEONORA IVONE. La naturalezza disarmante di un’attrice. Intervista curata da Paolo Leone


Eleonora Ivone, attrice di teatro e cinema, ex modella, moglie e mamma. Dalla fine degli anni '90 le sue partecipazioni in teatro e nelle opere per la Tv si moltiplicano, dopo il ruolo nel film “Uomini senza donne”, di Angelo Longoni. Sono degli anni tra il 2000 ed il 2009 interpretazioni ne “Le madri”, “L’ultimo rigore”, “Tutto in quella notte,” “Un anno a primavera” e “Un amore di strega”. Partecipa, nel 2011, al film per la TV “Tiberio Mitri, il campione e la Miss”. Il suo lavoro più importante, ad oggi, rimane forse il ruolo di Chiara nel film “Non aver paura”, al fianco di Laura Morante e Alessio Boni.

Eleonora, sei gentilissima nel concedere un po’ del tuo tempo per il Corriere dello Spettacolo ed al sottoscritto,  durante le pause della fortunata tournè de “Il Muro” in coppia con Ettore Bassi. Grazie, prima di ogni altra cosa per permetterci di conoscerti un po’ di più.

Ciao Paolo, grazie a te e al Corriere dello spettacolo  per l’ospitalità!

05 dicembre, 2013

Mario De Felice, una nuova rivelazione del Cinema Italiano. Intervista curata da Andrea Axel Nobile


Sul set di "Dimmelo con il cuore"
È da pochi giorni uscito il film “Dimmelo con il Cuore”, per la regia di Alfonso Ciccarelli e che vede fra i suoi protagonisti attori molto amati dal grande pubblico come: Mohamed Zouaoui, Emiliano De Martino, Rossella Pugliese, Lorenzo Patanè e tra questi ritroviamo anche il debutto sul grande schermo di Mario de Felice, giovane attore che si appresta ad essere uno dei volti più promettenti del cinema Italiano, divenendo una vera e propria rivelazione della pellicola in corso al cinema. Incontriamolo per così capire come vive questo suo successo e come è stata per lui questa nuova esperienza cinematografica.

Mario, è uscito da pochi giorni al cinema il film “Dimmelo con il Cuore”  di Alfonso Ciccarelli, parlaci un po’ di questo nuovo progetto che ti vede protagonista

04 dicembre, 2013

“Cetra una volta”, di Toni Fornari. La classe e lo stile rivivono per una sera. Di Paolo Leone


Roma, Teatro Golden. Dal 3 al 15 dicembre 2013

A volte, nel mondo dello spettacolo, le sorprese sono dietro l’angolo. Basta avere l’accortezza di affacciarsi per curiosare in un ambito che non è il solito, per scoprire nuovi talenti o per accorgersi di realtà che semplicemente ignoravi, pur esistenti da tempo. Il trio dei “Favete linguis” (versione latina di “state zitti”) non è certo sulla scena da pochi giorni, ma non avevo mai avuto la possibilità, o la giusta curiosità, di vederlo all’opera. Lo scetticismo iniziale è stato spazzato via in pochi minuti. Rendere omaggio alla storia del celebre Quartetto Cetra, che ha segnato la storia della radio prima, della televisione italiana poi, comporta il rischio di cadere nella trappola delle “cover band”, prigioniere di sé stesse senza la possibilità di apportare il proprio personale contributo. In questo caso, poi, trattandosi del fenomenale quartetto vocale che ha accompagnato con classe estrema lo spettacolo italiano sin dal debutto del 27 maggio 1940 nel prestigioso Teatro Valle di Roma, l’impresa è da far tremare i polsi.

03 dicembre, 2013

Pietro Delle Piane. “Un buon attore è quello che quando recita non recita”. Intervista Curata da Claudia Conte


Carissimi lettori del Corriere dello Spettacolo,
oggi la vostra redattrice Claudia Conte ha il piacere di intervistare l’attore italiano Pietro Delle Piane.

Iniziamo dalla prima domanda. Desideri ed aspirazioni da bambino. Già in tempi non sospetti sognavi di diventare un attore?

Sinceramente no, sono sempre stato un appassionato di cinema, ma non pensavo di fare questo mestiere. Ho iniziato a fare teatro a 16 anni per superare la mia timidezza ed introversione e devo dire che ha funzionato!

Pietro Delle Piane agli esordi. Come è iniziata l’avventura nel mondo dello spettacolo?

Ho saputo di un provino per un film in Calabria di un regista calabrese esordiente, ho fatto il provino ed ho avuto il ruolo.
L’evento che ritieni il più importante per la tua carriera.
Non c’e`un evento in particolare, penso che sia importante fare sempre progetti in cui si crede mettendosi sempre in gioco e poi i riconoscimenti arrivano.

