Oggi vorrei parlarvi di un’artista del colore: Ester Crocetta, pittrice di fama
internazionale, se dovessi definire con una sola parola le sue opere, sarebbe senza
alcun dubbio: “Energia”, forse perché Ester nutre così le sue opere. Animandole di colori forti,
intensi, vivi, proprio come la sua voglia di “Creare“… Ma iniziamo a
conoscerla...
Ester, raccontaci quando hai
iniziato a dipingere: rammenti la tua prima esperienza, i tuoi primi soggetti
elaborati?
Ho sempre amato il disegno, è stato il mio gioco
preferito d’infanzia, ma l’esperienza del colore, così come oggi la propongo, è
maturata dopo a circa 20 anni. La sua rivelazione è scoppiata in me probabilmente
in un momento negativo e di passaggio alla fine dell’adolescenza. Una nuova
consapevolezza di vita, forse per alcuni versi amara, e un’ incontenibile
bisogno di colore, forse a riequilibrare le forme.
Nelle tue opere, utilizzi spesso
corpi mai ben definiti, oserei dire asessuati. Perché questa scelta?
Non riesco a spiegare questo
comportamento, per esempio mi chiedo spesso perché amo disegnare i polpacci così
grandi… Forse vedo nell’uomo una grande forza, fatta di movimento e allenamento
alla vita, un racconto ciclico e semplice, che si anima come dentro ad un
fumetto.
Le tue tele sprigionano luce e
vitalità, grazie anche ai toni forti utilizzati, è solo per gusto personale o
c’è un motivo per queste tue scelte cromatiche?
Inizialmente le scelte sono venute per circostanza… Mia
madre aveva un negozio di cartoleria e vendeva colori ad olio. Non aveva grandi
assortimenti, e così mi sono ritrovata a usare quei pochi colori, che potevo
procurarmi, tramite il negozio senza doverli pagare.
Comunque, al di là di queste situazioni, penso, che la
scelta cromatica nel mio caso è stata dettata dalla mente in maniera inconscia,
la quale ha instaurato un percorso di appagamento nel tempo, che ogni volta solo
lei sente di riconoscere, e porta la mia mano nella forma e nella dimensione
che vuole. Preferisco ovviamente i colori base, forse per quel senso di
semplicità, che amo ritrovare sulla tela.
Tra i grandi pittori esistenti e
non, al quale ti senti più legata artisticamente parlando, e perché?
Un giorno sfogliavo un giornale in una sala attesa…un’immagine
mi pervade, è di Francis Bacon,c’è in lui qualcosa che mi attrae e e mi
incanta, forse la fluidità del tratto, le
figure distorte, e ancora in evoluzione dentro la tela, mi lasciano immaginare non
oggetti e nemmeno situazioni, ma percezioni di vita , suggestioni di intima
introversione ancora da comprendere. Mi ritrovo molto nella sua personalità
artistica, anche se, ovviamente, la mia posizione è comunque diversa.
Dove cogli l’ispirazione per
le tue opere?
Non mi capitano colpi d’ispirazione tali da saperli
identificare. E’ comunque l’istinto il
quale, anche a distanza di mesi, elabora
in me situazioni e cose. Quando mi accingo a
realizzare un’ opera, parto da bozze, che prendono forma senza troppe domande o
troppa coscienza.
Le bozze che mi piacciono arrivano sulla tela, anche accostate
insieme. A volte, solo alla fine,
ricompongo il senso di quella tela e comprendo la sua probabile direzione comunicativa.
A volte, scherzando tra me e me, mi sembra di ritrovare anche un senso di
veggenza.
V’è un messaggio preciso, che
vuoi far giungere tramite le tue tele?
Non un messaggio solo, ma tanti.
E’ un vero e proprio conversare tra le tele e l’essere
umano, ma pochi sono capaci di carpire questo
La tua carriera artistica, ti ha
portato a esporre nel lontano Oriente. precisamente nel Beijing World Art
Museum di Pechino ( Cina) una personale dal nome”Surreal dream” Vuoi raccontarci, questa tua fantastica
esperienza?
Una bella esperienza di vita e d’arte, impegnativa dal
punto di vista burocratico e attuativo. Ho conosciuto persone che, per motivi
diversi e senza saperlo, mi hanno spinto a costruirmi dentro questa ferma
volontà di esporre in Cina, e anche quando le situazioni sono mutate verso
altre condizioni, la mia testardaggine mi ha spinto fino in fondo, da sola, a
Pechino …
Mi piace raccontare questa avventura con la tela
“ALGORITMI DI UNA META”, un opera iniziata poco prima di partire, quando erano
sorte notevoli difficoltà e finita appena il rientro.
Cosa ne pensi della decisione di
abolire la storia dell’arte nelle scuole? Un tuo parere.
