Teatro Sette, Roma.
Dal 18 marzo al 13 aprile 2014
Michele
La Ginestra è uno di quegli attori che, ogni volta che lo vedi al lavoro, ti domandi
quale sia la magia, quali insospettabili artifici utilizzi per realizzare
commedie e personaggi che ti catturano senza forzature, così, in una rete tesa
ma soffice, in cui è piacevolissimo rimanere incastrati. Dopo il grande
successo di “Garbatella futbol cleb”, riporta in scena nel suo Teatro Sette,
una piccola bomboniera in cui si respira aria di casa, una pièce che nella
passata stagione registrò clamorosi consensi. “Ti posso spiegare” è una
commedia atipica, come tutte quelle di La Ginestra, in cui la sua cifra
artistica e stilistica ha modo di rifulgere dal palcoscenico in maniera
clamorosa. E’ in grande forma e si vede. Il suo personaggio è una “summa” di
tutto il suo repertorio, costituito dalla gestualità dinoccolata, dalla mimica
facciale irresistibile, da tempi comici perfetti e da quel “quid” che possiede
solo lui: la capacità di trasformare la scena in un luogo – non luogo, una
trama in un sogno, una possibile banale realtà nel trionfo del surrealismo. Al
suo fianco, in questa deliziosa operazione, Beatrice Fazi, una garanzia di
comicità da sempre, la gelosissima moglie del maldestro fotografo di moda
Paolo/La Ginestra. Un binomio che funziona senza sbagliare un tempo. Con loro,
un’attrice di sconvolgente bellezza, Maria Chiara Centorami, nella parte di una
modella francese inspiegabilmente risvegliatasi nel letto dei due coniugi, che
nello svolgersi dello spettacolo dimostrerà di essere all’altezza delle
capacità attoriali di Michele e Beatrice.
La regia di Roberto Marafante, come
sempre, dona magia all’opera, (belli e originali i movimenti scenici, manovrati
dagli stessi protagonisti) rendendo la sensazione di vivere in una nuvola
sospesa nel tempo, che del tempo si fa beffa. Tra equivoci inspiegabili, teorie
sulla gelosia, “un abbaiar di cani che attira i ladri”, goffi tentativi di
seduzione, con un raffinato gioco di “flashback” (scene di Rossella Inzillo,
luci di Francesco Mischitelli e musiche inconfondibili di Antonio Di Pofi), la
commedia ha il merito di divertire senza essere scontata, in bilico tra un sano
ed intelligente umorismo ed un sottile lato introspettivo sempre presente nei
lavori del duo La Ginestra/Bennicelli. Un’opera di qualità, delicata, di quelle
che dispiace quando si arriva ai saluti finali. Da vedere.
Paolo Leone
Roma, Teatro Sette.
Dal 18 marzo al 13 aprile
“Ti posso spiegare”,
di Michele La Ginestra e Adriano Bennicelli
Con: Michele La
Ginestra, Beatrice Fazi, Maria Chiara Centorami (in alternanza con Francesca
Bellucci)
Regia: Roberto
Marafante; Aiuto regia: Lilla Vancheri; Disegno luci: Francesco Mischitelli
Ufficio Stampa:
Andrea Martella
posso già immaginare la sua simpatia, il suo sarcasmo....la sua soprattutto bravura....peccato nn sn potuta andare a vedere....però già conosco il suo stile di comico...già visto in Colorado......i miei più vivi complimenti Michele! :)
RispondiEliminaRita Capannolo.