“This
is Christmas time” è il nuovo singolo natalizio del cantante-produttore Manuel
De Peppe. Molti di noi lo ricordano a fianco di Cristina D’Avena e Pasquale
Finicelli, nella parte del batterista Matt, nella serie televisiva dedicata al
cartone animato “Kiss me Licia”.
La
carriera di Manuel, ha proseguito brillantemente negli Stati Uniti e molti fans
affezionati l’hanno visto nel 2011 in occasione della “Bee Hive reunion”, (in
tour per alcune città italiane) in cui
la band ha eseguito i brani che li ha resi dei veri idoli per i teenager
degli anni ’80-‘90.
Caro Manuel, la tua carriera
inizia da giovanissimo con l'interpretazione di Matt, il celebre batterista dei
Bee Hive. Quali sono i ricordi più belli che ti legano a quell'esperienza?
Sì, è vero, Matt
segnò il mio debutto in TV, anche se il “vero debutto” risale a 2 anni prima,
nel 1984, in una TV Locale dal nome “Telelombardia” come pianista-compositore
in una trasmissione di giovani talent e in diversi spot TV.
Ricordo che
frequentavo il liceo artistico, e tra i vari casting ai quali la mia agenzia mi
mandava, capitò anche quello per
"Love me Licia" e fu strana la cosa, perché amavo il cartone “Kiss Me
Licia” che iniziai a seguire grazie a mia sorella, uscito un anno prima e di
cui comprai anche il disco dei” Bee Hive”. Amavo le loro canzoni e non avrei
mai immaginato di diventare un componente dei “Bee Hive in carne ed ossa una
anno dopo.
All'inizio mi
presentai per la parte di Mirko, ma essendo troppo giovane, mi chiesero se
sapessi, oltre al piano, suonare la batteria e per fortuna fui scelto per la
parte di Matt, fra una marea di candidati.
Il personaggio di
Matt nella prima serie era secondario, come d’altronde nel cartone, ma
Alessandra Valeri Manera, creatrice e autrice della serie, decise di
"promuovermi" co-protagonista insieme al personaggio di Steve (Marco
Bellavia) per cui, dalla seconda serie "Licia dolce Licia", furono
create nuove storie parallele, (degli “spin-off”), a quelle di Mirko e Licia.
La mia vita cambiò
completamente: non potevo più girare per strada e fino a che non decisi di
comprarmi una vespa, fui costretto a farmi l’abbonamento al taxi.
Ricordo un episodio
in un ristorante in Liguria in cui mi trovavo con amici, dovettero chiudere la
porta a chiave perché fuori si creò una folla di ammiratori che chiedevano di
fare delle foto. Oggi mi riconoscono sempre, ma essendo tutti fan cresciuti,
sono meno irruenti, entusiasti e fortunatamente non strappano più la roba da
dosso e se devo essere sincero, preferisco così …
Come è avvenuto il salto da
Matt a Gabriele nel telefilm poliziesco con Gigi e Andrea?
Alla fine della
seconda serie di "Licia", mi arrivò una chiamata dal regista/autore
Fosco Gasperi (regista in seguito anche di “Sabato al Circo”, “Io e la Mamma”,
“Casa Vianello”, “Il Grande Fratello”, “L'isola dei famosi”, “Music Farm”, ecc
…) il quale mi voleva come co-protagonista insieme a Gigi Sammarchi e Andrea
Roncato, per una nuova serie poliziesca dal titolo “Don Tonino”
Ricordo che eravamo a
Cervinia per girare delle scene di “Licia Dolce Licia” quando arrivò la news:
dopo poche settimane avremmo finto le riprese di “Licia” e non era ancora
sicura una terza serie, così decisi (insieme ai miei genitori e al mio agente)
di accettare per due motivi: per crescere artisticamente e per non incollarmi il personaggio di Matt
addosso.
Poco dopo,
incredibile ma vero, la produzione di "Licia" confermò un’altra serie
ed io diedi la mia disponibilità per girare entrambe i prodotti televisivi, ma
la produzione di Licia, non voleva in nessun modo. Fui costretto scegliere e
prevalse “Don Tonino” che faceva parte di una produzione importante (non per
niente, venne venduta e mandata in onda anche all'estero successivamente).
Non solo, ma nel 1990
ricevetti “l’Oscar dei Giovani” in Campidoglio a Roma, in presenza del grande
Alberto Sordi e del Ministro dello Spettacolo
Fra l’altro, fui
l’unico componente dei “Bee Hive” ad ottenere un contratto – anche -
discografico con la ex “Five Record” oggi RTI, quindi fra “Licia” e “Don
Tonino” per rispettare il contratto come cantante, incisi il 45 giri
"Tutti in campo con Lotti" sigla dell’omonimo cartone animato,
campione di vendite.
Nonostante la recitazione,
la musica ha continuato a far parte della tua vita. Quali sono gli studi che
hai compiuto in campo artistico?
