06 dicembre, 2013

INTERVISTA CON ELEONORA IVONE. La naturalezza disarmante di un’attrice. Intervista curata da Paolo Leone


Eleonora Ivone, attrice di teatro e cinema, ex modella, moglie e mamma. Dalla fine degli anni '90 le sue partecipazioni in teatro e nelle opere per la Tv si moltiplicano, dopo il ruolo nel film “Uomini senza donne”, di Angelo Longoni. Sono degli anni tra il 2000 ed il 2009 interpretazioni ne “Le madri”, “L’ultimo rigore”, “Tutto in quella notte,” “Un anno a primavera” e “Un amore di strega”. Partecipa, nel 2011, al film per la TV “Tiberio Mitri, il campione e la Miss”. Il suo lavoro più importante, ad oggi, rimane forse il ruolo di Chiara nel film “Non aver paura”, al fianco di Laura Morante e Alessio Boni.

Eleonora, sei gentilissima nel concedere un po’ del tuo tempo per il Corriere dello Spettacolo ed al sottoscritto,  durante le pause della fortunata tournè de “Il Muro” in coppia con Ettore Bassi. Grazie, prima di ogni altra cosa per permetterci di conoscerti un po’ di più.

Ciao Paolo, grazie a te e al Corriere dello spettacolo  per l’ospitalità!

Eleonora, partirei dal tuo passato di modella, che mi incuriosisce molto. Hai lavorato per grandi firme della moda, come Valentino, Mariella Burani, Jean Paul Gaultier… ma mi sembra di aver capito che era un mondo che ti stava un po’ stretto, o sbaglio?

Più che altro ero io che ero sempre inadeguata…troppo bassa…troppo grassa…troppe lentiggini…troppo mora…addirittura una volta mi dissero che avevo troppi denti!
Era un supplizio… mi sono divertita lo stesso. Ad un certo punto, però, mi sono resa conto che non mi bastava quello che facevo. Non potevo dannarmi per un brufolo!

Che ragazza eri in quel periodo?

Una ragazza come le altre credo….spensierata…andavo a scuola…coi piedi per terra….
Grazie anche ad una sana educazione, oserei dire spartana.

Quando è scoccata la scintilla che ti ha fatto capire che valeva la pena impegnarsi a fondo per poter recitare?

Beh…ad un certo punto ho cominciato a fare pubblicità…tantissima, e mi sono accorta che mi divertivo di più. Piano piano mi sono resa conto che valeva la pena approfondire il rapporto con la macchina da presa, con sè stessi, ed ho cominciato a studiare recitazione!

Hai frequentato importanti accademie di recitazione, quale ti è rimasta più “dentro”, tra tutte?

L’esperienza più completa credo di averla fatta con Susan Strasberg, figlia di Lee Strasberg e con Greta Seacat, un’ insegnante dell’Actors studio. Un viaggio meraviglioso nel mondo della tecnica recitativa, ma anche un’occasione per andare a fondo dentro sè stessi. Con loro ho capito la grandezza del cinema americano, ma anche quanto sia faticoso e soddisfacente costruire un personaggio!

La tua prima apparizione in teatro quale è stata? Io mi ricordo di averti vista per la prima volta in un grande teatro come la Sala Umberto di Roma insieme ad Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey nella commedia “Col piede giusto”, sette/otto anni fa.

Ma davvero? Quella è stata un esperienza tostissima perché non era un personaggio facile… fu una grande conquista alla fine! Ho imparato tantissimo facendo tre anni di tournè …effettivamente prima avevo fatto poco teatro, ma mi sto rifacendo. Il primo spettacolo che ho fatto si chiamava “Una volta nella vita”, di  Gianni Clementi.

Devo dirti che avendoti conosciuta di persona, mi hai sempre dato l’impressione di una donna molto umile, insomma hai demolito il mio pregiudizio su chi proviene da un ambiente, quello della moda, che fa dell’immagine il suo credo. Quanto questa tua dote ti ha aiutata nella carriera di attrice? Può essere un limite l’umiltà?

Ti ringrazio Paolo per l’apprezzamento…considero l’umiltà una virtù che mi permette di migliorare giorno dopo giorno. Non credo possa essere un limite.

Dovessi fare una scelta…teatro, cinema, televisione… Quale ti soddisfa di più?

Non sceglierei…mi alternerei,se potessi, facendo tutto!

Sei sposata con Angelo Longoni, celebre regista ed autore teatrale. Ti crea problemi lavorare con lui?

E già… siamo sposati da vent’anni…abbiamo vissuto e condiviso davvero tutto…anche il piacere di lavorare insieme …che rimane sempre un piacere e uno scambio, non di certo un problema.

“Il Muro”, lo spettacolo che la stagione passata ha avuto un bel successo, in coppia con Ettore Bassi, esordì nel carcere di Rebibbia a Roma. Che ricordo hai di quella giornata, e che valore attribuisci ad un’opera così particolare come “Il muro” teatro e musica dal vivo?

“IL MURO” è uno spettacolo fatto d’amore e dedizione, di impegno, volontà e coraggio! Un’operazione insolita perché si miscelano la prosa e la musica rock dei Pink Floyd. Il debutto a Rebibbia fu un’esperienza indimenticabile per tanti motivi e anche istruttiva…
Il contatto con i detenuti, per esempio. Sembrava di essere di essere ad una sceneggiata napoletana…partecipavano e commentavano…ma mai a caso! Ora stiamo facendo un po’ di tournée.

Nella stagione in corso tornerai in scena in teatro (al Golden di Roma) con una nuova pièce: “Ospiti” con Cesare Bocci e Marco Bonini. Ci puoi anticipare qualcosa?

Poco (sorride). E’ una commedia brillante…finalmente un ruolo insolito per me!

So che hai lavorato anche in un nuovo film, “Maldamore”.

Si, interpreto il ruolo di una ex un po’ arrabbiata e vendicativa, gliene combina di tutti i colori al povero Alessio Boni! Ho avuto anche l’onore di recitare con Terence Hill, questa estate, in una puntata di Don Matteo…un vero mito!

Grazie Eleonora, spero che seguirai il Corriere dello Spettacolo…noi non ti perderemo di vista!

Grazie a voi, che mi dedicate dello spazio! Non ci perderemo di vista, vi aspetto il 4 febbraio al Teatro Golden di Roma per il debutto di “Ospiti” con Cesare Bocci e Marco Bonini. Un abbraccio a tutti i lettori!


Curata da Paolo Leone


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