Athénée Théâtre Louis-Jouvet,
venerdì 7 febbraio 2014
Direi un po’ di
teatro e un po’ di opera per il “King Arthur” di Henry Purcell, rappresentato
all’Athénée Théâtre Louis-Jouvet per
la regia di Sybrand van der Werf. Si tratta di una semi-opera del compositore
inglese e per capire perché si tratta di “semi-opera” e per comprendere fino in
fondo il complicato intreccio drammaturgico, rimando all’articolo pubblicato
sulla pièce - veramente ben fatto - dai nostri colleghi di Myword, mentre io mi concentrerò sulla
messa in scena.
Il palco è
diviso in due parti dialoganti: l’orchestra formata dagli otto musicisti a
sinistra e gli attori/cantanti a destra. Una grande cassa è disposta in scena,
da dove gl’interpreti ricavano gli oggetti e i costumi per mandare avanti la
semi-opera, e questo lo fanno tramite parti cantate e parti recitate, parti
divertenti e comiche e parti anche tragiche, recitando in un plurilinguismo
franco/inglese. Si tratta insomma di teatro d’attore, se così possiamo definirlo,
dove la scenografia è quasi inesistente e dove casomai è esistente
quell’oggettistica di scena che appare magicamente dal baule con il quale i
protagonisti interagiscono. Scudi, nastri, costumi di scena… esce di tutto dalla
cassa, oggetti indispensabili alla creazione drammatica dello spettacolo, uno
spettacolo che a tratti ha anche buoni spunti, come per esempio la
rappresentazione della Bretagna ghiacciata dal mago Osmond (Atto III), dove troviamo i bretoni
ricoperti da delle grandi buste di plastica trasparente, che simbolizzano
insomma il ghiaccio.
Uno “spettacolo
povero”, dove, come ho già detto, sono gli attori che costruiscono lo
spettacolo senza tanti mezzi, tramite casomai il mezzo del loro talento.
Purtroppo, nonostante la buona interpretazione attoriale e musicale, le battute
e le situazioni sono spesso banali e prevedibili, mentre la regia non sempre
riesce sempre a essere organica, ma sembra a volte essere una macchina un po’
arrugginita che avrebbe bisogno di un po’ di olio per essere un po’ più fluida.
Stefano Duranti Poccetti
king arthur
le roi arthur
opéra de Henry Purcell
livret John Dryden
direction musicale Frédérique Chauvet
mise en scène Sybrand van der Werf
Ensemble BarokOpera Amsterdam
7 > 12 février 2014
durée : 2h avec entracte salle : grande salle dates et heures réserver
avec les chanteurs Pieter Hendriks, Mattijs
Hoogendijk, Wendy Roobol, Mijke Sekhuis, Gunther Vandeven
et les musiciens Frédérique Chauvet, Jan-Pieter van
Coolwijk, Mariette Holtrop, Niek Idema, Cassandra Luckhardt, Claude
Meneux-Poizat, Elly van Munster, Diego Nadra, Will Wroth
assistant à la mise en scène Koen Boesman • costumes
Studio Ruim et Mertie Tummers • adaptation et traduction Frédérique Chauvet,
Sybrand van der Werf, Toon van Wolferen • coach anglais Juul Muller
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