Teatro Litta, Milano. Dal 16 gennaio al 20 gennaio 2014
Il teatro Litta di
Milano, insieme alla sua Fondazione per le Arti Onlus, per la stagione
2013-2014, ha deciso di fare uscire gli Apache dalle loro riserve, ghetti
privati di qualsiasi dialogo con il
resto del mondo, destinati a un’anonima e triste sopravvivenza, con lo scopo di instaurare con loro un
rapporto di amicizia e di conoscenza. I cowboy per una volta staranno a
guardare, tenendo le pistole nascoste nella fondina… Unica arma consentita sarà
una freccia la cui linea di traiettoria punta diritta e senza indugi a un rinnovamento, a una modernizzazione, a un servizio sociale di consapevolezza delle realtà teatrali del nostro paese, molto spesso
considerate talmente scomode e diverse da non venire prese in considerazione dai teatri tradizionali.
Apache è il nome
simbolico che gli organizzatori, di cui Matteo Torterolo è portavoce
battagliero e orgoglioso, un Apache anche lui?,
hanno dato a questo progetto artistico che coinvolge, da gennaio a
giugno, sei giovani compagnie teatrali
italiane che avranno la possibilità,
una settimana al mese, di vivere
nella foresteria del teatro di Corso Magenta, usufruendo della sala della Cavallerizza per lavorare,
produrre e organizzare workshop , conferenze, incontri.
Insomma il Litta si
erge a Mecenate, a protettore delle
arti, in questo caso quelle più nascoste e sconosciute ai più dimostrando, con
questa iniziativa che vede come maggior partner la Fondazione Cariplo, che
anche in tempi difficili e precari si può e si DEVE fare qualcosa di bello e di
buono. Perché il bisogno di fare e di donare arte rimane
sempre vivo, anche se latente e soffocato specialmente quando tutto sembra perduto.
Come meglio iniziare
questa piccola grande rivoluzione se non con il Musical (LO-FI) “Cinque allegri
ragazzi morti, episodio 1: l’alternativa” ?
Il musical “a bassa
fedeltà” è tratto dall’omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo che ha
ispirato la genesi dei “Tre allegri ragazzi morti”, il gruppo rock indipendente dalle maschere a
forma di teschio che ha aperto il tour 2013 di Jovanotti negli stadi. Toffolo è
in scena con voce e chitarra e si unisce
al gruppo degli altri ragazzi morti ma allegri, diciamo abbastanza allegri,
perché alle prese con i problemi degli adolescenti che in questo caso hanno
anche quello di essere dei “morti viventi”. Ma direi che la caratteristica
principale di tutti i giovani performer, che cantano, ballano e recitano,
Mimosa Campironi, Maria Roveran, Libero Stelluti e Matteo Vignati è quello di
essere molto bravi e pieni di vita e di entusiasmo non solo per il fatto di
potersi esibire in questa sala “last but
not least” del teatro Litta ma anche di sapere che qualcuno si occuperà di
vederli, di apprezzarli, di giudicarli. Come è anche il caso della regista,
Eleonora Pippo che in sala, seguiva i suoi attori con occhio felice e
soddisfatto. Lei che insieme ad Elena Arcuri, la drammaturga, ha fondato la
compagnia “Pubblico teatro” debuttando con “Save your wish”. Spettacolo
vincitore della residenza artistica offerta dalla Spazio off di Trento 2012,
insieme all’etichetta discografica “La Tempesta”.
Di cosa ha paura un
ragazzo morto? E’ la domanda che sentiamo ripetuta e in effetti potremmo
rispondere “di nulla, è morto!”. Eppure qui è messo in evidenza come il
non-essere sia per questi giovanissimi, la deprivazione dell’amore,
dell’esperienze, belle o brutte che siano quando le viviamo. Sembra quasi che
si rimpianga la vita pur con tutte le sue difficoltà, delusioni e amarezze.
E così siamo usciti
dal teatro sotto una pioggia battente, che anche durante lo spettacolo faceva
da leitmotiv, ringraziando gli Apache per la loro esistenza, che ci
auguriamo sempre meno silenziosa e
lontana.
AUGH!
Daria
D.
Adattamento e
regia di Eleonora Pippo
Basato
sull’omonimo romanzo a fumetti di Davide Toffolo
Musiche Tre
Allegri Ragazzi Morti
Produzione
Pubblico Teatro, La Tempesta Dischi, Mobilità delle Arti
Con: Davide
Toffolo, Mimosa Campironi, Maria Roveran, Libero Stelluti, Matteo Vignati.
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