Teatro degli Arcimboldi, Milano. Dal 17 al 23 marzo 2014
Per la prima volta in Italia, al Teatro degli Arcimboldi
di Milano, è arrivata una pioggia di piume: "Swan Lake Reloaded", versione
moderna del coreografo svedese Fredrik Rydman, che, con solo dieci danzatori,
ha riscritto uno dei balletti classici più antichi e più amati.
La storia delle fanciulle trasformate in cigno a causa di
un incantesimo del perfido mago Rothbart è qui ambientata ai giorni nostri: le
ragazze, quattro (Maria Andersson, Rim Shawki, Lisa Arnold, Eva Gardfors), sono
prostitute in pelliccia di piume bianche, e Rothbart (Joshua Kinsella) è il
loro protettore nonché uno spacciatore, che tiene in pugno le ragazze a cui
fornisce la droga. Siegfried, il principe (Stefan Puxon), è qui un figlio di
papà, viziato, impeccabile in giacca e cravatta, controllato a vista da una
madre invadente (Lizzie Gough) e da un padre autoritario (Fredrik “Kaos”
Wentzel), che lo vorrebbero felicemente accasato. Ha al suo fianco due amici e
compagni di scorribande (Kevin Foo e Martin Jonsson), e un giullare (ancora Fredrik
“Kaos” Wentzel ): tra le attività dei ragazzi, il fare uso di droga. Delle
varie ragazze presentate a Siegfried nessuna lo convince, finché non si imbatte
casualmente in una delle prostitute, Odette (Maria Andersson) di cui si
innamora perdutamente. Il malvagio Rothbart, come nell’originale, gli presenta
però la figlia Odile (Lisa Arnorld) che ha le sembianze dell’amata ed a cui
giura eterno amore: quando si accorge dell’errore, Siegfried cerca di correre
ai ripari ma, com’era la primissima versione del balletto classico e quella di
Rudolf Nureyev, Odette fa una brutta fine: non allontanata da Rothbart ma dai
lui violentata fino alla morte.
I danzatori sono eccezionali, tutti veramente di
altissimo livello, ed alternano momenti di break-street dance mista ad hip-hop
(principalmente i ballerini) ad altri di danza contemporanea (soprattutto le
ragazze). Scarpe da ginnastica e piedi nudi, Ciaikovskij e rap: gli opposti
mescolati in un prodotto decisamente alternativo, che, a nostro parere, può
piacere oppure no. I tradizionalisti ne vedranno la dissacrazione di un cult
del balletto: da quest’opera del 1877 inizia il mito della ballerina assimilata
al cigno, eterea, leggera, elegante… I cigni di Rydman sono molto terreni,
forti, quasi maschili. E portano pure stivali al ginocchio con tacchi a spillo!
All’interno degli 80 minuti senza intervallo dello
spettacolo, si alternano momenti drammatici, come la crisi di astinenza delle
ragazze, a veri e propri colpi di genio di Rydman: all’inizio Rothbart, per
convocare le ragazze, scrive una e-mail su uno schermo trasparente posizionato
in proscenio, ma danzando nel mentre; la celebre variazione dei Quattro Cigni
Piccoli (nota come Variazione dei Cignetti) qui vede le danzatrici sdraiate con
i piedi nudi rivolti verso il pubblico e la coreografia riguarda solo piedi,
appunto, e braccia; il finale, dove una pioggia di piume cala sul palco
comprendolo interamente e gli interpreti vi danzano sollevandole, con un
effetto davvero particolare.
Fredrik Rydman, ideatore e coreografo svedese, dopo un
passato di oltre dieci anni come streetdancer, ha collaborato con Mats Ek (e si
vede) ed è il direttore creativo di X Factor Svezia. I danzatori vengono da
diverse parti del mondo, ma merita particolare attenzione il Rothbart di Joshua
Kinsella, spettacolare nel suo magnifico stile break-hip hop: la sua entrata,
che apre lo spettacolo, è meravigliosa.
Chiara Pedretti
Teatro Degli Arcimboldi
Viale dell’Innovazione 20, Milano
Dal 17 al 23 Marzo 2014, ore 21.00; domenica ore 16.00
Biglietti da EUR 35,00 a EUR 60,00
Lo spettacolo è vietato agli under 12
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