Teatro Litta, Milano. Dal 10
al 31 dicembre 2013 e dal 7 al 10 gennaio 2014
Foto di Valentina Binchi |
L’humour della
commedia degli equivoci non perde mai di mordente né di attualità, soprattutto
se è frutto della mente di un autore inglese, erede della tradizione
shakespeariana senza dimenticare però Plauto e Goldoni: il drammaturgo
contemporaneo Alan Ayckbourn.
Che cosa caratterizza
una commedia degli equivoci? Senza dubbio, possiamo dire che è il risultato di
una formula ben precisa, in cui ambiguità e arguzia, intelligenza e leggerezza,
finezza e ironia sono dosati con abilità, e il cui scopo principale è far
divertire il pubblico. Rispettabile e nobile scopo, direi.
In un’epoca che
sembra prediligere una drammaticità fine a se stessa, cupa e senza speranza,
storie molto spesso prive di una catarsi finale, sperimentazioni che ci
lasciano un po’ perplessi, rappresentare una vicenda con personaggi ben
delineati, una trama semplice e divertente, sembra quasi una rarità.
Alan Ayckbourn
evidentemente ha quello spirito e quell’onestà che vorremmo trovare un po’ più
spesso nei nuovi drammaturghi. Io sono del parere che si possa divertire e
intrattenere con leggerezza e semplicità, anche toccando temi importanti e
universali, senza la pretesa di volerli risolvere o criticare a tutti i costi.
Foto di Valentina Binchi |
La regia di Syxty di
Sinceramente bugiardi, bella traduzione di
Family Circles, ci appare lieve, non invadente, rispettosa del testo,
lasciando la vicenda prendere corpo nelle battute che i quattro personaggi, due
coppie formate da Sheila e Philip, interpretati da Vanessa Korn e Carlo
Roncaglia, e Greg e Ginny, da Marco Balbi e Gianna Coletti, si scambiano con un
buon ritmo e una dose molto forte d’ironia e anche di serpeggiante
inquietudine. Perché il fatto di sapere e di non sapere, di credere e di voler
far credere, di essere e di non essere, crea negli individui un certo
malessere, quel famoso “stare sulle spine” che solo una risoluzione finale
“dell’enigma” farà sparire, mettendo tutti d'accordo.
Foto di Valentina Binchi |
Nella commedia degli
equivoci non mancano mai le allusioni al sesso, al tradimento, all’età. Qui ci
sono tutte, ma in perfetto stile inglese, senza drammi o sceneggiate, in fondo
sembra che tutto vada giù come una tazza di tea. Beati loro.
Tutti bravi gli
attori, anche se la scelta di Marco Balbi, che fisicamente un po’ rassomiglia
ad Ayckbourn, è un po’ forzata, a mio parere un attore un po’ più giovane o
almeno più attraente avrebbe giustificato la relazione con la bella Korn. Anche
se il sospetto che i soldi siano alla base del loro “amore” dà credibilità all’affaire.
Si ride e si passano
due ore dimenticando la tragedia umana, eppure, anche questa è umanità.
Daria D.
SINCERAMENTE BUGIARDI
di Alan Ayckbourn
traduzione Luigi Lunari
con Marco Balbi, Vanessa Korn, Carlo
Roncaglia, Gianna Coletti [10-15 dicembre; 7-10 gennaio], Giovanna Rossi [17-31
dicembre]
regia Antonio Syxty
scene Guido Buganza
Costumi Margherita Baldoni
Luci e immagini Fulvio Melli
Costumi Margherita Baldoni
Luci e immagini Fulvio Melli
assistente alla regia Valentina Mora
staff tecnico Alessandro Barbieri e
Ahmad Shalabi
direttore di produzione Gaia Calimani
foto Valentina Bianchi
produzione Litta_Produzioni
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