Buongiorno Massimo, potresti
spiegare brevemente come ti sei formato artisticamente?
Ho cominciato a recitare molto presto: 9 anni circa, poi
ho continuato prima a Firenze presso la scuola di Orazio Costa e poi
frequentando per 2 anni l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio
d’Amico”. Dopo ci sono state la seconda
serie de “I Ragazzi della terza C” e poi “Classe di Ferro” e tanto, tanto
teatro.
So che hai studiato anche canto
lirico, ti è stato utile questo studio per la tua carriera d’attore?
Molto, cantare affina quello che è uno dei tuoi strumenti
principali: la voce. In generale credo che anche il lavoro fisico sia molto
importante per un attore. Per esempio il kung fu mi ha insegnato a dominare lo
spazio della scena.
La tua carriera è completa, hai
fatto sia molto teatro che molta televisione che molto cinema. Quale preferisci
tra queste tre arti e perché?
Amo molto il teatro, il pubblico. L’incontro con la
platea è un rapporto fisico, come una specie d’incontro di boxe. Uno spettacolo
teatrale è un viaggio che fai insieme a molte persone, avverti la loro
attenzione, la loro stanchezza, il loro entusiasmo. La macchina da presa,
invece, ti consente di lavorare con emozioni molto sottili, che puoi
trasmettere solo con gli occhi. Quando le vedi sul grande schermo e ti accorgi
che sei riuscito a far passare qualcosa di invisibile che accade dentro di te è
veramente una grande gioia. Teatro e cinema sono discipline che sembrano
somigliarsi ma, in fondo, sono profondamente diverse.
Il personaggio che hai interpretato
che ti è rimasto più impresso?
In teatro è stato bellissimo recitare nei classici greci,
ricordo con grande piacere “Le Trachinie” al Teatro Greco di Siracusa e la
“Fedra” di Racine al Teatro Olimpico di Vicenza. In televisione sono molto
felice di aver recitato nella settima serie di “Rex” diretta dai Manetti Bros, due
registi di inesauribile e travolgente creatività. La serie esce il 31 marzo,
spero davvero che piaccia al pubblico, perché noi ce l’abbiamo messa tutta!
Invece una personalità fondamentale
che hai incontrato nel tuo percorso di attore e di vita?
Frequentando il teatro fin dall’ infanzia ho avuto la fortuna di poter vedere recitare dal vivo alcuni
grandissimi: Walter Chiari, Eduardo de Filippo, Vittorio Gassmann, Carmelo Bene,
Salvo Randone. Poi, da grande, ho recitato con Lucilla Morlacchi, Roberto
Herlitzka, Luca Zingaretti, Manuela Mandracchia, Luca Lazzareschi. Credo e
spero di aver imparato qualcosa da tutti…
Mi piace molto scrivere, e anche girare piccoli
documentari. Penso che chi fa una professione creativa non debba mai fermarsi,
mai smettere di incontrare altre realtà e discipline.
Chi è Massimo fuori dal set e dal
palcoscenico?
Una persona con molta curiosità per la vita.
Sei presente tra l’altro, come mi
accennavi prima, anche nell’ultima serie di “Rex”, puoi parlarmi di questa
esperienza?
In “Rex VII” interpreto il ruolo di Carlo Papini, uno
psicologo che collabora con la Polizia costretto su una sedia a rotelle. La
serie è stata completamente rinnovata e credo che possa piacere al pubblico
tradizionale di “Rex”, ma anche ad un pubblico più giovane.
Progetti futuri?
Dal 13 Maggio al 1 Giugno ritorno in teatro con uno
spettacolo di Christian Angeli tratto dal testo di Henry James “Gli amici degli
amici” con Alessandra Fallucchi e Chiara Condrò. E’ veramente uno spettacolo bello e nel quale
credo molto. Siamo a Roma al Teatro due. Vi aspetto!
Curata da Stefano Duranti Poccetti
L'ho visto ieri in Rex!
RispondiEliminaL'ho visto ieri a teatro (Gli amici degli amici) . notevole! molto brave anche le due ragazze = un'ora e mezza emotivamente molto impegnativa, e che fa lavorare anche il cervello (bravo anche henry james)
RispondiElimina