21 marzo, 2014

UN “LAGO” DECISAMENTE ALTERNATIVO. Di Chiara Pedretti


Teatro degli Arcimboldi, Milano. Dal 17 al 23 marzo 2014

Per la prima volta in Italia, al Teatro degli Arcimboldi di Milano, è arrivata una pioggia di piume: "Swan Lake Reloaded", versione moderna del coreografo svedese Fredrik Rydman, che, con solo dieci danzatori, ha riscritto uno dei balletti classici più antichi e più amati.
La storia delle fanciulle trasformate in cigno a causa di un incantesimo del perfido mago Rothbart è qui ambientata ai giorni nostri: le ragazze, quattro (Maria Andersson, Rim Shawki, Lisa Arnold, Eva Gardfors), sono prostitute in pelliccia di piume bianche, e Rothbart (Joshua Kinsella) è il loro protettore nonché uno spacciatore, che tiene in pugno le ragazze a cui fornisce la droga. Siegfried, il principe (Stefan Puxon), è qui un figlio di papà, viziato, impeccabile in giacca e cravatta, controllato a vista da una madre invadente (Lizzie Gough) e da un padre autoritario (Fredrik “Kaos” Wentzel), che lo vorrebbero felicemente accasato. Ha al suo fianco due amici e compagni di scorribande (Kevin Foo e Martin Jonsson), e un giullare (ancora Fredrik “Kaos” Wentzel ): tra le attività dei ragazzi, il fare uso di droga. Delle varie ragazze presentate a Siegfried nessuna lo convince, finché non si imbatte casualmente in una delle prostitute, Odette (Maria Andersson) di cui si innamora perdutamente. Il malvagio Rothbart, come nell’originale, gli presenta però la figlia Odile (Lisa Arnorld) che ha le sembianze dell’amata ed a cui giura eterno amore: quando si accorge dell’errore, Siegfried cerca di correre ai ripari ma, com’era la primissima versione del balletto classico e quella di Rudolf Nureyev, Odette fa una brutta fine: non allontanata da Rothbart ma dai lui violentata fino alla morte.
I danzatori sono eccezionali, tutti veramente di altissimo livello, ed alternano momenti di break-street dance mista ad hip-hop (principalmente i ballerini) ad altri di danza contemporanea (soprattutto le ragazze). Scarpe da ginnastica e piedi nudi, Ciaikovskij e rap: gli opposti mescolati in un prodotto decisamente alternativo, che, a nostro parere, può piacere oppure no. I tradizionalisti ne vedranno la dissacrazione di un cult del balletto: da quest’opera del 1877 inizia il mito della ballerina assimilata al cigno, eterea, leggera, elegante… I cigni di Rydman sono molto terreni, forti, quasi maschili. E portano pure stivali al ginocchio con tacchi a spillo!
All’interno degli 80 minuti senza intervallo dello spettacolo, si alternano momenti drammatici, come la crisi di astinenza delle ragazze, a veri e propri colpi di genio di Rydman: all’inizio Rothbart, per convocare le ragazze, scrive una e-mail su uno schermo trasparente posizionato in proscenio, ma danzando nel mentre; la celebre variazione dei Quattro Cigni Piccoli (nota come Variazione dei Cignetti) qui vede le danzatrici sdraiate con i piedi nudi rivolti verso il pubblico e la coreografia riguarda solo piedi, appunto, e braccia; il finale, dove una pioggia di piume cala sul palco comprendolo interamente e gli interpreti vi danzano sollevandole, con un effetto davvero particolare.

Fredrik Rydman, ideatore e coreografo svedese, dopo un passato di oltre dieci anni come streetdancer, ha collaborato con Mats Ek (e si vede) ed è il direttore creativo di X Factor Svezia. I danzatori vengono da diverse parti del mondo, ma merita particolare attenzione il Rothbart di Joshua Kinsella, spettacolare nel suo magnifico stile break-hip hop: la sua entrata, che apre lo spettacolo, è meravigliosa.

Chiara Pedretti


Teatro Degli Arcimboldi
Viale dell’Innovazione 20,  Milano
Dal 17 al 23 Marzo 2014, ore 21.00; domenica ore 16.00
Biglietti da EUR 35,00 a EUR 60,00

Lo spettacolo è vietato agli under 12

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