Sembra, da alcune fonti, che non sia stata completamente
abolita, ci sono dei tagli sì… ma è un argomento ancora da capire bene…
Ovviamente che si tratti di tagli o abolizioni, siamo
completamente fuori dai percorsi, che potrebbero risollevarci e riportare alla
luce quell’identità italiana creativa che ci ha onorato nella storia.
Semplicemente tutto questo rispecchia quello che siamo
in questo momento, una popolazione utilitaristica e poco propensa all’essenza dell’anima.
Inoltre credo che nella scuola pubblica si dia troppa
importanza al passato, e poca allo studio dell’arte contemporanea.
Non si può vivere solo di storia… l’arte deve
stimolare, deve essere curiosa e protesa al futuro.
Purtroppo però, l’approccio all’arte contemporanea,
senza una guida consapevole, diventa un grosso vortice che inghiotte le nostre
aspettative e le nostre curiosità… Un mondo instabile, … ricco di stimoli e
dinamicità, confuso spesso da mode e superficialità, da comunicazione insensata,
immagini e scelte di marketing non certo date per forma d’arte ..
Eppure l’arte, come in un autoanalisi, è un modo per
specchiarci e renderci più consapevoli del momento che viviamo, l’arte è viva
come noi in questo momento, rappresenta il presente che diventerà futuro…
L’arte è da sempre la forma
d’espressione più nobile dell’ essere umano. Potresti vivere senza la tua arte?
L’arte rende giovani, libera le arterie… come posso
smettere?
Oltre alla grande artista, chi è
Ester nella vita di tutti i giorni?
Tutti gli uomini sono SEMPLICEMENTE uomini, prima di
tutte le azioni storiche che rimangono sui libri.
Esseri che mangiano, dormono, starnutiscono, e vivono
di quel quotidiano che tanto spesso logora e poco concede in soddisfazioni e
felicità.
Nella vita di tutti i giorni sono una mamma
consapevole della responsabilità di avere messo al mondo 2 figli, che
diventeranno persone e identità diverse. Ne sento il peso ma anche tutta la positività.
E poi c’è quel gioco di interfaccia con i propri
simili, amici parenti e affini, veramente affascinante. E’ un contatto diretto,
palese, un continuo e costante fermento di piccola vita comune… positivo nella
sua veridicità perchè nutre la sostanza del vivere, negativo per la mente
quando si trova costretta a scendere a compromessi.
Tutto questo alimenta la mia arte e me stessa.
Un consiglio ai giovani che si
accingono ad intraprendere questo percorso artistico
Un percorso artistico si sceglie ormai quasi per vocazione,
soprattutto in questo momento che io definirei di “collasso culturale”.
Sono fiduciosa comunque, che la strada per tornare a
rinascere è questa, per riemergere cambiati e consapevoli di una nuova conquista
culturale ed evolutiva.
Progetti futuri?
Ho molti progetti da sviluppare ancora, ma con calma.
Il momento esige un cambio di velocità, una sana
de-cellerata, come quella che si fa per riprendere fiato, per poi ripartire con
la guardo fisso verso il luogo dove si vuole andare…
L’arte germoglia nell’animo
umano e solo qui nei meandri più intimi
del proprio essere può fiorire. Regalandoci autentiche emozioni, che in questo
caso trapelano nelle tele di questa
eccellente pittrice Internazionale. Ester Crocetta, la quale sviscera
così la sua passione, liberandola dal
suo profondo, sprigionando il suo estro, offrendo alla sua pittura tutta se
stessa, nella sua più intima essenza. Realizzando così opere di grande impatto
visivo, dalle tonalità calde e forti che sconfinano oltre
la razionalità del bello,
lasciando il posto alla fantasia nelle sue mille forme. Corpi
stilizzati, braccia aperte che accolgono il mondo e impongono la loro presenza, denotano quanto
sia importante l’essenza dell’ essere umano, il quale irrompe
su queste tele dominate dal colore, dalla luce che accarezza l’animo sprigionando in lui nuovo
vigore.
L’autrice evidenzia gli elementi vitali della nostra esistenza, come
acqua, terra, fuoco, in pura
simbiosi con l’essere umano. I
fortunati che ammireranno le sue opere, verranno rapiti dalle alchemiche
sfumature di luce e colore, unite alla
tela in pura sintonia tra loro. Un vero
spettacolo per gli occhi, in cui solo la
nostra sensibilità potrà giungere in
quel mondo rappresentativo, dove ognuno vedrà ciò che gli dice l’animo
stesso. Se dovessi definire le opere di Ester Crocetta le definirei “Fonte
d’energia infinita” . Dove il colore domina il mondo e rende viva ogni cosa
donando allo spettatore una sensazione di forte rinascita.
Curata da Monica Pasero
... più Crocetta che Cinetto ...:)
RispondiEliminaIn effetti avevamo fatto un errore, che ora è stato risolto. Le nostre scuse :-)
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