Carissimi lettori del
Corriere dello Spettacolo,
oggi la vostra
redattrice Claudia Conte ha il piacere di intervistare l’attore italiano Pietro
Delle Piane.
Iniziamo dalla prima
domanda. Desideri ed aspirazioni da bambino. Già in tempi non sospetti sognavi
di diventare un attore?
Sinceramente no, sono
sempre stato un appassionato di cinema, ma non pensavo di fare questo mestiere.
Ho iniziato a fare teatro a 16 anni per superare la mia timidezza ed
introversione e devo dire che ha funzionato!
Pietro Delle Piane agli
esordi. Come è iniziata l’avventura nel mondo dello spettacolo?
Ho saputo di un
provino per un film in Calabria di un regista calabrese esordiente, ho fatto il
provino ed ho avuto il ruolo.
L’evento che ritieni
il più importante per la tua carriera.
Non c’e`un evento in
particolare, penso che sia importante fare sempre progetti in cui si crede
mettendosi sempre in gioco e poi i riconoscimenti arrivano.
Cosa rappresenta per te la
recitazione?
Per me la recitazione
è una passione ed allo stesso tempo un lavoro! È bello poter vivere facendo ciò
che si ama. Io quando lavoro sono appagato e mi diverto, cosa c`è di meglio?
Quali sono le doti che un
buon attore deve avere?
Oggi oserei dire:
conoscenze! Non voglio fare polemiche ma le cose negli ultimi anni sono un po’
cambiate e quindi si dà poca importanza, purtroppo, alla professionalità! Un
buon attore è quello che quando recita non recita!
Teatro, cinema e
televisione. Cosa ami di più e perché?
Amo mettermi sempre
in gioco e mi piacciono le sfide. Adoro il cinema come il teatro,diciamo che
quando faccio cinema o televisione per molto tempo mi manca la realta`del
teatro(il contatto diretto con il pubblico)e viceversa.
Hai lavorato con grandi
professionisti del panorama artistico italiano. Quale tra questi ti ha colpito
maggiormente?
Ho lavorato con tanti
ma se ti dicessi che m`ha colpito piu`uno rispetto ad un altro poi non mi
chiamerebbero più a lavorare quindi non te lo dico. Ti posso dire che con
alcuni si e`creato un rapporto d`amicizia anche fuori dal lavoro come con Mimmo
Calopresti o con Diego Abatantuono.
C’è un attore cui ti ispiri?
No non m`ispiro ad un
attore in particolare. Ammiro tanti grandi professionisti (tipo Christian Bale,
Daniel Day Luis, Al Pacino) ma preferisco lavorare su me stesso scoprendo
sempre nuove corde della mia chitarra.
Cos’è che escluderesti in
maniera tassativa da delle proposte di lavoro, e cosa invece ti piacerebbe fare
che non hai ancora fatto?
Escluderei le
imposizioni perche`alla fine non portano da nessuna parte. Non ho ancora fatto
tante cose che vorrei fare e vorrei lavorare con tanti registi\autori con cui
non ho avuto l`opportunita`di collaborare tipo Matteo Garrone, Marco
Bellocchio, Paolo Sorrentino, Marco Tullio Giordana.
Quando non lavori, come
trascorri il tuo tempo libero?
Non ho molto tempo
libero a dire la verità, ma quando riesco mi dedico alla mia grande passione:
il motocross!
L`uomo ama
idealizzare ma quando il sogno diventa realtà scatta l`indifferenza! Non à mia
ma la prendo in prestito ahahah
Un pregio ed un
difetto di Pietro Delle Piane.
Faccio quello che
dico e dico quello che penso. Pregio e difetto.
Progetti futuri?
Un film per il cinema
a gennaio e poi riprenderemo lo spettacolo a teatro per la regia di Ugo Mangini
dal titolo "Gelatina umana” tratto da alcuni brani di "Delitto e castigo” di
Dostoevskij.
Grazie per la tua
disponibilità e il tempo che ci hai dedicato. E’ stato un vero piacere. La
nostra intervista si è conclusa.
Da Claudia Conte per
ora è tutto. Alla prossima lettori del Corriere dello Spettacolo!
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Curata da Claudia Conte
ma è parente del grande Carlo?
RispondiEliminaSei un Mitoooooo
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