Teatro Manzoni,
Milano dal 20 febbraio al 9 marzo 2014
Ritorna
dopo quarant’anni il nuovo allestimento della commedia Boeing Boeing di Marc Camoletti, che rimase in cartellone a Londra
per ben sette anni, dal 1965, da cui la Paramount ne trasse un film con Tony
Curtis, Jerry Lewis e Thelma Ritter. Poi ritornò a Londra nel 2007 con un
restyling ad opera di Mark Warchus, con cui vinse il Drama Desk Award come
miglior revival e miglior attore e a Broadway nel 2008 vinse il Tony Award per
gli stessi motivi. Tutte ragioni per andare sul sicuro, invece non c’è mai di niente di sicuro, un po’ di rischio si
corre sempre, ed è giusto. Il bello dell’arte è proprio questo! E poi i tempi
cambiano, i problemi si assommano, la gente vuole… non si sa cosa… o forse sì: vuole divertirsi e possibilmente senza ascoltare le solite battute volgari,
vedere ambienti asfittici e provinciali,
senza eleganza e stile, personaggi privi
di identità, senza eleganza e stile.
Nel
caso di Boeing Boeing, e ringraziamo Gianluca Ramazzotti e Gianluca Guidi che
non si sono fatti scappare l’occasione di offrirci lo spettacolo, la gente ride
e tanto, e applaude a scena aperta. Per
più di ore è stato un fuoco di fila di battute spiritose e spumeggianti, ritmi
serrati ma comprensibili, (perché diciamo la verità, non sempre il ritmo è anche chiarezza, vedi
certi montaggi cinematografici che sono talmente veloci che sembrano fatti
imitando la centrifuga della lavatrice),
personaggi ben precisi, simpatici e bravi.
Quant’è
difficile far ridere! Più facile strappare lacrime, appesantire con storie
incomprensibili e intellettualistiche, operazioni di rimasticamento inutile,
travisamento di testi, registi che si credono più grandi degli autori, aiuto!
No no! Meglio Boeing Boeing, con quella sua comicità sempre
attuale, il gioco degli equivoci, le
battute senza volgarità e stupidi doppi sensi, raffinata e ben recitata.
I
due Gianluca così diversi, così complementari, sono Bernardo, un giovane
architetto donnaiolo e forse avrete capito a chi mi riferisco, che vive a
Parigi e ha ben tre fidanzate che fanno, furbo il ragazzo! le hostess sui voli
intercontinentali dei Boeing: Gabriela
dell’Iberia, Gloria della TWA e Greta
della Lufthansa. La storia è ambientata negli anni sessanta quando si stava per
passare dai Boeing ai Jumbo Jet 747, quando le hostess erano delle belle
ragazze, come sono qui le attrici, molto
ben scelte e brave nonostante non siano
dei “mostri sacri del teatro”, meglio
per loro e che ci hanno fatto rimpiangere quando le hostess assomigliavano più
a delle modelle che a quegli scorfani
antipatici e frettolosi che ci sono ora. Sorry… Insomma ognuna, l’americana
vestita di rosso, la spagnola di bluette e la tedesca di giallo, molto belli i
costumi, crede di essere unica nel cuore di Bernardo che loro amano con
passione, trasporto e devozione. Sono donne! Bernardo invece è uomo! si diverte, ma dà ad ognuna tutto quello che
può per renderla felice e ci riesce
benissimo. E anche loro sono felici al punto che non disdegnerebbero di
sposarlo. Tutto va alla grande grazie anche alla fedele e spassosissima
cameriera-complice- segretaria- amica Berta,
interpretata da Ariella Reggio che una ne pensa e cento ne fa, fino
all’arrivo di Roberto, compagno di scuola di Bernardo, che sbarca da Anzio a
Parigi, portandosi dietro un bagaglio di provincialismo, timidezza,
imbranatezza ma anche saggezza, senso dell’amicizia, curiosità e voglia, forse,
di provare un po’ di vita. E sicuramente a casa di Bernardo assisterà ad
equivoci, stati di panico, ritmi sentimentali
forsennati e calienti, belle ragazze che vanno e vengono. Una
festa cui dopo un momento di sconcerto saprà tener testa e anche aiutare
l’amico a trarsi d’impaccio. Sì perché Bernardo, ad un certo punto, non riuscirà più a tenere nascosti i suoi affair,
vuoi perché le ragazze incalzano, vuoi perché ritardi e cancellazioni di voli
fanno accavallare gli incontri, vuoi che alla fine: che stress! Molto meglio la
monogamia! Dopo però avere provato il suo opposto… Of course.
Gianluca
Guidi è, come avrete capito il Bernardo, il bel seduttore, simpatico e
dolcissimo, Gianluca Ramazzotti è Roberto, impacciatissimo ma furbo più di
quello che vuol far credere, ma fedelissimo.
La
scenografia è un anfiteatro di boiserie bianca su cui si aprono tante
porte, da cui entreranno e usciranno, o meglio in cui si nasconderanno tutti i
personaggi, e su cui spiccano quei tre colori, rosso, blue e giallo così ben
scelti.
Lo
humour inglese si mescola con la fantasia italiana e allora pronti al decollo!
Si vola!
Daria D.
Scene e costumi di Rob Howell
Musica originale di Claire van Kampen
Disegno luci Stefano Ottavo
Allestimento scenico originale prodotto da Sonia Friedman
LTD e vincitore del TONY AWARD 2008 Come miglior revival degli anni ’60.
BOEING BOEING commedia in due atti di Marc Camoletti.
Versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans. Di Daria D.
Regia di Mark Schneider sulla versione originale di
Matthew Warchus
Con:
Gianluca Guidi
Gianluca Ramazzotti
Ariella Reggio
Barbara Snellenburg
Sonja Bader
Marjo Berasategui
Ente Teatro Cronaca SAS & ARTU’ in collaborazione con
Festival di Borgio Verezzi e Festival di Benevento
Teatro Manzoni, Milano dal 20 febbraio al 9 marzo 2014
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