Au Petit Théâtre du
Bonheur, Parigi. Domenica
9 febbraio 2014
Un docu-film, “La voce di Impastato”, in cui il
giornalista de "Il Fatto Quotidiano" Ivan Vadori, che firma la regia e la
sceneggiatura – quest’ultima insieme a Francesca Benvenuto e Marta Daneluzzi –
ci racconta da vicino il personaggio di Peppino Impastato; questo tramite un
documentario in cui vengono raccolte molte e preziose interviste (al giornalista
di “La Repubblica” Salvo Palazzolo, al magistrato Gian , al
sociologo Nando Dalla Chiesa, alla giornalista de “Il Fatto Quotidiano”
Antonella Mascali, al presidente di “Radio 100 Passi” Danilo Sulis, al fratello
di Peppino Giovanni Impastato, al presidente di “Libera” Don Ciotti, al
magistrato Franca Imbergamo, allo scrittore Carlo Lucarelli, al co-autore di
“Radio Aut” Salvo Vitale), documentario che il regista ha voluto in qualche
modo alleggerire raccontandoci la vicenda del giornalista Pietro, alle prese
con l’apertura dell’inchiesta su Impastato, e sulla sua ragazza Elena, che non
riesce a capire come il suo fidanzato possa essere così preso da questo lavoro
rischiando di mandare in fumo lo stesso rapporto con lei. Come spiegherà lo
stesso Vadori alla fine del documentario Elena rappresenta quella parte
d’Italia che non s’interessa ai problemi del Paese e che si rende così in
qualche modo complice, seppur involontariamente, della malavita.
Peppino Impastato è certamente un personaggio molto
particolare: nato e cresciuto tra mafiosi, a un certo punto decide di
distaccarsi da questo ambiente, cercando di combatterlo con un mezzo
apparentemente soffice, in realtà devastante… l’ironia. È con la sua “Radio
Aut” infatti che cominciò a prendere in giro i mafiosi della città, ottenendo
un glorioso successo, grazie ai divertenti aneddoti raccontati, che stimolarono
le chiacchiere nei bar di tutta Palermo. Questa ironia evidentemente fece paura
e la notte tra l'8 e il 9 maggio 1978 avvenne, a Cinisi, l’omicidio di Peppino
Impastato, in circostanze misteriose e non ben chiarite.
Il documentario ci racconta così il personaggio del
protagonista tramite le testimonianze di chi lo conobbe e di chi seguì
l’inchiesta, quella inchiesta riaperta nel febbraio del 2012 dalle Procure di
Palermo e di Trapani. In questo documentario è Pietro che con determinazione ed
energia cerca d’indagare su questo misterioso caso, è lui che vuole il bene
dell’Italia, che lotta in qualche modo contro la Malavita e che alla fine,
grazie all’ironia e alla piacevolezza delle trasmissioni di Peppino Impastato,
riuscirà a riconquistare anche Elena, che si era allontanata da lui sentendosi
trascurata.
Un docu-film indipendente ben girato e che attualmente
sta facendo il giro di tutta Europa… non perdetevelo!
Stefano Duranti Poccetti
“LA VOCE DI IMPASTATO”
HD, 70’, Italia, 2013
Regia: Ivan Vadori
Sceneggiatura: Ivan Vadori, Francesca Benvenuto, Marta Daneluzzi
Operatori video: Simone Mastroianni, Matteo Sabadini
Fotografia: Renato Bianchini
Musiche: Marco Giardina
Montaggio: Max Sebriko
Cast Attori: Andrea Tich, Natalie Norma Fella, Sara Beinat
Graphic Design: Alice Durigatto
Uff. comunicazione: Marianna De Palma
Nessun commento:
Posta un commento