Diciamo che la musica
è nata prima della recitazione e già prima dei “Bee Hive”, avevo una band dove
ero cantante e tastierista. Mio nonno è il famoso
compositore-pianista-artrangiatore Franco Cassano, che ha anche diretto la
mitica “Durium”, una delle etichette più in voga in Italia tra gli anni
‘60-‘70-’80. Non solo, ma ha anche scritto successi come "Sei diventata
nera", "Melodia/The way it used to be", "Corriamo" e
molti altri … Fin da bambino, lo seguivo in sala di registrazione, a San Remo e
per altri festival. Posso dire che la
grande "palestra" fu' proprio seguire mio nonno per imparare i
trucchi del mestiere e poi decisi di prepararmi bene frequentando il “CTA -
Centro teatro attivo di Milano”, mitica scuola, sulla scia di “Saranno Famosi”,
da cui sono usciti molti bravi colleghi. Al “CTA” frequentai di tutto:
recitazione, improvvisazione, canto, doppiaggio e batteria con il grande Tullio
De Piscopo e in privato, prendevo lezioni di pianoforte e solfeggio.
La grande esperienza
fu quella di seguire altri arrangiatori, amici di mio nonno, come Pinuccio
Pirazzoli, dal quale ho imparato molto seguendolo in studio durante i suoi
lavori …
Quanti anni sono che vivi in
Usa e la motivazione che ti ha portato a questa scelta di vita?
Vivo a NY da circa 10
anni. All’inizio ero più “posizionato” su Miami, dato le mie prime
collaborazioni come compositore-arrangiatore per la “PeerMusic”. A dir la
verità, non sono un amante dell’ eterna estate, preferisco di gran lunga le
stagioni. Per cui, ero molto più attratto dalla “Big Apple”. Nel frattempo,
entrò in gioco anche la mia dolce metà, mia moglie Nicole, con la quale iniziai
una relazione nel 2001. Mia moglie viveva a NY dal 1997 dove si era trasferita
da Taiwan per motivi di studio, per cui
la nostra relazione fu un’altra (importantissima) ragione che mi ha portato a
vivere a New York!
Musicista, attore e
produttore (anche) dei "Bee Hive": riusciremo a vedervi di nuovo
insieme dopo la grande reunion del 2011 ? Molti fans italiani continuano a
reclamarvi!
Ho voluto riunire i
“Bee Hive” col nuovo nome di “BEE HIVE REUNION”, perchè
i fans chiedevano proprio una reunion. E’ stato davvero un grande
successo: eravamo su tutti i giornali, sui media ecc … Purtroppo, il problema
principale è la distanza: Sebastian Harrison (Satomi) ed io viviamo in Usa,
mentre Pasquale (Mirko) e Luciano (Paul) abitano a Milano. Non e' semplice far
combaciare tutti i nostri impegni, evitando sia a me che a Sebastian,
continui pendolari fra Stati Uniti e Italia.
Stiamo valutando
proposte e stiamo provando ad organizzare qualche altro concerto nel 2014.
Com'è nata la tua
collaborazione con la cantante Clara Serina, voce femminile del gruppo musicale
de "I cavalieri del re"? Avete inciso insieme "Mi ami anche
tu".
Ci hanno messo in
contatto diversi fans in comune. Sono cresciuto con “I Cavalieri del Re”, e oltre
la musica, condividiamo l'interesse per l'omeopatia: Clara è un’ omeopata,
quindi ancora prima della musica, parlammo di Medicina Naturale.
Mi inviò un brano che
aveva scritto e le proposi un duetto, dato che la canzone si prestava molto
bene a due voci. Incisi la mia parte nel mio studio a NY e lei la sua in
Italia. Il risultato fu incredibile: lo realizzammo sia in Italiano che in
Spagnolo e dato che la mia troupe dell’ “Atom production” di Pistoia, stava per
volare da me a NY (per girare i video dei miei singoli “YOU” e “THIS IS
CHRISTMAS TIME”), pensammo di inserire nella tabella di marcia anche il video
“Mi ami anche tu”, e così anche Clara, mi raggiunse per 4 giorni a New York.
"This is Christmas time" il tuo nuovo
singolo. Perché cantare un pezzo dedicato al
Natale?
Da due anni sono
buddista ed e' una delle cose più' importanti della mia vita … Il buddismo risponde a tante domande che la vita
ci pone ogni giorno … Sono cresciuto in una famiglia cattolica e il buddismo,
non chiede una conversione totale per dedicarsi allla propria filosofia. Il
Buddismo riconosce sia Gesù che Confucio come insegnanti oltre al Buddha,
quindi sono molto legato al Natale, al suo significato e alla sua magia. Amo
gli addobbi, l'atmosfera, la messa di mezzanotte, le canzoni e i film natalizi.
Per cui, proprio come fanno molti artisti in Usa, ho scritto un pezzo inedito
dedicato al Natale: “This is Christmas time”. Il tema principale è il "BELIEVE”, ovvero credere in tutto ciò che si sogna e che si fa. E’ un pezzo che
può apprezzare chiunque, di qualunque religione faccia parte.
Ho letto su internet che ti
piacerebbe debuttare come regista. E vero?
Mi piacerebbe molto,
ho diverse idee di film e non appena ho un attimo, vorrei vedere di
realizzarle: dirigendole e interpretandole … Vediamo un po’!
Curata da Sara Morandi
Vogliamo concerti dei Bee Hive in giro per l'Italia in questo 2017!
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