Some girl(s) un piccolo “gioiello” del Teatro Contemporaneo. Di Andrea Axel Nobile


Napoli, Teatro Piccolo Bellini. Dal 28 novembre al 15 dicembre 2013

Al Teatro Piccolo Bellini di Napoli è di scena Some Girl(S), con la regia di Marcello Cotugno. Piccolo capolavoro del teatro contemporaneo, riesce a mettere in risalto le nevrosi le aspettative e le complesse sfumature psicologiche dell’umano. Nel ruolo di Guy giovane giornalista, un istrionico Gabriele Russo, che si presenta sfrontato e senza scrupoli alla ricerca di un nuovo scoop. Alla vigilia del suo matrimonio, metterà  a nudo se stesso, in un viaggio interiore, rincontrando le donne che per lui sono state importanti, in un percorso quasi chiaritore.

02 dicembre, 2013

Emiliano Reali. Un giovane scrittore "interattivo". Intervista curata da Claudia Conte


Cari lettori del Corriere dello spettacolo oggi la vostra redattrice Claudia Conte vi presenta un giovane scrittore, Emiliano Reali.

Che cosa vuol dire essere uno scrittore? Soprattutto in un mondo dove tanti scrivono e pochissimi leggono? Quale deve essere secondo te il suo ruolo?


Essere scrittore per me significa solo arrendermi ad un’esigenza, qualcosa che parte dal mio dentro e che sarebbe troppo difficile non ascoltare. Esserlo in un paese dove pochi leggono e molti si improvvisano, dove editoria a pagamento o auto-pubblicazione ingolfano il mercato, abbassando di gran lunga gli standard di qualità, non è facile, ma neanche impossibile. Il ruolo dello scrittore è in parte quello di raccontare di volta in volta una verità e di farla vivere ai lettori.

UNA STANZA A SUD. Scritto e diretto da Corrado Accordino. Di Daria D.


Milano, Teatro Libero. Dal 28 novembre al 9 dicembre 2013

Foto Enrico Roveris
“Mollo tutto e vado ai Tropici” potrebbe essere il sottotitolo di questo complesso e originale testo drammatico e che appare, giustamente bagnato di sudore dopo due intense ore di spettacolo, sulla maglietta di Andrew, interpretato da Giancarlo Latina, il biologo pazzo proveniente da Vienna alla ricerca di qualche specie rara, in una zona che si presume dell’area amazzonica.
Quanti di noi almeno una volta hanno pensato che fuggire invece di combattere, il famoso flight or fight fosse la soluzione ideale per risolvere o almeno illudersi di risolvere, i più disparati problemi: sottrarsi alle responsabilità, alla famiglia, al matrimonio, a un lavoro insoddisfacente, all’Equitalia, alla giustizia, oppure semplicemente per soddisfare la sete di avventura, di curiosità, o un sano masochismo?
Accordino racconta le vicende di tre personaggi che, per una ragione o per l’altra l’hanno fatto, e usando una struttura quasi cinematografica, con fast forwarding e rewinding si ritrovano nella foresta pluviale, a dividere un’unica stanza presa in affitto dagli indigeni, lontani mille miglia da casa, lasciando sempre la storia aperta a diverse possibilità di narrazione e un finale sorprendente non privo di una punta di ironico buonismo.

01 dicembre, 2013

"Mille passi". Uno spettacolo contro la violenza sulle donne. Di Massimo Quarta


Arezzo, Teatro Pietro Aretino. Venerdì 29 novembre 2013

La leggenda vuole che Vittorio Alfieri decidesse il destino dei suoi scritti a seconda di come si comportavano i suoi conoscenti durante la lettura di questi: se le sedie scricchiolavano troppo, le pagine venivano date alla fiamme.
Nella serata organizzata dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Arezzo e da Fidapa BPW Italy Sezione Arezzo, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il pubblico del Teatro Pietro Aretino a malapena si muoveva, neanche lo si sentiva tossire.

“Giorni scontati” di Antonella Fattori e Daniela Scarlatti. Il carcere, le maschere, la vita. Di Paolo Leone


Roma, Teatro della Cometa. Dal 26 novembre al 15 dicembre 2013

Un carcere, una cella grigia, quattro brande per quattro donne. Quattro universi che vengono a contatto, non senza problemi, in uno spazio angusto. Claustrofobico scenario che ben rispecchia vite segnate, per motivi diversi, dal dramma della detenzione. Drammaturgia sociale è stato definito questo genere di rappresentazione, ma non ci si spaventi, perché la maestrìa con cui è proposto sulla scena “Giorni scontati” ne fanno uno spettacolo sì di grande spessore (testo, attori, regia) ma è rappresentato con un afflato poetico e con una ricerca introspettiva che non appesantiscono, ma anzi esaltano il pathos della storia.