Residenza di Laura Scacetti, Milano. Sabato 15 marzo 2014
Poesia e musica sono sempre state legate da un rapporto
indistruttibile tra di loro. Parola e suono hanno la capacità di scavare,
creare, provocare ed esprimere emozioni nascoste nel subconscio. Le
testimonianze più antiche di questo particolare legame risalgono al VIII-IX
sec. a.C. con Omero, gli aedi, il teatro greco per poi cavalcare il tempo e lo
spazio e incarnarsi nella poesia medievale provenzale e trobadorica, nella
poesia popolare, nei cantastorie e per ultimi ma non meno importanti, nei
cantautori odierni.
La sublimazione di questo matrimonio avviene con la
nascita della lirica, nella quale la parola viene accompagnata dal suono della
lira e la cui funzione non è solo quella di intrattenere, ma di unire
l'esprimibile con l'inesprimibile, l'esterno con l'interno, la materialità con
la spiritualità.
E mentre la composizione poetica cerca di spiegare,
descrivere, esprimere, persuadere ed emozionare il pubblico, la musica, grazie
alla sua ambivalenza unisce le reazioni contraddittorie, alimenta l'anima e
assume una funzione educatrice.
È da questi presupposti che in una sera d'estate aretina,
Paolo Pignatelli, vicepresidente di Olosmedica, decide di organizzare una
serata tra artisti in cui musica, poesia
e canto si incontrano, si intrecciano e si alternano nella residenza
elegantemente accogliente di Laura Scaccetti.
La serata si apre con il "Preludio in mi bemolle
maggiore" di Bach, eseguito con grande, grandissima maestria dal pianista
e clavicembalista, nonché esperto di musica del '600-'700 e, docente di musica
barocca, Jusuf Beshiri, il quale si alternerà in una danza di musica e poesia
con la poetessa e pittrice di origine piemontese, Adria Pilotti Zavattaro, che
colpisce per i suoi componimenti liberi, senza dogmi, lontani dalle etichette e marcati da naturalezza, semplicità e un
filino di timidezza.
Protagonista indiscusso della seconda parte della serata
è stato Gerti Zajmi, giovane baritono dalla voce limpida, ben impostata e
dizione impeccabile. Diplomato in Canto Lirico nel 2010 al Conservatorio di
Tirana, ha successivamente seguito i suoi studi nel "Wiener
Konservatorium" a Vienna e infine si è specializzato alla Scuola Musicale
di Milano nel 2013. Nonostante la giovane età, ha già in attivo una intensa
attività artistica.
Attraverso il repertorio operistico da lui presentato e
la sua espressività musicale, Zajmi, è riuscito a condurre i presenti in una
altalena di emozioni ed elevandoli nello spirito magico del canto fino alla
fine della serata.
Viola Banaj
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